SAVONA A STRASBURGO, TOIA: IMBARAZZANTE

“Abbiamo appena terminato l’incontro con il Ministro delle politiche europee Savona. Una performance imbarazzante la sua, che si è limitato a presentare il suo governo di riforma dell’UE senza però dimostrare di avere una posizione

nel merito sui dossier più importanti che stiamo discutendo, dal bilancio ai fondi coesione, alla politica agricola. Un incontro un po’ surreale tutto basato sull’astrattezza di ipotesi di riforme avveniristiche, mentre l’Italia sta varando una manovra che sarà un fardello assai pesante sulle spalle degli italiani più fragili. Per bocca sua il governo ammette che la pace fiscale è un condono, di fronte al quale “servirà turarsi il naso”, e lo giustifica con la teoria del fustino dixan. Paghi uno, prendi due. Ma è solo fantapolitica. Per un pensionato in uscita non avremo due giovani al lavoro, ma solo due giovani più indebitati. A godere del condono invece saranno solo i soliti furbi.” .(dal sito istituzionale – USEF)

NORME PIÙ SEVERE SULL'ACCOGLIENZA UMANITARIA, CITTADINANZA E TRATTENIMENTO DEGLI IRREGOLARI

Il Governo approva il decreto che cambia il sistema dell'accoglienza dei richiedenti asilo Il Consiglio dei Ministri n. 20 del 24 settembre 2018 ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale, immigrazione, e sicurezza pubblica. In particolare, il decreto, si legge nel comunicato stampa diffuso, prevede misure volte a: - disciplinare i casi speciali di permesso di soggiorno che andranno a sostituire l'attuale permesso per motivi umanitari. In particolare, nei casi in cui la Commissione territoriale non accoglie la domanda di protezione internazionale, la stessa avra' un piu' limitato potere discrezionale nella concessione della tutela umanitaria, vista la tipizzazione dei casi di tutela complementare. Viene fatto salvo, comunque, il potere-dovere delle Commissioni territoriali di valutare l'eventuale sussistenza dei presupposti del principio di non respingimento (non refoulement), individuando i profili di rischio in cui il richiedente asilo incorrerebbe in caso di esecuzione del provvedimento di espulsione; - definire nuove regole in materia di revoca dello status di protezione internazionale in conseguenza dell'accertamento della commissione di taluni reati. Per alcuni reati si prevede, inoltre, in caso di condanna in primo grado, la sospensione del procedimento per la concessione della protezione e l'espulsione del cittadino straniero. Identica procedura è prevista nel caso in cui il soggetto imputato per tali reati, benché non ancora condannato, sia ritenuto di particolare pericolosità sociale; - riservare l'accoglienza nell'ambito dello Sprar ai soli titolari di protezione internazionale e ai minori stranieri non accompagnati; - prevedere la revoca della cittadinanza acquisita dagli stranieri condannati in via definitiva per atti di terrorismo; - prolungare da 90 a 180 giorni la durata massima del trattenimento dello straniero nei Centri di permanenza per il rimpatrio. Il decreto è in attesa di essere firmato dal Presidente della Repubblica. Fonte: Presidenza del Consiglio dei Minstri

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DELL' IRAQ, BARHAM SALIH

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente della Repubblica dell' Iraq, Barham Salih, il seguente messaggio: « In occasione della sua elezione alla Presidenza della Repubblica dell' Iraq, a nome del popolo italiano e mio personale desidero formulare sinceri auguri di successo nello svolgimento del suo alto incarico. Consapevole dell' importanza delle sfide che la attendono, auspico che sotto la sua guida possano trovare pieno sviluppo la ricostruzione del paese e giungere ad un esito positivo e sostenibile gli sforzi per la riconciliazione nazionale. Sono certo che la ricerca di un dialogo ampio ed inclusivo sarà al centro del suo mandato, così che tutti gli Iracheni possano contribuire alla costruzione di un Iraq più prospero e sicuro. Nel solco della tradizionale e solida amicizia che lega i nostri due paesi, mi è gradita l' occasione per porgerle sinceri auguri di benessere per la sua persona e per l' amico popolo iracheno. ».(dal sito istituzionale – USEF)

LA FARNESINA HA DISPOSTO UN FINANZIAMENTO DI 2.5 MILIONI DI EURO A SOSTEGNO DELLE ATTIVITÀ DELL’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PER LE MIGRAZIONI (OIM) IN NIGER E IN EGITTO

