AVVIATO UN TAVOLO DI LAVORO FRA COORDINAMENTO DELLE REGIONI PER LE QUESTIONI DELL'EMIGRAZIONE E CONSULTA NAZIONALE DELL'EMIGRAZIONE

ROMA - Il coordinamento delle Regioni per le questioni dell'emigrazione ed una delegazione della Consulta Nazionale dell'Emigrazione (CNE), attuando un precedente impegno si sono riunite oggi presso la sede romana della Regione Piemonte.L'incontro - è stato concordemente sottolineato - è l'inizio di un confronto mirato a rendere sistematico il rapporto fra Regioni ed associazionismo. In questa fase di mutamenti che investono anche le forme di rappresentanza e di partecipazione delle nostre comunità all'estero non si può prescindere - è stato ribadito - dalle associazioni del mondo dell'emigrazione, dal loro ruolo di promozione sociale e di strumento di prossimità delle nostre comunità all'estero. Il maggior ruolo sinergico delle Regioni verso gli italiani all'estero - è stato affermato dalla CNE - è oggi una condizione per rendere più efficace il complessivo intervento delle istituzioni a diverso titolo impegnate verso gli italiani che vivono e lavorano fuori dalla madrepatria.Le associazioni proseguono nella loro azione di qualificazione e rinnovamento, valorizzando il metodo del onfronto diretto allo stesso tavolo con le regioni.Un'intesa sulle cose concrete, affrontate di volta in volta, fra le istituzioni regionali e le associazioni, indica a tutti il metodo delle scelte confrontate e condivise che da forza alla rappresentanza sociale propria delle associazioni, e che favorisce il necessario rinnovamento del complessivo ruolo dell'Italia verso gli italiani all'estero

PD BERNA: PREOCCUPAZIONE PER LA RISTRUTTURAZIONE

BERNA - Il Partito Democratico di Berna esprime disagio e preoccupazione in merito al piano di ristrutturazione della rete consolare, esposto lo scorso 10 giugno dal sottosegretario Sen. Alfredo Mantica alle commissioni esteri di Camera e Senato e giustamente ribattezzato dal Sen. Micheloni "piano di macellazione". Sopprimere di punto in bianco sedi consolari e servizi indispensabili per gli italiani all'estero, solo per ottenere un misero risparmio di 8 milioni di euro, corrispondenti all'incirca ad un quarto dei costi finora sostenuti dal Governo Berlusconi per i voli di stato, costituisce un affronto senza precedenti alla dignità della comunità italiana all'estero, a prescindere dalle idee e dalle provenienze politiche di ciascun connazionale. Oltretutto, non si tiene neppure conto dei costi che comunque ci saranno per la chiusura delle sedi consolari. I tagli sono esclusivamente dettati da un necessario e obbligato risparmio imposto dalla manovra finanziaria dell'anno scorso. Pertanto, auspichiamo che anche i parlamentari del Governo eletti all'estero, abbiano il "coraggio morale" di contrastare tale piano, tenendo anche presente che vi sono innumerevoli misure con cui si potrebbero ottenere risparmi molto più cospicui, per esempio con la lotta all'evasione fiscale, così come aveva cominciato a fare molto bene il precedente Governo Prodi. Il PD di Berna, insieme al PD in Svizzera e ai suoi parlamentari eletti all'estero, al CGIE e ai Comites, farà la sua parte a salvaguardia degli interessi degli italiani all'estero, opponendosi con tutte le sue forze a quello che non è altro che un vero e proprio piano di smantellamento della rete consolare.

 GALLI DELLA LOGGIA, IL 18 APRILIE ALL'IIC DI BERLINO

BERLINO - Nella seconda delle tre conferenze del ciclo dedicato al tema Tre date nella storia d'Italia, Ernesto Galli della Loggia, storico italiano ed editorialista del Corriere della Sera, prenderà in esame l'esito delle prime elezioni politiche del secondo dopoguerra italiano, quelle del 18 aprile 1948. Elezioni che registrarono la strepitosa e per molti aspetti inattesa vittoria della Democrazia Cristiana segnando in tal modo non solo la fine della storica esclusione dei cattolici dalla vita dello stato nazionale ma anche una altrettanto storica sconfitta delle sinistre.

