SICILIA: IN ATTESA INCONTRO BERLUSCONI-LOMBARDO, PDL SEMPRE DIVISO

(ASCA) - In attesa dell'incontro tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il governatore siciliano Raffaele Lombardo, il Pdl siciliano rimane sempre diviso. Oggi i cordinatori regionali, Giuseppe Castiglione e Domenico Nania, avevano convocato un vertice dei deputati eletti all'Assemblea regionale siciliana per confrontarsi su come comportarsi con il Lombardo-bis ma, come da copione, alla riunione non stanno partecipando i deputati legati alla corrente Micciche'. Castiglione chiede al partito unita' e a Lombardo, se vuole tornare al dialogo, di azzerrare la nuova giunta per crearne una che sia espressione della volonta' degli elettori. Ma il deputato nazionale Dore Misuraca, che ha indicato l'assessore tecnico Gaetano Armao nel Lombrado-bis, fa notare che ''per aprire realmente un tavolo di dialogo occorre ristabilire innanzitutto un clima di serenita' e abbassare i toni. La parentesi delle dichiarazioni avvelenate va chiusa per aprire quella del confronto sincero che traghetti tutti verso un comune senso della responsabilita'. Non comprendo, allora, le ragioni della convocazione, da parte di Castiglione e Nania, della riunione del gruppo parlamentare del Pdl all'ARS senza i tre assessori del governo Lombardo, e il cui ordine del giorno non avvia un chiarimento politico ma prevede, come esito gia' prestabilito, l'azzeramento della giunta regionale''. ''La mancata partecipazione - conclude Misuraca - di un folto numero di parlamentari, che mostrano di non condividere l'intransigenza nei confronti del governo Lombardo e degli esponenti del Pdl sospesi, conferma il disagio verso una linea politica che di fatto ha provocato fratture e divisioni''.

UN NO UNANIME AL PIANO DEL GOVERNO

La mia impressione: sta crescendo la rabbia fra gli italiani in Europa contro questa politica di insofferenza verso i concittadini all’estero, messa in atto dal Governo Berlusconi. Sono stata all’Intercomites della Germania e ad un incontro della comunità italiana di Liegi. Il No al piano di falciare i Consolati è unanime. “Senza un investimento del Paese per le comunità all’estero”, ha detto a Liegi Elio Carozza, il Segretario del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) ai quasi cento italiani presenti a Liegi, “si spezza il rapporto tra l’Italia ed i connazionali nel mondo”– parole che sottoscrivo in pieno. Vittime della politica dello smantellamento da parte del Governo sono in Belgio, oltre al Consolato di Liegi, quello di Genk e di Mons. Il Governo ha deciso di chiudere in Europa anche i Consolati di Lille e di Mulhouse in Francia, di Mannheim, di Saarbrücken, di Norimberga e di Amburgo in Germania, di Manchester nel Regno Unito, di Losanna e di Coira in Svizzera e di declassare il Consolato generale di Basilea, sempre in Svizzera. Una nota a margine: la Germania, fra i più colpiti dai tagli, è uno dei pochi paesi in Europa in cui alle ultime elezioni nazionali la maggioranza relativa degli italiani ha votato per Berlusconi e la sua coalizione. Speriamo che la prossima volta ci pensino su due volte se ripetere questo sbaglio.

ALCUNI CITTADINI SONO DISEGUALI DAVANTI AL GOVERNO... QUELLI ALL'ESTERO

Art. 3 della Costituzione italiana: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge [...]. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini [...]"... Il Senato ha approvato lo scorso mese di maggio il decreto sulla ricostruzione in Abruzzo, ora al vaglio della Camera dei Deputati, che prevede aiuti per la ricostruzione a chi ha visto la propria casa colpita dal terremoto. I parlamentari del PD alla Camera hanno introdotto un emendamento che estende il diritto ai contributi per la ricostruzione anche ai residenti all’estero che hanno casa in quella regione e per la quale pagano l'ICI (tra l'altro unici italiani a pagare ancora questa imposta...). Governo e maggioranza hanno detto di no all'emendamento, "nonostante la grande e forte opera di solidarietà di cui le comunità italiane nel mondo sono protagoniste", come ha ricordato l'on. Marco Fedi. Si continua, dunque, da parte della maggioranza e del Governo, a fare una ingiustificata e dannosa distinzine tra cittadini in Italia e cittadini all'estero, violando un sacro principio costituzionale. In questo caso, poi, al danno della mancanza di contributi per la ricostruzione, si aggiunge la beffa di dover pagare l'Imposta Comunle sugli Immobili che nessun altro cittadino paga. Insomma, pare proprio che per questo Governo essere cittadino all'estero sia una malattia da debellare. Sembra che questi "cittadini di serie B" siano un peso da scrollarsi da dosso, un fastidio di cui liberarsi, dei mendicanti da liquidare voltandogli le spalle.

