RICEVIAMO DALL’HONDURAS

Son las 3.30 a.m. del lunes 29 de junio de 2009. Acaban de cortar la energía de nuevo en gran parte de la Capital, como parte de la campaña de terror, intimidación y desinformació n que el nuevo "gobierno" encabezado por el Sr Roberto Micheletti y los "diputados del pueblo" del Congreso Nacional, están llevando a cabo para hacerse del poder porla fuerza y medios ilegales. Estoy escribiendo este correo en medio de la oscuridad para pedir sobre todo a las personas y redes que se encuentran fuera del país para que nos ayuden a difundir información de lo que está pasando en Honduras. No tenemos acceso a información de ningún tipo, pues los principales canales de televisión nacionales e internacionales que no están alineados con los intereses del nuevo "gobierno", están fuera del aire. Los que si lo están, no transmiten ninguna información sobre lo que ha significado para el país este golpe de Estado. Por el contrario se están dedicando a una falsa cotidianidad y sobre todo a transmitir programas de opinión suavizando y justificando la violación del Estado de derecho y la suspensión de las garantías constitucionales como el toque de queda impuesto a partir de las 9 pm de ayer. Por esta razón, el pueblo y la comunidad internacional están ignorando que una gran cantidad de personas estamos protestando y en resistencia pacífica frente al palacio de gobierno. Es necesario que sepan que el día de ayer, mi persona y un nutrido grupo de valientes ciudadanos/as que nos encontrábamos frente a Casa Presidencial en protesta pacífica para solicitar la reinstauració n de la democracia en nuestro país fuimos atacados a las 7.30 de la noche por un grupo de militares quienes intentaron ingresar en un vehículo al Palacio. Para amedrentar a la gente hicieron disparos al aire y trataron de arrollar a la multitud, hiriendo levemente a algunas personas. Posiblemente en pocos momentos lleguen a desalojar por la fuerza a las personas manifestantes aprovechando la oscuridad. Esta es una situación desesperante y les solicito por favor que se pronuncien y hagan circular información de que el pueblo hondureño está resistiendo y que todo esto llevará a una posible arremetida más violenta y represora de lo que ya lo es. Por favor, quienes puedan reenvien esta información y pidan la solidaridad para nuestro pueblo y exijan la restitución del orden democrático, las libertades y los derechos de nuestra nación. Desde Tegucigalpa, Honduras. Éver Guillén, Un ciudadano comprometido con la democracia y los derechos humanos

BRASILE - LA SCOMPARSA DEL PROF. DR. ARISTODEMO PINOTTI DI ELIO BENATTI

La notizia della scomparsa terrena del Prof. Dr. Aristodemo Pinotti ci ha sinceramente rattristati. Egli era un 'ambasciatore' di mantovanità e, in particolare, di Magnacavallo, terra natale dei suoi Avi. Il prof. Pinotti era Deputato federale della Repubblica Federativa del Brasile da tre legislature, ginecologo e chirurgo di fama mondiale, cattedratico con centinaia di pubblicazioni scientifiche. Egli non mancava mai agli incontri delle due componenti della comunità di Magnacavallo, i esidenti da una parte e gli Emigrati e loro Discendenti dall'altra. Negli anni '90 del secolo scorso il non dimenticato Sindaco Dante Pinotti gli aveva ufficialmente consegnato "le chiavi" del nostro piccolo paese divenuto epicentro di un movimento culturale ed affettivo. Grazie anche ad Aristodemo. Gli incontri, tutti memorabili, cominciati a Quattro Case un freddo pomeriggio del novembre 1989, sono proseguiti negli anni ad Aguas, Matão, San Paolo (2005) e Magnacavallo. La Sua scomparsa terrena, che segue quella altrettanto grave di Wally, sia sprone per tutti noi a conservarne la memoria ed a tramandare il ricordo delle comuni radici. Giancarla ed io, con i figli, partecipiamo commossi al dolore della moglie e dei due figli, ed a quanti lo hanno conosciuto e stimato, ai quali, se possibile, vorrete portare le nostre condoglianze. (Elio Benatti Magnacavallo)