LA SCOMPARSA DI FREI ROVÍLIO COSTA, STORICO DELL'EMIGRAZIONE DI ORIGINE CREMONESE.

 Questi i titoli del giornale "Zero Hora" che annunciano la morte di Fra' Rovilio Costa. " Amigos de Frei Rovílio lamentam sua morte. É uma grande perda, de um intelectual, grande e talentosíssimo editor. Morreu neste sábado em Porto Alegre o Frei Rovílio Costa, 74 anos. Ele se destacou como editor, escritor e professor. O velório começou às 14h deste sábado no Convento dos Capuchinhos (Rua Paulino Chaves, 291, Bairro Santo Antônio). Os momentos finais da cerimônia de enterro de frei Rovílio Costa foram marcados por aplausos. O trajeto de cem metros entre a igreja Santo Antônio e a Capela Memorial dos Freis Capuchinhos foi entoado por homenagens. O corpo de frei Rovílio foi enterrado às 11h25min." Ho avuto modo di conoscerlo nel viaggio fatto in Brasile nel gennaio scorso, ed ora leggendo la notizia della sua morte sono rimasto profondamente addolorato. Con la morte di Fra Rovilio Costa scompare uno dei pilastri della storia ell'emigrazione in Brasile. Una fonte inesauribile che nel corso degli anni ha arricchito con le sue pubblicazioni le conoscenze sui popoli che emigrando hanno dato vita all'odierno Brasile. Un ricercatore serio e profondo al servizio della conoscenza e della fede. Si perchè Rovilio Costa oltre che essere un prestigioso ricercatore era un frate cappuccino.Frei Rovilio Costa era nato a Veranopolis, Rio Grande do Sul nel 1934, Francescano cappuccino, sacerdote dal 1960, dal 1968 risiede a Porto Alegre dove è stato Professore nella Facoltà di Educazione nell'Università Federale Di Rio Grande do Sul. Membro del Consiglio di Stato della cultura libero docente in Antropologia Culturale. Ha creato nel 1973 la collana editoriale EST. Cittadino onorario di numerose città e membro di prestigiosi istituti letterari e culturali. Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana . (Pietro Liberati)

RIFORMA COMITES-CGIE/ GLI INTERCOMITES EUROPEI SCRIVONO A MANTICA: POCO PREAVVISO E TROPPI DOCUMENTI DA ANALIZZARE

ROMA - Iniziativa lodevole, ma annunciata con poco preavviso, tanto più che i documenti da studiare e confrontare – le diverse proposte di legge sulla riforma della rappresentanza italiana all’estero presentate in Camera e Senato – sono davvero lunghi. Dunque un "incontro impossibile" quello convocato dal Sottosegretario agli esteri Alfredo Mantica per il prossimo 23 giugno a Roma, almeno secondo gli Intercomites di Belgio, Francia, Germania, Inghilterra e Svizzera che il 10 giugno scorso hanno inviato una lettera al sottosegretario. A firmarla Anna Colombo (Belgio), portavoce dei colleghi Carlo Ciccarello (Inghilterra), Graziano Del Treppo (Francia), Stefano Lobello (Germania) e Giuliano Racioppi (Svizzera). "Eccellenza – si legge nella lettera - ricevo dalle consuete vie diplomatiche l’espressione del suo desiderio d’incontrare i Coordinatori degli InterComites, il prossimo 23 giugno 2009, al fine di acquisire utili elementi di valutazione nell'ambito del processo di riforma delle discipline attinenti ai Comites ed al CGIE. Nel ringraziarLa per la lodevole iniziativa, sono a segnalarLe che il breve preavviso, e la mole dei documenti che Ella acclude al messaggio, rendono l’incontro attualmente impossibile". "Al contempo – scrive la Colombo – mi permetto di sottolineare che l’assenza di opportuna convocazione da parte del Presidente del Comitato Ristretto della Commissione Affari Esteri del Senato lascia questo secondo incontro da Lei suggerito in predicato. In considerazione dell’importanza del soggetto trattato, della sua complessità, e del fondamentale ruolo che in esso devono svolgere le professionalità già coinvolte, ovvero i membri dei vari Comites sul territorio ed i rappresentanti Paese del CGIE - con i quali sono ovviamente già in corso una serie dei consultazioni in merito - sarà mia premura porre all’attenzione delle succitate personalità il contenuto delle oltre trecento pagine da Lei cortesemente inviate, al fine di approfondire l’analisi in atto". "È quindi mia intenzione – scrive la Colombo, riportando le intenzioni degli altri coordinatori Intercomites – trasmettere copia dei documenti a tutti i Consiglieri Comites sul territorio e convocare una riunione specifica sul tema. Non appena gli approfondimenti terminati, con il dovuto supporto delle analisi formulate nell’ambito delle consultazioni tra i vari Consiglieri Comites ed i Rappresentanti Paese del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, sarà per me un obbligo parteciparLa dei risultati, al fine di permetterLe d’acquisire quegli utili elementi da Lei auspicati non solo sulla base d’una rapida lettura dei testi, ma con il valore aggiunto dell’esperienza di chi, con quotidianità, è confrontato alle diverse oggettività del lavoro dei Comites e del CGIE". (aise)

