MANDORLAFEST 2014, PERFEZIONE E GOLOSITÀ A CONFRONTO „

MandorlaFest 2014 in grande stile ad Agrigento. Amanti delle sculture golose e meticolosi scrutatori di dolci, tutti riuniti per apprezzare le creazioni dei pasticceri più blasonati della Sicilia, esposti all'interno del Seminario Arcivescovile di Agrigento. Il concorso regionale di Cake Design ha raccolto sculture impressionati.

Spicca su tutti la creazione e l'esposizione della torta "Il dolce pensiero per la Cattedrale", una vera e propria opera d'arte gigante a base di mandorla, realizzata in tridimensionale raffigurante la cattedrale di Agrigento a ricordo della sua chiusura già dal 2010. La mega torta è stata realizzata dai ragazzi del centro studi Creapolis di Agrigento. Il concorso ha richiamato tanti amanti della pasticceria ma anche semplici curiosi. Agrigento ed i suoi golosi rispondono in maniera positiva. La manifestazione ha come "sponsor" la gustosa mandorla Dop siciliana, ed ha messo a confronto circa 10 pasticceri professionisti. (fonte: agrigentonotizie)

AGRIGENTO, CONFERITA LA CITTADINANZA ONORARIA A SIMONETTA AGNELLO HORNBY

„ La scrittrice di fama internazionale Simonetta Agnello Hornby è una cittadina di Agrigento. Il riconoscimento onorario è stato consegnato ieri pomeriggio nell'ex collegio dei Padri Filippini a conclusione di un incontro-conversazione inserito all'interno del programma della 69esima Sagra del mandorlo in fiore. La scrittrice, nata a Palermo, ma che ha trascorso gli anni giovanili ad Agrigento, adesso vive a Londra, ma tramite i suoi racconti e i suoi libri, come ricordato dal sindaco marco Zambuto, permette di far conoscere al mondo intero i colori, gli scorci e l'atmosfera della nostra terra. (fonte: agrigentonotizie)

„COLONNE D'ERCOLE“ AC(CUPA)TI - BLOG

Stavolta l'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi non potrà dare la colpa né ai giornalisti né ai produttori di miele. Il Cupa rischia seriamente di chiudere e questa è un'altra «eredità» lasciataci dal preside prestato alla politica che - il dato è oggettivo - non ha saputo, nonostante le sue scelte «straniere», rafforzare quello che per Agrigento avrebbe dovuto essere un fiore all'occhiello. Invece per i giovani agrigentini frequentare l'università deve essere per forza fare la vita da fuori sede (con costi ormai quasi insostenibili per le famiglie). Ma al di là di D'Orsi che è fuori dai giochi da quasi un anno il dramma è il deserto istituzionale su cui la nostra provincia si è impantanata. Un paio di parlamentari (Iacono a Capodicasa) hanno preso carta e penna per lasciare almeno una traccia e poi dei consiglieri comunali agrigentini. Poi il nulla. La verità è che il Cupa è diventato ostaggio della politichetta siciliana (e agrigentina in particolare), vorace quando c'è da raccattare incarichi e consulenze, assente quando c'è da tutelare gli interessi collettivi. La politichetta in prima fila quando c'è da discutere sul sesso degli angeli (all'Ars c'è stato un dibattito surreale sulle province) e nascosti quando bisogna prendere posizioni forti. Se questa provincia è quella che viviamo tutti i giorni non prendiamocela con il destino cinico e baro. La colpa è nostra che abbiamo votato e mandato a rappresentarci nelle Istituzioni quelli che vediamo (non) decidere al posto nostro. Unica eccezione Angelino Alfano: ancora ministro senza un solo voto alle urne. (fonte: agrigentonotizie)