REGALBUTO. FESTA DEL PATRONO TRA I MALUMORI DEI CITTADINI

Regalbuto. La festa del patrono S. Vito è finita tra i malumori di chi si aspettava una conclusione “più degna della festa“ sia sul piano dello spettacolo musicale che sul quello dei fuochi d’artificio finali. Non è piaciuto che proprio l’ultima sera dei festeggiamenti fossero conclusi con il Jazz in piazza della Repubblica, non sono piaciuti i fuochi d’artificio specie sulla durata degli stessi . La polemica poi si è estesa anche ai disabili, non solo il marciapiede, ma là dove c’è uno scivolo, venga consentito che il palo dell’illuminazione e i tavoli di un bar, impediscano il passaggio al povero disabile. Ma il tema della circolazione dei disabili a Regalbuto e le difficoltà che essi incontrano è un vecchio problema, del quale bisognerebbe parlarne per sensibilizzare e realizzare un maggiore rispetto verso questo genere di handicap. Quotidianamente i pochi scivoli realizzati lungo la centralissima via G.F.Ingrassia e i relativi marciapiedi sono occupati dagli scooter parcheggiati e dalle auto che impediscono il passaggio. Il tentativo dell’amministrazione comunale di incrementare i controlli da parte dei vigili urbani e la regolamentazione dei parcheggi, in modo da creare “zone “ dove è vietato il parcheggio delle auto potrebbe dare i frutti sperati solo se saranno gli stessi automobilisti a rispettare le regole. I commenti principali sono però incentrati sugli spettacoli delle sere di S.Vito . Quello più gradito è stato quello di Manuela Villa. “Il teatro e il jazz non possono essere programmati in piazza”, in sintesi è questa l’opinione di quanti pur amando il jazz e gli spettacoli teatrali non hanno condiviso la scelta che questi si svolgessero in piazza della Repubblica. (fonte: vivienna AV)

OSPEDALE PIAZZA ARMERINA. IUDICA: CHIUSURA PRONTO SOCCORSO SOLO BUFALA GIORNALISTICA

Piazza Armerina. A seguito delle numerose notizie di stampa sulla paventata rimodulazione del pronto soccorso dell’ospedale Chiello, il Direttore Generale dell’ASL 4 di Enna, fa presente: “Il sindaco di Piazza Armerina si riposi pure, non ha nessuna ragione di chiamare a raccolta i suoi cittadini dato che la notizia della chiusura del Pronto Soccorso o un suo ridimensionamento è una bufala ferragostana. E come tutte le bufale, per farle sembrare vere, non mancano i particolari: apertura solo nei giorni feriali e fino alle venti. E perché no, invece, un’ora si ed un’ora no? O alternando un medico con un ausiliario del traffico? Comincio ad avere l’impressione che la mancanza di argomenti e il desiderio smodato di facile protagonismo spinga nuovi don Chisciotti, di cui il Sindaco evidentemente si fida, ad inventarsi mulini a vento contro cui combattere per potere fregiarsi del titolo di cavalieri al merito del niente. Non ha mai parlato con alcuno di alcuna chiusura. Ed è anche scritto nei documenti di programmazione che il Pronto Soccorso di Piazza, come quello di Leonforte, non avrà nulla di meno di quel che oggi ha e che, anzi, grazie alla telemedicina, potrà avere in tempo reale consulenze in grado di raffinarne la capacità di diagnosi. Se poi, invece che affidarsi alle chiacchiere da bar, o al “Corriere del Barbiere” si volesse avere una interlocuzione più istituzionale e seria, eviteremmo di allarmare inutilmente la popolazione e si potrebbe discutere con consapevole responsabilità del futuro della sanità piazzese per la quale non serve scomodare la Patrona di Piazza se non per chiederLe la grazie di un pizzico di serietà”. (fonte: vivienna)

 AIDONE: A METÀ GIUGNO ARRIVA LA VENERE DI MORGANTINA

Aidone. “L’anno prossimo arriverà la Venere di Morgantina, il più grande avvenimento culturale del mondo, che, per tre mesi, sarà esposta al Quirinale, poi verrà ad Aidone per cui sto trovando i soldi per sistemare l’accoglienza”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai Beni Culturali, Lino Leanza, parlando di un turismo culturale, che potrebbe risultare di vitale importanza per il turismo siciliano e l’arrivo della Venere di Morgantina e la ultimazione dei lavori alla villa Romana del casale potrebbe risultare una spinta consistente per migliorare il turismo provinciale, che tantissimi anni lascia molto a desiderare. “Aspettando, dunque, la Venere di Morgantina”, ma bisogna aspettarla in termini di fattività di impegno da parte delle istituzioni perché se è vero che l’arrivo della Venere significherà l’avvenimento culturale più importante per l’Italia e per la Sicilia in particolare, è necessario che vi siano le strutture idonee per ospitare le centinaia di migliaia di turisti italiani e stranieri che si riverseranno in Sicilia per andare a vedere da vicino questa magnifica statua. Già alcuni problemi e difficoltà sono stati evidenziati, in occasione dell’arrivo alla Kore dell’assessore regionale al turismo, Nino Strano; c’è stata l’interpellanza dei deputati regionali ennesi, che chiedono interventi urgenti, soprattutto per trovare la struttura che dovrà ospitare la Venere, una struttura che sia in grado di ospitare anche tantissimi turisti, perché il museo di Aidone è troppo piccolo per poter posizionare la Venere nel migliore dei modi. C’è anche da sottolineare, ed è qui che deve intervenire il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, che il problema viabilità non bisogna trascurarlo perché arrivare ad Aidone, con le strade attuali, è molto problematico ed anche difficile specie nella stagione invernale perché strade provinciale e la statale 288 per Aidone sono veramente molto degradate. Sono interventi che bisogna fare al più presto possibile perché, se è vero che per tre mesi la Venere rimarrà ospite del Quirinale, è anche vero che a metà giugno la Venere dovrebbe essere in Sicilia e bisogna, quindi, essere nelle condizioni di avere una viabilità efficiente, in caso contrario il caos tra Pergusa, Piazza Armerina ed Aidone sarà incontrollabile. “Siamo in ritardo – dice preoccupato il deputato regionale, Elio Galvagno – dobbiamo muoverci rapidamente se vogliamo sfruttare a pieno questa grande occasione che viene offerta a tutta la provincia di Enna, per uscire da una ghettizzazione turistica che da anni la mortifica”. (fonte: vivienna)