UWE E COSTANZA LASCIANO PALAZZO LO MAZZARINO: "PORTEREMO LA VUCCIRIA IN GIRO PER IL MONDO"

L'artista austriaco e l'inseparabile compagna hanno deciso di non opporsi più all'ordinanza di sgombero notificata dal Comune e di lasciare Palazzo Lo Mazzarino e la "loro" piazza Garraffello. Lo aveva annunciato e lo ha fatto.

Uwe Jaentsch ha coperto le rose che nel 2016 aveva dipinto sulle pareti e sui tetti di quella che ha denominato “stanza di compensazione”, al terzo piano del palazzo della Vucciria in cui ha vissuto per 19 anni. "Non si vende", ha scritto con della vernice nera. L'ultimo atto prima di andare via insieme alla sua Costanza Lanza di Scalea, denunciati il 15 gennaio scorso per occupazione abusiva e ai quali lo scorso 13 marzo era stato notificata l'ordinanza di sgombero per la "messa in sicurezza dell'immobile interessato da degrado e pericolo". "Vogliono eliminare la memoria di questo luogo - dicono Uwe e Costanza - che è commerciale e che non potrà mai diventare residenziale. Finiremo di cancellare l'opera in questi giorni, metteremo l'archivio di 19 anni tutto insieme e lasceremo l'Italia. Porteremo la Vucciria in giro per il mondo, ma il nostro sguardo sarà sempre qua". (da palermotoday.it)

BAMBINI E ADULTI RIDISEGNANO BALLARÒ E PROGETTANO UN GIARDINO CONDIVISO

„ Carta schizzi, colori e creatività. Ha preso il via, lo scorso weekend, la progettazione condivisa per la riqualificazione di vicolo Gallo, a Ballarò, che porterà alla realizzazione di un nuovo giardino condiviso. Il progetto è portato avanti da Orto Capovolto, con il supporto di Rotaract Palermo Est e Cooperazione Senza Frontiere con Sos Ballarò, cooperativa Terradamare, l'Istituto Arrupe e il liceo Catalano, ha l’obiettivo di "promuovere logiche di aggregazione organizzativa e gestionale per la riappropriazione di spazi urbani privi di funzione". Un nuovo giardino condiviso, con annesso piccolo orto con funzioni didattiche, è il tema principale del progetto dove sono previsti anche nuovi arredi urbani da realizzare principalmente con materiali di riciclo. “Facciamo rete per far rivivere gli spazi comuni”, spiega il presidente di Rotaract Palermo Est, Luca Randazzo. “Dopo'amare' il nostro verbo preferito è 'amare'”, aggiunge Alessio Costa di cooperazione Senza Frontiere. „GalloGarden è un progetto ma è soprattutto un processo di cittadinanza attiva - spiega Angelica Agnello, direttrice di Orto Capovolto - in questo momento stiamo progettando il nuovo spazio insieme ai residenti e ai volontari dei partner coinvolti. Il desiderio della comunità - continua Agnello - è che vicolo Gallo diventi uno spazio verde e accogliente dove i bambini possano giocare e gli adulti trascorrere del tempo, uno spazio di cui prendersi cura e dove organizzare un pranzo sociale o una proiezione all’aperto".“(da palermotoday.it)