LA CINA È VICINA: 300 IMPRENDITORI DEL SOL LEVANTE A CACCIA DI INVESTIMENTI IN ITALIA

Roma - Una ventata di Oriente in arrivo in Italia. Una delegazione di 300 imprenditori cinesi, in coincidenza con la prima visita in Italia del presidente Hu Jintao, cercheranno partner italiani in una vasta gamma di settori che vanno dal trading agli investimenti diretti. Lo ha affermato oggi Wu Hong Po, un collaboratore del ministero degli esteri cinese Yang Jiechi, in una conferenza stampa a Pechino. La delegazione cinese, aggiungono fonti del ministero del commercio, comprende molti piccoli e medi imprenditori, alcuni dei quali si affacciano per la prima volta sul mercato italiano. Tra gli altri saranno presenti imprenditori che cercano collaborazione nel settore della protezione dell' ambiente. Gli scambi commerciali tra Cina e Italia, ha precisato Wu, hanno toccato nel 2008 i 38 miliardi di dollari, con un aumento del 38,2 per cento rispetto all' anno precedente. Dopo una continua crescita a partire dal 2001 - quando e' stato di 7,8 miliardi - l' interscambio tra i due Paesi ha registrato una battuta d' arresto in gennaio e febbraio in coincidenza con la fase piu' acuta della crisi internazionale per poi riprendere il suo andamento positivo. Con l'Italia "vogliamo rafforzare la fiducia politica reciproca, intensificare gli scambi, approfondire concretamente le cooperazioni e promuovere lo sviluppo economico sociale dei nostri Paesi". ha affermato il presidente della Repubblica popolare cinese Hu Jintao…. (NIP)

 PER IL DIRITTO ALL'ASCOLTO: I RAGAZZI DEL JUNIOR 8 SUMMIT LANCIANO UN APPELLO PER FARSI ASCOLTARE DAI LEADER DEL G8

ROMA - In un angolo storico di Roma, davanti al Colosseo, alle 12.00 verrà esposto provvisoriamente un "grande orecchio" in cartapesta, realizzato per permettere ai ragazzi del Junior 8 Summit di farsi ascoltare dai grandi del mondo. Questo è il primo degli appuntamenti del Junior 8 Summit, promosso dall’Unicef che si apre domani a Roma: un team di 56 giovani di età compresa tra i 14 e i 17 anni, provenienti dai Paesi partecipanti al G8, oltre che da Brasile, Cina, Egitto, India, Messico e Sud Africa, parteciperanno al Junior 8 Summit, il meeting parallelo al G8 promosso dall’Unicef, in programma a Roma dal 4 al 12 luglio. Il Junior 8 Summit è organizzato grazie alla collaborazione tra l’UNICEF e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Ufficio Sherpa, il Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero dell’Interno-Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, il Ministero della Gioventù, il Ministero dell’Istruzione e il Comune di Roma. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ambasciatori dell’UNICEF Italia da 20 anni, ospiteranno e accompagneranno i ragazzi durante tutto il Junior 8 Summit. (aise)

SARONNO, SINDACO PD DURA SOLO 11 GIORNI

MILANO -Manca ancora la giunta, il consiglio comunale non si è ancora riunito e mai si riunirà: a Saronno l'avventura di Luciano Porro, candidato del Pd eletto sindaco al secondo turno, è finita dopo solo 11 giorni. Porro ha battuto la sua avversaria Annalisa Renoldi al ballottaggio ma il Pdl ha preso più voti del centrosinistra in consiglio comunale. Sì è quindi creata una situazione anomala con la maggioranza dei consiglieri del centrodestra e un sindaco espressione delle liste del centrosinistra. Questa mattina, tutti i consiglieri di opposizione (16 su 30) hanno presentato le dimissioni e questo ha fatto decadere il mandato di Porro. Ora il Comune sarà retto da un commissario prefettizio fino alle nuove elezioni, che dovrebbero svolgersi in contemporanea con le regionali dell'anno prossimo. "Abbiamo deciso congiuntamente di rassegnare le dimissioni dopo una lunga discussione - ha spiegato il coordinatore cittadino del Pdl Enzo Volonté - perché l'ipotesi di dialogo ventilata dal sindaco non è mai stata attuata". Soddisfatta anche la Lega Nord, i cui consiglieri avevano presentato le dimissioni già il primo luglio chiedendo agli alleati di fare altrettanto. "Pdl e Udc ci hanno seguito in questa battaglia - ha detto il segretario locale della Lega Angelo Veronesi - e abbiamo

