IL QUESTORE AURIEMMA IN VISITA DA DI ROSA, L'ATTIVISTA: "INTERROMPO LO SCIOPERO DELLA FAME"

„La protesta di Giuseppe Di Rosa non si ferma. L’agrigentino è ai piedi del comune di Agrigento, da più di 64 ore. Niente cibo e soltanto acqua.

Di Rosa ha già accusato un malore, ma lui questa mattina non ha voluto demordere. Oggi, in visita all’attivista Di Rosa, il questore Maurizio Auriemma. “Mi ha portato i suoi saluti ed i saluti del prefetto. Li ringrazio pubblicamente, è voluto venire a sincerarsi del mio stato di salute. Sono stato felice della sua visita. Si è complimentato con me per il modo della mia contestazione, che è civile”. Di Rosa chiede che venga depositata la sentenza Firetto. L’attivista, però, fa sapere di avere interrotto lo sciopero della fame.“ (da agrigentonotizie.it)

CELEBRAZIONI PER IL 75ESIMO ANNIVERSARIO DELLO SBARCO ALLEATO

Licata ricorda il 75esimo anniversario dello sbarco alleato. Oggi, 10 luglio, alle 18,30, all'interno della sala “Rosa Balistreri”, sita nel chiostro di Sant'Angelo, si terrà una conferenza-convegno indetta dall'amministrazione comunale, in collaborazione con il Gruppo Archeologico “Finziade” e con la partecipazione dell'Associazione “Memento”. Ad aprire i lavori sarà il sindaco, Giuseppe Galanti, a cui seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle due associazioni. Alle 20 verrà aperta al pubblico, all'interno del chiostro, la mostra dei cimeli sullo sbarco, che sarà visitabile fino al 15 luglio dalle 9 alle 13 di tutti i giorni. Licata, con l'Operazione Husky, avvenuta lungo la costa, è stata la prima città liberata a seguito dello sbarco degli alleati del 10 luglio 1943, dando così inizio alla liberazione dell'Italia dal vecchio regime fascista. (da agrigentonotizie.it)

PROMOZIONE E TURISMO. NUMERI E PROGETTI DEL CONSORZIO VINI DOC DI PANTELLERIA

Siamo stati tre giorni a Pantelleria, alla scoperta dell’agricoltura eroica, delle sfide che ogni giorno i produttori di vino devono affrontare. Quelli che hanno portato una pratica millenaria a diventare Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco. Abbiamo incontrato alcuni dei tanti produttori, abbiamo ascoltato le loro storie, quello che fanno ogni giorno per creare prodotti unici. Più di 15 mila quintali di uva DOC prodotta, nove cantine e 320 viticoltori associati, 349 ettari coltivati. Sono i numeri del Consorzio Vini Doc di Pantelleria. E’ il consorzio che raggruppa produttori e agricoltori di un prodotto unico nel suo genere. A Pantelleria è nata l’agricoltura eroica. In un territorio dalle condizioni particolari, dalla morfologia proibitiva, condizioni climatiche avverse, gli uomini sono riusciti a creare qualcosa di incredibile. Sono riusciti a dar forma ad una pratica agricola diventata Patrimonio dell’Umanità Unesco. E’ la Vite ad Alberello di Pantelleria che ha plasmato il paesaggio di quest’isola. Dopo il riconoscimento dell’Unesco i soci del consorzio sono diventati più uniti, meno isolati tra loro. “L’obiettivo è quello di tutelare il Doc, evitare le sofisticazioni, e la promozione dei vini di pantelleria. All’inizio gli aderenti erano pochi, ma da due anni si stanno facendo grandi passi avanti”, dice il presidente del Consorzio Benedetto Renda. (da Tp24.it)

PALERMO VISTA DAI TETTI DELLA CATTEDRALE

Cupole e palazzi storici. Il nostro viaggio settimanale alla scoperta della Capitale italiana della Cultura 2018 inizia con uno dei punti di vista che sta appassionando di più turisti provenienti da tutto il mondo. Tra le bellezze che è possibile osservare in cima al monumento arabo-normanno, inserito all'interno del percorso Unesco, Palazzo Reale, la chiesa di San Salvatore, il tetto del Teatro Massimo e le famose cupole rosse di San Giovanni degli Eremiti. I tetti sono visitabili tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 17.30 con ultimo ingresso alle 17. Domenica dalle 10 alle ore 17, con ultimo ingresso alle 16.30. Il costo del biglietto è di 5 euro. Buon viaggio... (da palermotoday.it)

COMUNE E PRIVATI INSIEME PER IL RECUPERO DEL CASTELLO DI MAREDOLCE „

Pubblico e privato insieme per il recupero del Castello di Maredolce e del Parco della Favara. Ieri lo stesso castello ha ospitato un incontro, al quale ha preso parte anche il sindaco Leoluca Orlando, per fare il punto della situazione. Lo scopo dell'amministrazione è il recupero dell'area anche demolendo manufatti abusivi sorti nel tempo. Presenti anche l’assessore comunale alla Cultura Andrea Cusumano, l’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa, il soprintendente ai Beni Culturali Lina Bellanca, Marco Tamaro della Fondazione Benetton (che ha contribuito al restauro del Castello), Aurelio Angelini, direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, Mimmo Ortolano e Giusi Scafidi in rappresentanza dell’associazione Maredolce e.Giuseppe Barbera, direttore del dipartimento di Colture Arboree dell'Università. Durante l’incontro è stata sottolineata" la collaborazione fra tutte le istituzioni, cittadini del quartiere e operatori economici" e discussa "la possibilità di nuovi progetti forme di apertura e fruibilità del sito per il quale si intende chiedere la inserzione nell’elenco Unesco dei monumenti del circuito di Palermo araba normanna, iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale" "Un importante momento di confronto e verifica tra le istituzioni e il quartiere - ha sottolineato Orlando - perché Maredolce possa tornare a essere un luogo di aggregazione e socialità, un motore dello sviluppo di Brancaccio e della Costa Sud nella chiave della valorizzazione del patrimonio culturale e storico che è il cuore del quartiere".(da palermotoday.it)