IL COMITATO AZIENDE AHGRICOLE IN CRISI CAMBIA NOME

In occasione, dell’incontro tenutosi Venerdì 19 Giugno 2009 a Villa Di Pasquale a Ragusa, ove si è discusso insieme a Gianni Cirnigliaro, componente del gabinetto dell’Assessore Regionale Agricoltura On. Michele Cimino, dei problemi che attanagliano il comparto agricolo. Dopo avere trattato i temi, del Credito Finanziario delle aziende agricole, della “touta absoluta” che sta distruggendo intere piantagioni, degli alti costi di produzioni che non permettono di essere competitivi con gli altri Stati e dell’impegno che il Comitatocontinuerà attivamente a svolgere per il comparto agricolo, l’assemblea nella sua totalità ha deciso di modificare il nome del Comitato ridenominandolo “ AZIENDE IN CRISI ” Vi preghiamo pertanto di prendere nota

PROVINCIA "FLAGELLATA" DALLA CRISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE I

l «credit crunch», la crisi finanziaria internazionale, ha colpito il sud ed in particolare la Sicilia dove all’inizio dello scorso anno si erano registrati dei timidi segnali di attività economica. Anche nella provincia iblea settori del manifatturiero, dei trasporti e del commercio sono quelli che pagano di più e sono in recessione. E’ il rapporto della Banca d’Italia su «L’economia della Sicilia nel 2008» a parlar chiaro. Nel comparto industria l’utilizzo degli impianti è sceso di circa il tre per cento ed , ancor più grave, gli investimenti sono calati dell’8,5 per cento rispetto al 2007, l’occupazione è calata dell’1,2. Il calo dei consumi non è da meno perché, rileva Banca d’Italia, questo ha raggiunto il livello più basso dagli anni 80’. Anche dal turismo dati con segno negativo e per una regione che punta da sempre sull’offerta turistica c’è molto da riflettere e soprattutto da fare; gli arrivi nel 2008 sono diminuiti del 9,3 per cento e le presenze calate del 6,1 per cento. Sono arrivati in percentuale anche meno stranieri. I dati negativi toccano anche quelli relativi ai prestiti bancari ed anche i mutui concessi alle famiglie è stato inferiore con un meno 10 per cento rispetto all’anno precedente. Se aumentano le sofferenze bancarie si registra anche un aumento della raccolta bancaria con un 7,4 per cento in più contro il 2,1 del 2007. I siciliani insomma hanno poca fiducia nel prossimo futuro e preferiscono andare sul sicuro. La buona notizia che emerge dal rapporto della Banca d’Italia rispetto al mercato della casa è solo apparente; se è infatti vero che l’aumento dei prezzi delle case si è abbassato al 3,1 per cento rispetto al 6,1 del 2007 ed i prezzi delle abitazioni sono rimasti sostanzialmente gli stessi dell’anno precedente questo è indice di una domanda debole, di una mancanza di liquidità che non spinge il mercato. Insomma se stagnazione non è , poco ci manca. (fonte: corriere di Ragusa D..G.)

AZIONE COMUNE CONTRO IL "NEMICO N. 1" DEL POMODORO

 I ntraprendere un percorso coordinato per ottenere quanto prima dei dati tecnico scientifici e avviare un’azione concreta per affrontare la problematica del lepidottero «tuta absoluta», che sta colpendo e in parte compromettendo le colture orticole e le piantagioni di pomodoro nella fascia vocata del territorio ibleo. Questo l’obiettivo del tavolo tecnico agricolo indetto dall’assessore allo Sviluppo economico Enzo Cavallo che ha registrato la partecipazione del capo dell’Ispettorato Agrario di Ragusa Giuseppe Arezzo, dei rappresentanti delle organizzazioni professionali di categoria e della cooperazione, dei presidenti dei collegi e degli albi professionali agricoli, del presidente della quinta commissione consiliare «attività produttive» Salvatore Mandarà e del consigliere provinciale Bartolo Ficili. Giuseppe Arezzo, capo dell’Ispettorato agrario provinciale, ha informato i presenti sullo stato dell’emergenza; «Il monitoraggio del fenomeno, avviato non appena sono pervenute le prime segnalazioni, sta per essere concluso. Vogliamo tranquillizzare sia gli imprenditori che i consumatori perché non si tratta di un fenomeno sconosciuto. È però importante comprendere la vera gravità che sta colpendo le coltivazioni del territorio ibleo e soprattutto calibrare i giusti interventi per debellarlo, non ricorrendo nell’immediato a mezzi di lotta chimica o biologica che poi, pur risultando in un primo momento appropriati, potrebbero rivelarsi dannosi per altri versi». Da parte dei rappresentanti delle organizzazioni professionali di categoria è stato posto l’accento sull’iter da seguire per ricorrere agli indennizzi da parte delle aziende. Il tavolo resta comunque convocato ad oltranza e una nuova riunione si terrà nel momento in cui l’Ipa avrà completato il monitoraggio ….. (fonte: corriere di Ragusa