PAPA: L’IRA DI DIO SUI VENDITORI DI ARMI

Roma - Una condanna durissima e un annuncio. È quanto emerso dal discorso pronunciato da Papa Francesco il 10 giugno di fronte ai partecipanti all'assemblea della Riunione delle opere per l'aiuto alle Chiese orientali (Roaco), svoltasi in Vaticano.

Il pensiero del Pontefice è andato “al dramma della Siria e alle dense nubi che sembrano riaddensarsi su di essa in alcune aree ancora instabili e ove il rischio di una ancora maggiore crisi umanitaria rimane alto. Quelli che non hanno cibo, quelli che non hanno cure mediche, che non hanno scuola, gli orfani, i feriti e le vedove levano in alto le loro voci. Se sono insensibili i cuori degli uomini, non lo è quello di Dio, ferito dall’odio e dalla violenza che si può scatenare tra le sue creature, sempre capace di commuoversi e prendersi cura di loro con la tenerezza e la forza di un padre che protegge e che guida. Ma a volte penso anche all’ira di Dio che si scatenerà contro i responsabili dei Paesi che parlano di pace e vendono le armi per fare queste guerre. Questa ipocrisia è un peccato” sono le parole senza appello di Papa Francesco, che poi è tornato sul tema dell’immigrazione, rivolgendo un’altra accorata esortazione all’accoglienza: “Gridano le persone in fuga ammassate sulle navi, in cerca di speranza, non sapendo quali porti potranno accoglierli, nell’Europa che però apre i porti alle imbarcazioni che devono caricare sofisticati e costosi armamenti, capaci di produrre devastazioni che non risparmiano nemmeno i bambini. Questa è l’ipocrisia della quale ho parlato”. Francesco ha inoltre annunciato la sua visita a Baghdad nel 2020: “Un pensiero insistente mi accompagna pensando all’Iraq – dove ho la volontà di andare il prossimo anno –, perché possa guardare avanti attraverso la pacifica e condivisa partecipazione alla costruzione del bene comune di tutte le componenti anche religiose della società, e non ricada in tensioni che vengono dai mai sopiti conflitti delle potenze regionali”. (NoveColonneATG)

LAVORO, MATTARELLA: I SALARI SCENDONO RISPETTO AL PIL

Roma - “La rapidissima e frenetica riorganizzazione dei processi produttivi sulla base di catene di valore su scala globale, l’incisività delle innovazioni, la crescente frammentarietà delle carriere lavorative individuali, i movimenti migratori, l’invecchiamento della popolazione in alcune aree del mondo e la persistente disoccupazione giovanile, sono tutti processi dirompenti che, se non verranno governati, potrebbero produrre conseguenze potenzialmente imprevedibili”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto il 10 giugno in occasione dei 100 anni di fondazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil) alla sessione Plenaria della Conferenza Internazionale del Lavoro presso il Palazzo delle Nazioni di Ginevra. Prima di ripartire per Roma, il presidente ha incontrato i funzionari italiani del sistema Onu a Ginevra e il personale della Rappresentanza Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite e altre Organizzazioni Internazionali. “La quota riservata alla remunerazione del lavoro (incluso il reddito dei lavoratori autonomi), è passata nei Paesi sviluppati (Ocse) da una incidenza del 68% sul Pil a metà degli anni ’70 del secolo scorso, al 58% di trent’anni dopo. Ancora, mentre il capitale umano rappresenta il 65% della ricchezza globale, nei Paesi a basso reddito raggiunge solo il 41%. Assistiamo, cioè, a un andamento decrescente della quota salari sulla ricchezza prodotta in un anno” sottolinea il capo dello Stato, che mette in luce come “se la globalizzazione e l’aumento degli scambi commerciali hanno contribuito a ridurre le disuguaglianze fra Paesi, questo non è avvenuto in egual misura all’interno degli stessi”. (NoveColonneATG)

CAMERA: DECRETO “SBLOCCA CANTIERI”, APPROVAZIONE DEFINITIVA

L'Assemblea è convocata martedì 18 giugno, alle ore 17, per l'esame sul decreto recante misure urgenti di crescita economica. Nella seduta di giovedì 13 giugno, la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici (Approvato dal Senato) (C. 1898). . (USEF)

