Con un grosso coltello da cucina ha aggredito in strada un altro giovane del posto e poi si e scagliato con l’arma contro i carabinieri quando gli hanno intimato di fermarsi. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Piazza Armerina hanno tratto in arresto un giovane di diciasette anni, H.S.I. di origine rumena, ma domiciliato da qualche anno in Italia insieme alla madre. Verso le ore 14,45 del 11.09.2008 la pattuglia dei Carabinieri veniva fermata da un giovane del luogo, tale G.P. di anni 25, il quale, in evidente stato di agitazione riferiva i militari che un giovane rumeno, con il quale aveva avuto una lite per futili motivi, era armato di un grosso coltello da cucina ad aveva tentato di accoltellarlo Avuta la descrizione del giovane e rimandando a dopo i chiarimenti della vicenda i carabinieri si mettevano sulle tracce del giovane individuandolo poco dopo. Alla vista dei militari il giovane tentava di fuggire venendo però poco dopo raggiunto. All’intimazione di fermarsi rivolta dai carabinieri lo stesso tirava fuori un grosso coltello tenuto nascosto dietro la gamba vibrando un fendente all’altezza del viso dell’ App. capo pattuglia il quale solo grazie alla sua prontezza di riflessi riusciva a schivare il colpo. Tentando ancora di sfuggire al fermo lo stesso continuava a vibrare altri colpi venendo in ultimo bloccato da entrambi i militari che provvedevano a disarmarlo ed a trarlo in arresto. Condotto in caserma venivano proseguiti gli accertamenti sulla vicenda raccogliendo le dichiarazioni dell’altro giovane che aveva segnalato i fatti. Sulla stessa sono in atto ulteriori accertamenti. Certa è apparsa comunque la volontà di procurare gravi danni da parte del fermato. L’arma sequestrata infatti si è rilevata un grosso coltello da cucina lungo ben trenta centimetri con lama e punta acuminata al quale era stata opportunamente levata l’impugnatura, sostituita da una sottile protezione di nastro adesivo. Una micidiale arma larga pochi millimetri facilmente occultabile all’interno dei pantaloni o dentro le calze con il quale l’arrestato avrebbe potuto rendersi responsabile sia dell’omicidio del giovane ragazzo italiano che anche dei carabinieri che lo hanno dopo arrestato. Sottoposto ai rilievi dattiloscopici lo stesso è risultato essere stato già tratto in arresto per furto e ricettazione dai Carabinieri di Firenze già negli anni precedenti ed aver fornito, durante i suoi precedenti arresti e fermi, per ben tre volte false generalità . Il Magistrato di Turno della Procura della Repubblica per i Minorenni di Caltanissetta, Dott.ssa FILONI Simona, informata degli eventi ha disposto il trasferimento del giovane presso il Centro di prima accoglienza del Carcere Minorile di Caltanissetta . L’interrogatorio dello stesso si terrà nei prossimi giorni.