IL SENATO ACCADEMICO DICE SÌ AI CORSI UNIVERSITARI A RAGUSA MA CHIEDE SUBITO I SOLDI

Gli studenti universitari della provincia di Ragusa tirano un sospiro di sollievo. I corsi universitari sono salvi, ad eccezione di medicina, per cui la continuità degli studi universitari in provincia è assicurata. Non sono state vane le proteste e le iniziative intraprese sia dagli studenti sia dai rappresentanti istituzionali del territorio che vedono riconosciuta la validità della loro linea anche se ora dovranno essere puntuali nel rispetto degli impegni. Il senato accademico dell’università di Catania ha infatti accolto le istanze del territorio nella sua seduta tenuta stamane. A Ragusa restano i primi anni dei corsi di laurea in lingue, agraria e Giurisprudenza a partire dal prossimo anno accademico; a Modica e Comiso restano attivi solo per il prossimo anno i terzi anni di economia aziendale e scienze del governo mentre a Comiso ci sarà informatica applicata. La vertenza aperta dai territori ha riguardato anche Siracusa, i cui corsi di studio restano ancora in bilico in attesa di un incontro successivo in cui si parlerà del versamento dovuto all’università di Catania, quasi quattro milioni di euro, e non ancora versato. Le decisioni del senato accademico saranno sottoscritte davanti al ministro della pubblica istruzione nell’incontro fissato per la prossima settimana; il ministro si farà garante dell’applicazione delle clausole contenute nell’accordo che è molto dettagliato e puntuale. L’università di Catania chiede infatti il saldo del debito di due milioni 460mila euro per questo anno accademico: la somma dovrà essere versata entro settembre pena la chiusura dei corsi ed il trasferimento di ufficio degli studenti a Catania. Di questa clausola verranno messi al corrente gli studenti al momento dell’immatricolazione. Il consorzio universitario di Ragusa dovrà tra l’altro impegnarsi a rispettare tutte le scadenze di pagamento nel corso del prossimo anno ed anche a ritirare il ricorso davanti al Tar mentre l’università rinuncia al decreto ingiuntivo nei confronti del consorzio. (fonte: corrirere di Ragusa D.G.)

COMISO: IL TERRORE ABITA IN VIA RIGHI, 250 CITTADINI SI RIVOLGONO ALLA PROCURA

Dopo l´ennesimo incendio avvenuto in data 24 Giugno 2009 in via Righi a Comiso e l´arresto del presunto piromane, i residenti della zona hanno inoltrato la seguente lettera alla Procura ed ai rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell´ordine per chiedere provvedimenti che garantiscano la sicurezza nella zona ed evitino il reiterarsi di tali episodi. Di seguito si allega il testo in versione integrale: «Soddisfatti, ma preoccupati torniamo dopo appena un mese a chiedere aiuto nel timore che i risultati ottenuti possano essere vanificati nel giro di qualche giorno. Ci riferiamo al successo ottenuto dalle forze dell’ordine con l’arresto , il 24 Giugno 2009,del giovane piromane Fausto di Guardo, sospettato di essere il responsabile dei numerosi attentati incendiari che quasi con regolarità si stanno verificando e stanno suscitando paura e angoscia nei residenti della zona di via Righi a Comiso in provincia di Ragusa. Chiediamo con forza che sia la Magistratura che le forze dell’ordine, con le quali abbiamo collaborato contribuendo all’arresto del giovane, non ci lascino soli e trovino la soluzione adeguata perché l’ordine pubblico venga ristabilito nella zona di via Righi, che nulla ha in questo momento da invidiare alla peggiore delle periferie metropolitane. (fonte: corrirere di Ragusa L.I.)

COMISO: VERIFICA RINVIATA, I MAL DI PANCIA RESTANO

Verifica politica nella maggioranza. Il sindaco Alfano congela tutto e rimanda a futura memoria. Questo quanto dichiarato dal consigliere comunale dell’Udc, Roberto Cassibba, commissario locale del partito di Casini. Era stato lo stesso Cassibba qualche settimana prima delle europee, a chiedere a nome di tutto il partito una verifica politica e programmatica. Quella politica scaturiva dalle scelte «poco chiare» (ipse dixit) del partito del Cuore che ha costituito una federazione con il Mpa. La verifica programmatica scaturiva invece dalla necessità, sempre a detta dello stesso, di capire a che punto fosse arrivato il programma dell’amministrazione. Ma a distanza di un mese, pare sia calato il sipario su queste richieste dell’ UDC. «Non abbiamo affatto accantonato le richieste fatte al sindaco – dichiara Cassibba – tutt’altro. Il sindaco Alfano ha semplicemente ritenuto di procedere con la verifica politica di questa maggioranza di governo della città in futuro, un futuro che comunque non sarà lontano. Per quanto riguarda invece la verifica programmatica – ha concluso il consigliere dell’Udc – stiamo fortemente pressando l’amministrazione perché ci sembra che faccia parte della dialettica interna un confronto sereno, dovuto soprattutto ai cittadini. Non è una richiesta polemica, ma costruttiva, al fine di verificare l’operato di un anno, l’operato dei dirigenti che sono stati nominati da questa amministrazione, e soprattutto di verificare alla luce dell’approvazione del bilancio e del bilancio triennale, cosa si intende fare per la città». (fonte: corrirere di Ragusa L.I.)