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso il Fondo Africa, ha disposto un finanziamento complessivo di 2.5 milioni di euro a sostegno delle attività dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) in Niger e in Egitto. Il progetto “Direct Assistance to Abandoned Migrants”, del valore di 1.5 milioni di euro, mira a rafforzare la presenza dell’OIM nelle regioni nord-occidentali del Niger al confine con l’Algeria per prestare soccorso ai migranti, fornire prima assistenza e sostegno al rimpatrio volontario verso i Paesi di origine. Il progetto “Support and Increase Healthcare Access for migrants and vulnerable Egyptian host community members”, finanziato per un milione di euro, intende migliorare l’accesso all’assistenza medica per i migranti e le comunità egiziane ospitanti particolarmente vulnerabili attraverso il rafforzamento delle capacità operative dell’OIM nel Paese. L’OIM, Agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni, opera nei principali Paesi di origine e transito dei migranti per consentire una gestione sicura, ordinata e regolare dei fenomeni migratori. In Niger, grazie al sostegno dell’Italia, l’OIM ha assistito dal 2017 ad oggi oltre 15.000 migranti irregolari a fare ritorno su base volontaria nei propri Paesi di origine in condizioni di dignità, sicurezza e rispetto dei diritti umani. In Egitto, paese di origine, transito e destinazione di ingenti flussi migratori, l’OIM è impegnata nel fornire prima assistenza e cure mediche di base con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili quali i minori non accompagnati e le vittime di tratta.(dal sito istituzionale – USEF)

SICILIA: VIA LIBERA DELL'ARS ALLA LEGGE SULLA MASSONERIA

La Sicilia da oggi è la prima regione d'Italia in cui i parlamentari regionali hanno l'obbligo di dichiarare l'eventuale iscrizione ad una loggia massonica o "ad associazioni similari". L'Assemblea regionale siciliana, con 39 voti favorevoli e solo due contrari, ha dato il via libera alla legge presentata da Claudio Fava. "Nonostante - dichiara Fava, presidente della Commissione antimafia siciliana - le fortissime pressioni in senso contrario, abbiamo affermato un dovere di trasparenza e di responsabilità che adesso andrebbe esteso a tutte le cariche elettive in Italia". Pensato originariamente soltanto per i parlamentari regionali, l'obbligo è stato esteso anche al presidente della Regione, agli assessori regionali, ai sindaci, ai consiglieri e agli assessori comunali, e ai consiglieri di circoscrizione, in virtù di un emendamento presentato dal Movimento cinque stelle. "Un passo avanti in direzione della trasparenza, ma ora si pensi alla riforme che la Sicilia attende", il commento del gruppo parlamentare del M5S all'Ars. Bocciati invece alcuni emendamenti presentati da Diventerà Bellissima che ha votato a favore del testo: “Diventerà Bellissima - afferma il capogruppo Alessandro Aricò - è per la massima trasparenza dei rappresentanti del popolo nei confronti dei cittadini. Tuttavia riteniamo che il testo finale approvato dall'aula costituisca una grande occasione persa. Il nostro gruppo, infatti, aveva presentato alcuni emendamenti - purtroppo respinti- che avevano l'obiettivo di allargare la platea e quindi di non discriminare una sola categoria. Avremmo voluto, infatti, che l'obbligo relativo alla dichiarazione fosse stato esteso anche per l'appartenenza alle associazioni di carattere militare, religioso e lobbistico, così come ai vertici della burocrazia di Regione ed Ars”. Già nei giorni scorsi i deputati regionali del gruppo di Diventerà Bellissima avrebbero consegnato di propria iniziativa alla segreteria generale dell'Ars una dichiarazione scritta in cui certificano di non appartenere ad alcuna loggia massonica. La legge non è piaciuta affatto all'Udc. La capogruppo all'Ars Eleonora Lo Curto l'ha definita "subdola e cattiva" perchè "persegue obiettivi discriminatori e persecutori solo ed esclusivamente nei confronti della massoneria. Una legge liberticida, perché se fosse animata dall'esigenza esclusiva della trasparenza, dovrebbe essere estesa a ogni e qualsivoglia formazione associativa cui i deputati possono essere iscritti". (da palermotoday.it)