CRONACA DALLA VAL DEMONE: UNO SGUARDO AL CENTRO
SERRADIFALCO. IL PICCOLO CARLO MISTRETTA AMMESSO DIRETTAMENTE ALLA FASE FINALE DEL PROGRAMMA “TRA SOGNO E REALTÀ” SU LA5.
SERRADIFALCO. Ha appena dieci anni, suona l’oboe in maniera sublime, è campione di karate e tifoso del Milan. Sono questi i dati che riguardano il profilo di Carlo Mistretta, il piccolo oboista serradifalchese che ha conquistato l’ammissione diretta alla fase finale del programma “Tra sogno e realtà” che andrà in onda su La5 (gruppo Mediaset) e che si registrerà probabilmente entro il prossimo mese di agosto del prossimo anno. Per il piccolo talento serradifalchese una gran bella soddisfazione. Le selezioni si sono svolte presso “l’Accademia, formazione spettacolo” di San Cataldo. Qui ha eseguito il brano “Serenissima” nell’arrangiamento del suo maestro Angelo Palmeri. I giudici, ascoltata l’esecuzione del brano, hanno manifestato la decisione di ammettere il piccolo Carlo direttamente alla fase finale del programma. Per il ragazzo e per i suoi stessi genitori una gioia enorme che lo proietta in una ribalta nazionale nella quale, c’è da scommetterci, saprà dire la sua. (fonte: il fatto nisseno)
 
“RUGANTINO” A CALTANISSETTA: IL 15 DICEMBRE AL TEATRO MARGHERITA
 
CALTANISSETTA – Una ballata: divertente, commovente, scanzonata…questo è “Rugantino”, lo spettacolo che andrà in scena – una produzione tutta nissena- il prossimo 15 Dicembre nella suggestiva cornice del teatro “Regina Margherita”. L’amore per il musical, per lo stare insieme, per questa grande sfida, ha contraddistinto gli oltre 40 partecipanti, che si sono lanciati in questa avventura grazie al sogno della Quinto Elemento – agenzia di animazione – di portare in scena uno spettacolo teatrale e musicale che diventasse una “palestra” per tutti i suoi partecipanti, di vita e poi anche di spettacolo. Il musical – tratto dall’opera di Garinei e Giovannini scritta negli anni ’60 per Nino Manfredi – celebra la maschera di “Rugantino”, ladro, figlio di nessuno e innamorato, alle prese con la sua vita, i suoi problemi la sua miseria e la sua rivalsa. Una storia divertente e commovente, inserita in un contesto del tutto nuovo grazie ad un adattamento ricco di sorprese e di intensità emotiva, che estrapola, dalle varie maschere di tutta Italia, i caratteri e le sembianze di personaggi: uno spettacolo ambientato nella Roma dell’800, ma che assomiglia – in questa versione – ad una fiaba. Le coreografie, cadenzate tarantelle e spettacolari momenti di insieme, sono dell’insegnante Francesca Gallina. Gli arrangiamenti musicali, del tutto innovativi che spaziano dal pop al jazz, sono del maestro Aldo Giordano. I costumi, coloratissimi, di Annamaria Nunziatini. La Regia è affidata ad un giovane ed esperto “innamorato” del teatro: Francesco Daniele MIceli, reduce, insieme alla sua compagnia, di importanti premi e prestigiosi riconoscimenti raccolti in tutta Italia proprio nel campo del musical (Premio Apollonio, Next Musical Generation, Premio Primo). (fonte: www.ilfattonisseno.it)
 
