*Gli Stati Uniti continuano a proporre una narrazione dura per fare pressione sulla Cina sulla crisi ucraina; una mossa auto-ingannevole, di nessun aiuto. https://www.globaltimes.cn/page/202203/1255284.shtml Dopo il vertice virtuale ampiamente osservato tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden

L’ANGOLO DI MARGHERITA JULIAN ASSANGE, NEGATO RICORSO CONTRO ESTRADIZIONE: DELINQUENTE O MARTIRE DELLA LIBERTÀ?  L’INIZIO DEL CASO

Era il 2006 quando Julian Assange registrò il dominio internet wikileaks.org.

La Russia stila l’elenco dei paesi ostili. C’è anche l’Italia. Oltre che l’Ucraina, gli Usa, i paesi Ue, la Gran Bretagna, il Giappone, l’Australia, la Corea del Sud, l’Australia, Taiwan, e Singapore. Anche la Svizzera che ha interrotto la sua proverbiale neutralità. Nella lista figurano anche piccoli paesi, Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, San Marino e Micronesia.

Noi, Presidenti dei Parlamenti del G7, condanniamo con la massima fermezza la guerra di aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina. L'aggressione militare su larga scala, con il sostegno bielorusso, viola l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina.

di Zeno Casella - Agenti di Putin, giustificazionisti, fiancheggiatori, complici del nemico, “Putin-Versteher”. Gli appellativi attribuiti dalla stampa e dagli “intellettuali” occidentali a chi esce dal coro del mainstream atlantista in merito al conflitto in Ucraina sono numerosi e vengono distribuiti ad ampie mani in questi giorni.