 ALITALIA: BUFARDECI, “DA ULISSE 2000 GRAVE DANNO ALLA SICILIA”

PALERMO - “Prendiamo per buone le scuse della Cai, ma il danno arrecato all'immagine della Sicilia è grave. Aver cancellato la Sicilia dalle carte geografiche della rivista di bordo Ulisse 2000 non si può liquidare come semplice errore tecnico”. Lo afferma il vicepresidente dellla Regione siciliana e assessore al Turismo, Titti Bufardeci, che così commenta la colossale topica della rivista di bordo Alitalia. Nell'ultimo numero di Ulisse 2000, le cartine geografiche dedicate alle rotte internazionali cancellano la Sicilia. “Condivido in pieno quanto afferma il direttore della rivista Aldo Canale: Ulisse 2000 è una rivista storica – continua Bufardeci – ma proprio per questo la svista marchiana è ancora più dannosa, perché quel volume raggiunge ogni giorno migliaia di passeggeri, potenziali utenti della Sicilia come meta turistica”. “Chiediamo ad Alitalia di ritirare quel volume che si caratterizza per lo scempio grafico e simbolico – conclude – e auspichiamo maggiore attenzione e sensibilità nei confronti della Sicilia e della sua meravigliosa tradizione storica e culturale”. (Piero Messina)

SICILIA, ALLA RISERVA DELLO ZINGARO POETI NELLA NOTTE DEL SOLSTIZIO

PALERMO- E’un modo originale di festeggiare la notte del solstizio d’estate, sabato 20 giugno, quello organizzato dal Dipartimento regionale Azienda Foreste Demaniali nello splendido scenario della Riserva dello Zingaro, illuminata dalla luna fino a che la notte cede il passo all’alba, su un sottofondo di versi in dialetto siciliano. L’iniziativa è rivolta a coloro che vogliono salutare l’entrata dell’estate, passando dal canto all’esecuzione di un brano musicale, fino alla lettura di un testo letterario o più semplicemente la comunicazione di un pensiero spontaneo, con l’augurio di un felice raccolto e di un buon viaggio all’interno della mostra itinerante DESIGN ZINGARO. L’evento è curato dall’associazione Triquetra e dal Cenacolo di poesia siciliana “Vincenzo Ancona” di Castellammare del Golfo . L’appuntamento del raduno è al piazzale dell’ingresso sud della Riserva naturale orientata dello Zingaro, (Scopello), alle ore 20,30 di sabato prossimo e si concluderà all’alba del 21 giugno. E’ consigliato un abbigliamento comodo e caldo. Durante il raduno spegnere i cellulari. Ingresso gratuito. Per informazioni consultare il sito www.riservazingaro.it

CASSAZIONE: ALLO STADIO E' VIETATO FARE IL SALUTO FASCISTA

ROMA - E' vietato ai tifosi, specie durante i tafferugli con la polizia, salutare con il 'saluto fascista' o 'saluto romano' perché il gesto richiama una ideologia violenta e discriminatrice. Lo sottolinea la Cassazione che ha confermato la condanna (la cui entità non è nota) a un tifoso ultrà dell'Hellas-Verona. In particolare la Suprema Corte ha respinto il ricorso con il quale l'ultrà del Verona, Luca S.(30 anni), contestava la condanna inflittagli dalla Corte d'appello di Trieste il 6 maggio 2008. I giudici di merito gli avevano contestato la violazione della legge 'Mancino', contro la violenza negli stadi, per avere "all'esterno dello stadio 'Friuli' di Udine, prima dell'incontro Udinese-Verona, compiuto manifestazioni esteriori (saluto romano) proprie delle organizzazioni o gruppi aventi tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi". Il tifoso, la domenica del 9 dicembre 2001, aveva partecipato agli scontri con la polizia ingaggiati dal suo gruppo di supporter che voleva entrare allo stadio senza avere il biglietto. Gli ultrà avevano marciato in corteo lanciando oggetti contro i poliziotti e facendo il saluto fascista. Senza successo, in Cassazione, Luca S. ha sostenuto la "natura scherzosa" di quel gesto. Ma la tesi non è piaciuta alla Cassazione che ha confermato il verdetto di colpevolezza emesso in appello in quanto "il 'saluto romano' costituisce una manifestazione esteriore che rimanda, per comune nozione storica, all'ideologia fascista, e quindi ad una ideologia politica sicuramente non portatrice dei valori paritari e di non violenza ma, al contrario, fortemente discriminante ed intollerante". I supremi giudici aggiungono, infine, che quel tipo di saluto è memoria di un "regime totalitario che ha emanato, tra l'altro, leggi di discriminazione dei cittadini per motivi razziali". (ANSA)

GIORNATA MONDIALE DESERTIFICAZIONE, SOS TERRA

ROMA - Quasi un milione di profughi l'anno, oltre un miliardo di persone minacciate in più di 100 Paesi che vedono a rischio la salute e il benessere. La possibilità che la superficie terrestre già inaridita per circa il 47% si possa trasformare in deserto, dai cambiamenti climatici e dalle attività umane, nelle zone caratterizzate da carenza di piogge e da alte temperature. Dal 1994 (in vigore due anni dopo) l'Onu ha dichiarato il 17 giugno 'Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla Siccita'', cui aderiscono 190 Paesi, per sensibilizzare l'opinione pubblica e promuovere l'attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione, l'Unccd (United nations convention to combat desertification), nei paesi gravemente colpiti dalla siccità e dalla desertificazione. In particolare, in Africa il 73% delle terre aride (coltivate) sono a grave rischio desertificazione, e da qui al 2020 un numero pari a 60 milioni di persone potrebbe spostarsi dalle zone desertificate dell'Africa Sub-sahariana verso il nord Africa e l'Europa. Il primo passo, dicono esperti dell'Unccd, deve essere quello di un 'protocollo contro la sete' per fornire a ogni essere umano almeno 45 litri di acqua al giorno. E in Italia, secondo il Corpo forestale dello Stato, oltre il 21% del territorio nazionale è a rischio di desertificazione. In pericolo sarebbero 5 regioni: Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Numerose sono le attività in tutto il mondo. In Italia, l'Istituto europeo di design, a Torino, ha organizzato un'esposizione di foto sulla desertificazione, incontri e conferenze si terranno a Palermo e all'università della Calabria. A Roma, saranno presentati dati e attività per contrastare la desertificazione. (ANSA)