REGIONE SI DIMENTICA DEL PARCO MINERARIO DI FLORISTELLA-GROTTACALDA E TUTTE LE COMUNITÀ MINERARIE DELL’ENNESE
 
Valguarnera. È disponibile nel sito web dell’Assemblea Regionale Siciliana il testo del disegno di legge dal titolo “Disposizioni per l’utilizzo e la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso”. Un’iniziativa parlamentare, sottoscritta da dodici deputati, primo firmatario il nisseno Gianluca Miccichè (UDC Unione di Centro), che “nasce dalla esigenza di creare nuovi e agili strumenti legislativi per incentivare lo sviluppo del turismo minerario in Sicilia secondo un itinerario tematico nell’ambito del territorio regionale”. Il Ddl è già stato assegnato alla V Commissione dell’ARS (Cultura, formazione e lavoro) per l’esame, e alla IV Commissione (Ambiente e territorio) per il parere. Tradotto in soldoni, i “nuovi e agili strumenti” enunciati dai proponenti sono dei “Parchi minerari comunali” affidati a “enti parco” presieduti dai sindaci del territorio in cui ricade il sito minerario che si vuole tutelare e incentivare. La proposta, portata avanti da tempo e presentata in più occasioni agli amministratori del nisseno e dell’agrigentino, si prefigge il lodevole intento di restituire alle comunità i siti minerari abbandonati, trasformandoli in “occasioni di crescita culturale e di sviluppo economico”. Peccato che siffatta iniziativa tenga fuori dalla discussione – come in una sorta di conventio ad excludendum – il Parco minerario di Floristella-Grottacalda e tutte le comunità minerarie dell’Ennese. E c’è il rischio di arrecar loro danno, talché, se la legge continua il suo iter senza modifiche al testo proposto, si potrebbe cancellare proprio l’Ente di Floristella (al momento il più importante e fruito della Sicilia) senza saper bene cosa fare dopo. Infatti, il primo articolo del disegno di legge – che poteva benissimo essere scritto ex novo senza intaccare la normativa esistente – s’incentra in massima parte sulla “Abrogazione e modifiche di norme” dell’art. 6 della legge regionale 15 maggio 1991 n. 17, ovvero l’articolo che a suo tempo istituì l’Ente parco minerario Floristella-Grottacalda. Le conseguenze di una legge siffatta sarebbero dannosamente eclatanti. In primis, per il cambiamento dello status giuridico dell’esistente che da “ente pubblico non economico della regione” diventerebbe un ente comunale, con ricadute immediate sul regime dei finanziamenti, primo tra tutti quello del personale che in atto è a carico dell’amministrazione regionale. Altri e numerosi effetti sfavorevoli deriverebbero dal legare la perimetrazione degli ipotizzati nuovi parchi e la designazione dei loro presidenti al territorio comunale su cui insiste la miniera da tutelare. Il che, nel caso di Floristella, provocherebbe l’automatica esclusione di quei comuni minerari, come Valguarnera, Piazza Armerina e Aidone, che in atto partecipano ope legis alla gestione del Parco minerario. Insomma, una proposta di legge da rivedere. Con l’auspicabile coinvolgimento della deputazione ennese e dei sindaci e consigli comunali interessati. (fonte: www.vivienna.it - Salvatore Di Vita)
 
ENNA. PRESENTATO IL ROMANZO “COSI MAI VISTI NÉ ‘NTISI NELLA SICILIA DEL 600” DI EUGENIO AMARADIO
 
Enna. Nella sala Cerere dell’austero palazzo Chiaramonte, gremita di una folta rappresentanza di cittadini e soprattutto di personalità culturali esemplari, presenti tutti i club service della città, “segno che quando si parla di cultura, Enna, che ne ha tanta, risponde sempre con entusiasmo”, è stato presentato il romanzo “Cosi mai visti né ‘ntisi nella Sicilia del 600” dell’avvocato Eugenio Amaradio. “Ad un tempo romanzo storico-verista e giallo” (così è stato definito), il volume è ambientato nell’entroterra siciliano, e precisamente nella città di Castrogiovanni, durante il periodo tumultuoso dei primi decenni del 1600 al culmine della lotta senza respiro tra movimento protestante e diffusione della Riforma da un lato e reazione della Chiesa cattolica in tutte le sue forme dall’altro. “Il libro parla del prepotente vescovo Innocenzo di Catania –ha detto il relatore prof. Dario Cardaci- il quale, approfittando della rigidità imposta dal concilio di Trento per esaltare l’osservazione fino all’estremo del sacramento matrimoniale, si reca a Castrogiovanni in visita pastorale dove da tempo immemorabile vi era l’abitudine di convivere moralmente anche prima del matrimonio”. Quindi, nel volere correggerne i costumi, infliggeva a quanti non fossero in regola “una gravosa pena pecuniaria” e per chi non pagava il carcere, per cui il popolo si ribellò. “Il libro, costruito per episodi, si basa sul ‘fatto’ –ha sottolineato Cardaci- e ogni capitolo può avere vita a se stante perché tutti i personaggi sono protagonisti, soprattutto gli umili, tanto che il verosimile diventa il vero”. “E’ un libro fatto per un cantastorie che ha un’incredibile attualità” considerato che oggi come allora vi è “la lotta della chiesa per rinnovarsi, lo scontro di potere tra istituzioni e l’assenza dello Stato, le condizioni penose delle carceri, la violenza sulle donne e la loro condizione carceraria ma, soprattutto, la mancanza di affermazione dell’amore come valore universale assoluto”. “Questo lavoro consacra Amaradio scrittore a tutto tondo –ha affermato il prof. Gaspare Agnello-. Ha dato alla città di Enna il suo libro che in certi momenti raggiunge livelli eccezionali; l’incipit del volume ha sapore teatrale e sembra una vera e propria scena da film”. Durante la presentazione del libro sono stati letti diversi brani del romanzo da parte delle “attrici per caso” della Fidapa. Visibilmente commosso, alla fine dell’incontro, l’autore del libro, avv. Eugenio Amaradio, ha ringraziato i presenti, i quali sono rimasti attenti e seduti dall’inizio alla fine della presentazione. Intanto, a quasi a conclusione della presentazione, è venuto fuori che a Enna vi è un archivio storico del ventennio fascista, ricostruito grazie a un gruppo di funzionari comunali, che, trasportato nell’ex convento ristrutturato, cosiddetto Colombaia, rischia di sparire. “Credo che tutti i club e gli uomini di buona volontà –è stato l’appello di Cardaci- abbiano il dovere di mettersi insieme affinchè questo grosso patrimonio di vent’anni della nostra storia possa essere salvato. Quelle carte preziose, che i funzionari hanno cercato di difendere mettendole a castelletto in modo tale che non possano essere impregnate dall’umidità, vanno difese”. (fonte: www.vivienna.it - Giacomo Lisacchi)
 
