SALE A 20 IL NUMERO DEGLI INDAGATI DELL´INCHIESTA SUI CANI ASSASSINI DEL PISCIOTTO

Sale a venti il numero degli indagati dell’inchiesta sui cani assassini. Il sostituto procuratore Maria Mocciaro titolare del fascicolo, ha la scorsa settimana emesso le nuove ordinanze, recapitate in queste ultime ore al domicilio degli interessati. Tra i nuovi indagati spicca il nome del comandante della polizia municipale di Scicli Franco Nifosì. Non risulta al momento iscritto nel registro il sindaco Giovanni Venticinque, mentre figurano invece nel lungo elenco i nomi di alcuni tecnici e dirigenti del comune sciclitano. In origine l’inchiesta annoverava Virgilio Giglio, lo sciclitano di 64 anni custode dei cani, accusato di omicidio colposo, e i due medici veterinari dell’Ausl 7 Roberto Turlà e Antonino Avola, per i quali sono prospettabili le ipotesi di reato di omissione d’atti d’ufficio e falso in atto pubblico. A questi tre nomi si sono aggiunti quello di un altro veterinario dell’azienda sanitaria, di funzionari e dirigenti del comune di Scicli e, come accennato, anche il nome del comandante della polizia municipale Franco Nifosì, tempo fa nominato custode giudiziale del casolare dove Giglio abitava assieme ad una ventina di cani, da oltre due mesi e mezzo sotto sequestro……(fonte: corriere di Ragusa A.d.R.)

UNIVERSITÀ: RAGUSA "DIVORZIA" DA CATANIA E VA CON MESSINA

Ragusa si appresta a «divorziare» dall’università di Catania, per cominciare un nuovo corso (è il caso di dirlo) con l’ateneo di Messina. Il consiglio d’amministrazione del Consorzio universitario ibleo ha dato mandato al presidente Giovanni Mauro di attivare il primo anno di Scienze politiche indirizzo internazionale con l’università peloritana, a partire dal prossimo anno accademico. La sede sarà allogata a Ragusa o a Modica. Inoltre i componenti del Cda hanno approvato la scorsa settimana il bilancio 2009. Per quanto riguarda gli altri corsi di laurea, il Consorzio attende la data del 25 giugno, giorno fissato per l´udienza presso il Tribunale di Ragusa che si pronuncerà sull´esposto presentato dal Consorzio che contesta all´università etnea la violazione della convenzione. Non è stata invece ancora fissata l´udienza presso il Tribunale per i ricorsi amministrativi di Catania. Un´altra data importante è martedì 23 giugno, quando si terrà l´incontro fra il Rettore Antonino Recca e il ministro per la Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini. A proposito di questo incontro, venerdì mattina, in conferenza stampa il Magnifico ha dichiarato che "soltanto in presenza di significativi fatti nunuovi e adeguate garanzie potremmo eventualmente valutare nuovamente la situazione".(fonte: corriere di Ragusa D.G.)

MUSCIA: «AMIU SENZA GUIDA. IL PESCE PUZZA DALLA TESTA!»

Claudio Muscia lascia la gestione del verde pubblico. In aperto dissenso con il direttore dell’Amiu e con gli altri componenti del Cda. «Non si può lavorare- afferma Muscia, consigliere comunale indipendente- scarso impegno e pessimi risultati. Si gira a vuoto, non ne voglio più sentire. Da questo sfascio non salvo nessuno, perché come si dice, il pesce puzza dalla testa». Oltre alle inefficienze denunciate da Muscia, anche la presa di posizione netta in contrasto con l’avvio della procedura per il licenziamento dei due operai dell’Amiu denunciati dalla Polizia perché, sebbene risultanti in malattia per l’azienda di igiene urbana, stavano a lavorare in conto proprio: uno vendeva frutta a Scoglitti e l’altro preparava pasti in un ristorante. «Sono contrario al licenziamento- dice Muscia- perché da licenziare per scarso rendimento ce ne sarebbero tanti. Non è giusto accanirsi contro questi due operai perché non sono i soli che commettono irregolarità. Facciano un controllo a tappeto e vedano quanti altri andrebbero licenziati perché non fanno bene il loro lavoro». Il Consiglio di amministrazione dell’Amiu, intanto, ha deliberato il licenziamento dei due operai stagionali denunciati per truffa aggravata ai danni dell’azienda e dell’Inps. Il provvedimento è il frutto di un procedimento disciplinare avviato dall’Amiu, a seguito di precise disposizioni del sindaco, Giuseppe Nicosia. Nell’accertamento delle responsabilità, i vertici dell’azienda di igiene urbana hanno lavorato in stretta collaborazione con la Polizia di Stato. Attualmente, è in corso un’ulteriore verifica interna, volta ad accertare eventuali abusi e violazioni delle norme di lavoro da parte di altri dipendenti. E, già nei prossimi giorni, la verifica potrebbe portare all’assunzione di misure disciplinari. (fonte: corriere di Ragusa G.l.L.)