NAPOLITANO HA RICEVUTO I NUOVI AMBASCIATORI DI BRASILE, VIETNAM, SUD AFRICA, LITUANIA, PERÙ

ROMA - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto ieri pomeriggio al Quirinale, in separate udienze per la presentazione delle Lettere Credenziali, i nuovi Ambasciatori: Josè Viegas Filho, Repubblica Federativa del Brasile; Dang Khanh Thoai, Repubblica Socialista del Vietnam; Thenjiwe Ethel Mtinsto, Repubblica del Sud Africa; Petras Zapolskas, Repubblica di Lituania, Rafael Rey, Repubblica del Perù. Era presente il ministro per le Pari Opportunità, on. Maria Rosaria Carfagna. (Inform)

DAL CANADA VINCENT QUARANTA SOTTOLINEA L’IMPORTANZA DELLA REALTÀ GIOVANILE ALL’ESTERO, ANCH’ESSA INTERESSATA AI SERVIZI CONSOLARI

TORONTO -  Il giornalista italo-canadese ritiene che la ristrutturazione consolare debba considerare anche la presenza delle nuove generazioni nel mondo, interessate a mantenere un legame con il nostro Paese Vincent Quaranta, giornalista ed editore del periodico italo-canadese La Guida, sottolinea che nel processo ormai avviato della ristrutturazione della rete consolare italiana all’estero si tenga conto delle istanze dei connazionali, in particolare dei giovani italiani nel mondo. “Sono già trascorsi 5 anni da quando si è cominciato a parlare della ristrutturazione della rete consolare italiana all’estero, - scrive Vincent Quaranta - necessaria per colmare lacune che da decenni generano insoddisfazione nei connazionali che si rivolgono ai nostri uffici consolari”. Quaranta ricorda come lui stesso da circa 50 anni svolga attività di volontariato presso la collettività italiana che lo circonda, specie in relazione al disbrigo delle pratiche consolari, anche grazie all’informazione pervenuta in Canada attraverso le agenzia di stampa specializzate. Egli rileva che il bacino di utenza di cui la struttura consolare dovrà tener conto si compone in Canada anche di molti giovani, figli e nipoti di emigrati “che sentono molto forte il legame con l’Italia, pur occupando posizioni di rilievo all’interno della comunità locale”. “Ritengo che il Ministero degli Affari Esteri debba promuovere l’incremento delle opportunità lavorative per i giovani italiani all’estero e, - conclude Quaranta - nel rinnovo della rete consolare all’estero, presti la massima attenzione a queste diverse realtà giovanili presenti nel mondo”. (Inform)