SCUOLA: CONSULTA BOCCIA IN PARTE 'TAGLI' GELMINI

ROMA - La Corte Costituzionale ha dichiarato parzialmente illegittime le norme sui 'tagli' alla scuola che il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha previsto a partire dal 2009-2010. I giudici della Consulta hanno di fatto salvato, ritenendolo di competenza esclusiva statale, l'impianto complessivo degli interventi contenuti nel decreto sullo sviluppo economico di cui, però, sono stati bocciati due punti: la definizione tramite regolamento ministeriale di criteri, tempi e modalità per ridimensionare la rete scolastica; l'attribuzione anche allo Stato (e non soltanto alle Regioni e agli enti locali) delle misure necessarie a ridurre i disagi causati dalla chiusura o accorpamento di scuole nei piccoli comuni. La sentenza è stata depositata stasera in cancelleria. Con la sentenza n. 200, scritta dal giudice Quaranta, la Corte ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 64, comma 4, lettera f bis ed f ter, del decreto sullo sviluppo economico, convertito in legge con modifiche nell'agosto 2008. Per la Corte, infatti, solo in questi due punti - mentre tutte le altre contestazioni mosse da otto Regioni sono state dichiarate inammissibili, infondate o superate da nuove norme - é stato violato l'articolo 117 della Costituzione sulla potestà legislativa dello Stato e delle Regioni sulla base delle modifiche apportate dalla riforma del titolo V della Costituzione nel 2001. Le motivazioni della lunga sentenza (38 pagine) fissano per la prima volta importanti paletti nel riparto delle competenze tra Stato e Regioni in fatto di istruzione. "Il sistema generale dell'istruzione, per sua stessa natura, riveste carattere nazionale - scrive la Consulta -, non essendo ipotizzabile che esso si fondi su una autonoma iniziativa legislativa delle Regioni, limitata solo dall'osservanza dei principi fondamentali fissati dallo Stato, con inevitabili differenziazioni che in nessun caso potrebbero essere giustificabili sul piano della stessa logica. Si tratta, dunque, di conciliare, da un lato, basilari esigenze di 'uniformita'' di disciplina della materia su tutto il territorio nazionale, e - viene aggiunto - dall'altro, esigenze autonomistiche che, sul piano locale-territoriale, possono trovare soddisfazione mediante l'esercizio di scelte programmatiche e gestionali rilevanti soltanto nell'ambito del territorio di ciascuna Regione".

AL CNEL IL CONVEGNO “IMMIGRAZIONE DAL MEDIO ORIENTE E DAL NORD AFRICA: CONSEGUENZE SUL MERCATO DEL LAVORO ITALIANO ED EUROPEO NEI PROSSIMI 40 ANNI. QUALI PROSPETTIVE?”

ROMA - Martedì 7 luglio, alle ore 9, si svolgerà a Roma. presso il Parlamentino del Cnel, il convegno “Immigrazione dal Medio Oriente e dal Nord Africa: conseguenze sul mercato del lavoro italiano ed europeo nei prossimi 40 anni. Quali prospettive?”. L’incontro, promosso dal Cnel, dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dalla Banca Mondiale, sarà aperto da Giorgio Alessandrini (Presidente Vicario ONC-Cnel) e dalla presentazione, da parte di Leila Zlaoui della Banca Mondiale, della ricerca “Shaping the Future: a Long-Term Perspective of People and Job Mobility for the Middle East and North Africa”. Si svolgeranno poi 2 sessioni di lavoro: la prima su Mobilità e mercato del lavoro, la seconda su Formazione e sviluppo locale. Durante le sessioni interverranno esperti del mondo accademico, giornalistico, di ministeri ed organizzazioni competenti e del Cnel. Le conclusioni saranno affidate a Pasquale Viespoli, sottosegretario al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Nell’arco dei prossimi 40/45 anni - spiega nella nota il Cnel - la struttura della popolazione mondiale subirà significativi cambiamenti, i cui effetti si ripercuoteranno sullo sviluppo e sui sistemi di welfare di ogni regione. Si stima infatti che entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi e, a causa dell’aumento della longevità e del contestuale abbassamento del tasso di fertilità, le persone sopra i 65 anni saranno più che raddoppiate. La globalizzazione e lo sviluppo demografico porteranno ad una maggiore mobilità internazionale e, nel lungo periodo, la prosperità degli Stati dipenderà dalla loro abilità di saper adattare i bisogni della società a tali sopraggiunti cambiamenti. La ricerca “Shaping the Future: A Long-Term Perspective of People and Job Mobility for the Middle East and North Africa” si basa su due pilastri:

1) forze sempre maggiori spingeranno le popolazioni alla migrazione per la ricerca di lavoro;

2) i Paesi dovrebbero cogliere l’occasione per adottare un approccio pro-attivo, preparandosi ai cambiamenti globali ed evitando così i rischi che ne deriveranno. (Inform)