MARSALA, "FIGLI DI ROSA E IGNAZIO", UN VIAGGIO COI MUSICANTI NELLE VISCERE DELLA SICILIA

di Katia Regina. Trasportati dentro il ventre della Sicilia. Nelle viscere intossicate dalla rabbia, per i soprusi subiti per mano dei potenti di turno. È stata questa l’esperienza vissuta dagli spettatori di “Figli di Rosa e Ignazio”, un dolore che solo un siciliano può sperimentare… riconoscere, perché trasmesso nei filamenti del patrimonio genetico. Calati juncu chi passa la china, recita il detto che, più di ogni altro, rappresenta la sicilianità, ora “babba” ora “sperta” come c’insegna Bufalino. Ed è con l’immenso poeta che si inizia questo viaggio nel ventre cangiante di una Sicilia immobile, contesa tra l’Occidente e l’ottenebrante vertigine del deserto. Riscattata da pochi figli eccellenti, fari intercettati solo da chi volge lo sguardo Oltre, da chi non cammina a capo chino per paura dei tranelli sparsi dai malandrini lungo il percorso. E poi… Rosa Balistreri, icona della trasgressione civile, fimmina senza averne l’aria. Cantautrice… senza voce, lacerata dalle grida di una Palermo che non ha mai saputo parlare sommessa. Debora Messina ha restituito la grazia ad un personaggio che forse non l’avrebbe mai pretesa, senza scimmiottarla, ha incarnato la sua versione gentile senza privarla della forza dirompente delle sue parole. Non c’è più stato nessuno, da allora, capace di gridare che “Mafia e parrini si dettiru la manu”. Nessuno come Ignazio Buttitta ha scarnificato il dolore della povera gente attraverso versi fatti con le parole degli ultimi. Rosario Lisma e Guglielmo Lentini in scena cantano Buttitta, recitano strofe chi trasinu nni li vini comu filu inturciuniatu di ventu friscu. Un’atmosfera rarefatta, intrisa di note nuovamente antiche, scritte dai Musicanti che incoraggiano il mito, lo perpetuano con maestria attraverso produzioni originali e ricercate. A scandire i tempi di scena un pazzo, Giacomo Bonagiuso, folle al punto di credere ancora nell’arte come possibile riscatto. Il suo delirio lo perseguita, lo muove sempre… come è sempre stato per chi ha intuito un Oltre. In scena: Gregorio Caimi, Natale Montalto, Gianluca Pantaleo, Dario Li Voti e Debora Messina. (da Tp24.it)

"GIÙ LE MANI DALLA GIUSTIZIA", FLASH MOB DEGLI AVVOCATI DAVANTI AL TRIBUNALE

Un flash mob di protesta contro la decisione dell'Inps di iscrivere di ufficio alla gestione separata migliaia di avvocati in tutta Italia, nonostante la categoria abbia già una cassa autonoma. Anche i professionisti agrigentini hanno aderito alla manifestazione di protesta contro la cosiddetta "Operazione Poseidone", azione congiunta di Inps e Agenzia delle Entrate per il recupero dei contributi pensionistici. Gli avvocati, con alcuni cartelli in mano con scritte "Giù le mani dalla giustizia" oppure "di previdenza si muore", hanno inscenato la protesta attorno alle 10 del mattino e hanno dato vita a un presidio pacifico per alcuni minuti. (da agrigentonotizie.it)

“UN’ALTRA STORIA” INCONTRA I CONSIGLIERI COMUNALI DI SAN CATALDO

La volontà di partecipazione dei cittadini alla gestione del bene pubblico è sancita dal dettato costituzionale, in particolare dall’articolo 118 della Costituzione Italiana. Partendo da questo diritto-dovere, come oramai noto, Un’ Altra Storia ha scelto l’obiettivo della proposta di un regolamento per la gestione dei beni pubblici. Per settimane abbiamo provveduto a contattare le numerose realtà territoriali, alle quali è stata proposta la bozza del regolamento, perché una vasta platea di cittadini organizzati in associazioni o comitati di quartiere potessero formulare proposte di modifica o integrazioni. Tutti i consiglieri comunali di San Cataldo sono stati raggiunti dalla nostra proposta e per lunedì prossimo 16 aprile, alle ore 19, la Presidente del Consiglio Comunale li ha convocati presso i locali dell’Arci , su nostro invito. L’incontro sarà utile per definire ulteriormente il regolamento, affinchè dopo lo si possa portare in consiglio comunale perché diventi, una volta approvato, strumento operativo dell’Amministrazione e facilitatore delle iniziative dei gruppi di cittadini organizzati. http://www.lagazzettanissena.it