PETRALIA SOTTANA: AL VIA LA CAMPAGNA DI RACCOLTA TAPPI!
 
Sulla scia delle iniziative della SERR (Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti), appena conclusasi, il Comune di Petralia Sottana, in collaborazione con l'Ecosportello e l'Ass. Libera Palermo, riapre la campagna per la raccolta di tappi di plastica, con lo scopo, oltre che ecologico, di poter finanziare opere di beneficienza. Partecipa anche tu! Partecipare alla raccolta tappi è semplicissimo: basta accumularne un po' e portare quanto raccolto direttamente al centro di raccolta istituito presso l'Ufficio di Polizia Municipale. Hai tempo fino al 18 dicembre 2015. Chi volesse fare un passo in più può organizzare una raccolta nel proprio condominio, o sul proprio posto di lavoro, sensibilizzando parenti, amici e colleghi. Basta volerlo, è facile proprio come stappare una bottiglia!!
 
CALTAGIRONE: LUNEDÌ LA SECONDA FASE DEL PROGETTO PER FINANZIARE LE START-UP INNOVATIVE E GIOVANILI
 
Lunedì 23 novembre, presso la Fondazione ITS Steve Jobs in Via Santo Stefano, 11 a Caltagirone, è partita la seconda fase del "Progetto FTG con l’obiettivo di creare, supportare e finanziare start-up innovative" che ha visto 150 ragazzi di età compresa tra i 17 e i 21 anni degli istituti scolastici Cucuzza/Euclide di Caltagirone e di San Michele di Ganzaria che hanno partecipato alle attività d’aula mirate allo sviluppo dell’auto-imprenditorialità partecipando così alla prima fase del Progetto “Futuro e Giovani Tecnologie”. Dai focus group sono emersi i business plan di potenziali start-up che propongono idee sostenibili e innovative: dal “Ristorante Kasher sotto le stelle” con piatti e location ispirati alla cultura ebraica, alla coltivazione e trasformazione di “Biocot”, un cotone biologico da piantare in Sicilia e da esportare all’estero per le grandi industrie tessili e per i brand di alta moda; dalla “Casa della musica” con sale d’ascolto, studi di registrazione e aree attrezzate per corsi musicali, alla “Trinacria Beer”, una birreria con laboratorio artigianale dedicato alla produzione di birra autoctona tramite l’uso di soli luppoli siciliani. Nella seconda fase si mira alla pubblicazione di un bando mirato a finanziare 10 giovani tra tutti i partecipanti al progetto con un microcredito di 10 mila euro per supportare la realizzazione di start-up innovative. Alla conferenza di presentazione è previsto l'intervento dei rappresentanti dei partner del progetto e alcuni componenti del comitato di valutazione: Francesco Pignataro presidente della Fondazione Microcredito e Sviluppo e dell’ I.T.S. Steve Jobs, Valerio Marletta sindaco del Comune di Palagonia, Sheila Scerba direttrice del Progetto “Futuro e Giovani Tecnologie”, Rosario Bruno presidente di Confcommercio, e Francesco Amato direttore della Banca Agricola Popolare. Sempre lunedì verranno proposte altre iniziative come le nuove attività che partiranno nel mese di dicembre nelle sedi dei partner a Palagonia e Caltagiorne. (fonte: www.lagazzettadelcaltano.it)