I «RECLUSI» DI CONTRADA DESERTO MANIFESTANO CONTRO L´ANAS

Sit-in di protesta sul ciglio della ss 115 nel tratto Comiso - Vittoria. 20 famiglie restano chiuse dentro una strada senza sbocco, imprigionate da «un colpo di pennello» dell’ Anas. Storia sicuramente ai limiti del paradosso ma emblematica del concetto di sicurezza stradale. I fatti: lungo la ss 115, in un tratto di circa 2 km da Comiso in direzione Vittoria, insistono numerosi accessi a case, contrade, opifici ed ipermercati. Tra questi ce n’è uno che si interna per 300 metri in contrada Deserto e dà l’accesso a 12 abitazioni. Si chiama strada di vicinato, divide due contrade, è accatastata nelle mappe territoriali del comune di Comiso dal 1925 e non ha altri accessi se non quello della ss 115. All’insaputa di tutti i residenti, venerdì tra le 14 e le 15.30 l’ Anas, dopo anni dimenticanza, senza avere mai tentato di mettere in sicurezza una strada statale che ha mietuto decine di vittime con incidenti mortali, senza avere mai provveduto a fornire la strada di pubblica illuminazione e senza avere provveduto a ripulire i cigli stradali che tolgono visibilità in entrambi i lati della Ss 115, ritinteggia la segnaletica orizzontale, tracciando una bella linea continua bianca, davanti a tutti gli accessi che si trovano su un tratto di circa 300 metri, e non su tutta la 115. Quindi nel breve lasso di un’ora e mezzo, 20 famiglie si ritrovano formalmente chiuse nella loro strada «senza sbocco». Da lì non si entra e non si esce, a norma del codice della strada. Così, in maniera unanime e compatta, i residenti della strada hanno fatto sentire a gran voce la loro protesta. Per quasi un’ora, i residenti della strada di vicinato hanno parcheggiato le loro autovetture sulla carreggiata della 115, considerato che ufficialmente non possono avere più accesso alle loro abitazioni. Il traffico dunque è stato rallentato, congestionato e si sono registrati notevoli disagi alla viabilità. Una simbolica protesta per mettere in evidenza non solo la paradossale decisione dell’Anas, ma per evidenziare i reali problemi della 115 che, nessuno in 50 anni, si è mai sognato di risolvere. In poco tempo hanno contattato il sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, e l’assessore ai servizi tecnici e tecnologici Michele Zisa, che si sono immediatamente attivati contattando il Prefetto. .(fonte: corriere di Ragusa L.I.)

MODICA: SCARSE RISORSE PER LE INFRASTRUTTURE, VIABILITÀ TRA LE PRIORITÀ

 Non ci sono opere pubbliche nuove nel piano triennale approvato a maggioranza dal consiglio comunale. Le risorse sono quelle che sono e l’amministrazione punta a realizzare innanzitutto quelle già previste lo scorso anno. Solo quando ci sarà la disponibilità di risorse, si pensa innanzitutto a fondi europei, altre opere pubbliche saranno messe in cantiere. Non ci sta l’opposizione che parla di approssimazione e superficialità, di mancata programmazione. Per Luigi Carpenzano, capogruppo Pdl, il piano non funziona perché non sono indicate priorità di realizzazione e non si evince come la giunta Buscema vuole procedere. Non è dello stesso parere l’assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Cerruto che dice « Allargamento della Ss115, rotatorie del Dente e della Caitina, pavimentazione delle strade sono le opere sulle quali puntiamo. Abbiamo le risorse per andare avanti e per dare quelle risposte che la città ci chiede. Sia l’anello della Ss115 sia le rotatorie sono vitali per migliorare la viabilità e rendere tutto il quartiere S. Cuore più vivibile. Non appena avremo a disposizione altre somme procederemo con l’aggiornamento del piano per cui pensiamo ad una sua rivisitazione entro sei mesi». Per l’opposizione tuttavia ci sono opere che non possono essere ancora rinviate e sulle quali l’amministrazione non ha saputo dare risposte. Dalla rete idrica in varie contrade come Zappulla e Frigintini e l’allargamento della via Modica Giarratana. Alla fine si astengono in quattro ed il piano triennale 20092011 viene confermato nel suo impianto. E’ invece rinviata l’approvazione per un centro benessere in contrada Beneventano. Giovanni Migliore, Pdl, rileva come il centro abbia bisogno di una grande quantità di acqua al momento non disponibile sulla rete idrica e che la sua entrata in funzione metterebbe in crisi l’erogazione, già precaria, di acqua, nelle zone periferiche e rurali della città. .(fonte: corriere di Ragusa D.G.)

TURISTI,BANCARELLE E RELIGIOSITÀ PER IL S.PIETRO DEI MODICANI

Modica si prepara all’ultimo giorno dei festeggiamenti per il patrono. In città sono arrivate le bancarelle che , come da tradizione, sono state sistemate al viale Medaglie d’oro e si presentano quest’anno ordinate e allineate lungo lo sviluppo del viale. La presenza dei vigili urbani ha evitato ingorghi ed intasamenti del traffico vista la chiusura dell’arteria e la deviazione del flusso veicolare in via Veneto. Non è stata, almeno per i primi giorni, una festa dai grandi numeri; S. Pietro è stato festeggiato in parrocchia con due conferenze alla Domus Petri, dove si è tenuta anche una cena a cura del gruppo giovanile e delle famiglie della parrocchia. La festa del patrono vedrà gli appuntamenti con le funzioni religiose alle 10 ed alle 19. Alle 20 la processione con la statua di S. Pietro ed il paralitico, opera del Civiletti, che sarà accolta al rientro in chiesa da uno spettacolo pirotecnico che a mezzanotte in punto chiuderà la festa del patrono. La giornata domenicale ha visto la città con una forte presenza turistica mentre i modicani hanno preferito recarsi al mare nonostante le condizioni non perfette del tempo. Molte le visite anche alla chiesa di S. Pietro dove i turisti si sono soffermati davanti alla statua del santo esposta nella navata laterale .(fonte: corriere di Ragusa D.G.)