CAMERA: AUTORITÀ GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA, RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO - PRESENTE MATTARELLA - PARTECIPA FICO -

MERCOLEDÌ ALLE 11 DIRETTA WEBTV E RAI3 Mercoledì 19 giugno, alle ore 11, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano, presenta alla Camera dei deputati la Relazione annuale al Parlamento. L'evento, che si tiene nella Sala della Regina, costituisce l'occasione per trarre un bilancio delle attività svolte ed evidenziare le questioni aperte in tema di diritti dell'infanzia e dell'adolescenza su cui richiamare l'attenzione delle istituzioni. In programma, il saluto del Presidente della Camera, Roberto Fico, quindi l'intervento dell'Autorità garante. A seguire, letture e testimonianze. In conclusione, l'esecuzione dell'Inno alla Gioia (L.V. Beethoven) da parte della Schola Cantorum dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia, direttore Maestro Vincenzo Di Carlo. La presentazione della Relazione viene trasmessa in diretta sulla webtv della Camera e su Rai3. . (USEF)

SENATO: INTERVENTO ALLA XX RIUNIONE DEI SENATI EUROPEIA PARIGI

 "Viviamo in un'epoca contraddistinta dal "dominio" degli esecutivi. A livello nazionale così come sovranazionale, i governi sono predominanti in molte sfere della decisione pubblica. Questa tensione rende necessario un ribilanciamento tra i poteri attraverso la presenza di un Parlamento che, a due voci, sappia indirizzare e controllare l'operato degli esecutivi, evitando che la decisionalità politica si esaurisca nel continuum tra la maggioranza parlamentare e il proprio governo". Lo ha detto il Presidente del Senato Elisabetta Casellati intervenendo a Parigi alla XX Riunione dell'Associazione dei Senati d'Europa sul tema del bicameralismo. "In questo senso - ha aggiunto - è possibile affermare che le seconde Camere garantiscono più controllo del governo, ma anche più stabilità, perché un esecutivo esposto ad una sola camera rischia di essere vacillante". Il bicameralismo, insomma, ha sottolineato il Presidente, "nasce anche per garantire maggiore ponderazione delle decisioni e spazi di dibattito" e "si conferma il sistema nettamente prevalente negli ordinamenti ad alto indice di stabilità democratica". "La garanzia di pluralismo nella rappresentanza offerta dal bicameralismo è un autentico atout per il rafforzamento del senso di appartenenza nazionale, contribuendo alla fondazione di una identità nazionale collettiva alimentata da una reale inclusività", ha concluso il Presidente Casellati. (USEF) »

 FINO A 13 MILIARDI E MEZZO, ECCO IL MEGA BUCO NEI CONTI SICILIANI CHE IPOTECA IL FUTURO FINO AL 2048

DA BLOGSICILIA - Read more at https://www.blogsicilia.it/palermo/fino-a-13-miliardi-e-mezzo-ecco-il-mega-buco-nei-conti-siciliani-che-ipoteca-il-futuro-fino-al-2048/487227/#s0KSqST04hHhRDEI.99 Una “ipoteca” da 13,5 miliardi di euro sul futuro dei siciliani. A tanto ammonta la massa finanziaria tra disavanzo e debito che graverà almeno fino al 2048 sui contribuenti secondo la commissione d’indagine sul disavanzo che ha consegnato in settimana la relazione finale all’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao. Un dato quantificato dagli esperti dopo tre mesi d’intenso lavoro su numeri e tabelle, che spiazza persino alcuni addetti ai lavori proprio mentre la giunta Musumeci ha approvato il rendiconto per l’esercizio 2018 che si chiude con un disavanzo pari a 6,973 miliardi e che ora sarà trasmesso alla Corte dei conti per il giudizio di parifica. (continua a leggere: https://www.blogsicilia.it/palermo/fino-a-13-miliardi-e-mezzo-ecco-il-mega-buco-nei-conti-siciliani-che-ipoteca-il-futuro-fino-al-2048/487227 )