IL PRESIDENTE MATTARELLA ALL'INAUGURAZIONE DEL 796° ANNO ACCADEMICO DELL'UNIVERSITÀ DI PADOVA Il Presidente Sergio Mattarella è intervenuto alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2017/18 dell'Università di Padova,

nel corso della quale hanno preso la parola il Rettore Rosario Rizzuto, il Direttore generale Alberto Scuttari e il Presidente del Consiglio degli studenti Riccardo Costa. L'attore Giancarlo Giannini ha interpretato una lettura tratta da un testo di Galileo Galilei, sulle musiche del Cinquecento e del Seicento eseguite dal Maestro Jordi Savall, alla viola da gamba. Il prof. Stefano Piccolo, Ordinario di Biologia molecolare, ha svolto una prolusione dal titolo: "Nuovi orizzonti per la biomedicina dalle cellule staminali". La cerimonia si è conclusa con l'intervento del Presidente Mattarella. (Ufficio Stampa)

 
PAPA: OMELIE BREVI, ALTRIMENTI I FEDELI SI ADDORMENTANO
 
(NoveColonneATG) Roma - “E quante volte noi vediamo che nell’omelia alcuni si addormentano, altri chiacchierano o escono fuori a fumare una sigaretta... Per questo, per favore, che sia breve, l’omelia, ma che sia ben preparata. E come si prepara un’omelia, cari sacerdoti, diaconi, vescovi? Come si prepara? Con la preghiera, con lo studio della Parola di Dio e facendo una sintesi chiara e breve, non deve andare oltre i 10 minuti, per favore”. È chiaro l’invito che Papa Francesco rivolge ai sacerdoti nell’Udienza generale del mercoledì (7 febbraio), incentrata su Vangelo e omelia. “Raccomandata vivamente dal Concilio Vaticano II come parte della stessa liturgia, l’omelia non è un discorso di circostanza" né "una conferenza neppure una lezione, l’omelia è un’altra cosa” sottolinea il Pontefice, “un riprendere quel dialogo che è già aperto tra il Signore e il suo popolo”. Francesco sottolinea inoltre che “chi tiene l’omelia deve compiere bene il suo ministero - colui che predica, il sacerdote o il diacono o il vescovo - offrendo un reale servizio a tutti coloro che partecipano alla Messa, ma anche quanti l’ascoltano devono fare la loro parte. Anzitutto prestando debita attenzione, assumendo cioè le giuste disposizioni interiori, senza pretese soggettive, sapendo che ogni predicatore ha pregi e limiti. Se a volte c’è motivo di annoiarsi per l’omelia lunga o non centrata o incomprensibile, altre volte è invece il pregiudizio a fare da ostacolo. E chi fa l’omelia deve essere conscio che non sta facendo una cosa propria, sta predicando, dando voce a Gesù, sta predicando la Parola di Gesù. E l’omelia deve essere ben preparata, deve essere breve”. “Avendo poche possibilità di canali regolari, molti migranti decidono di avventurarsi per altre vie, dove spesso li attendono abusi di ogni genere, sfruttamento e riduzione in schiavitù – sottolinea il Papa - Le organizzazioni criminali, dedite alla tratta di persone, usano queste rotte migratorie per nascondere le proprie vittime tra i migranti e i profughi. Invito pertanto tutti, cittadini e istituzioni, a unire le forze per prevenire la tratta e garantire protezione e assistenza alle vittime. Preghiamo, tutti, affinché il Signore converta il cuore dei trafficanti - è brutta parola questa, trafficanti di persone - e dia la speranza di riacquistare la libertà a quanti soffrono per questa piaga vergognosa”.

eno”. “In questa nuova versione del centrodestra a trazione leghista- ha continuato l’ex premier - a dare le carte sarà la Lega di Salvini e non certo i moderati".

 
DOPO LA BREXIT 705 EUROPARLAMENTARI A STRASBURGO, TRE SEGGI IN PIU’ ALL’ITALIA
 
(NoveColonneATG) Strasburgo - In caso di definitiva uscita del Regno Unito dall’Unione europea, il numero totale degli eurodeputati scenderà da 751 a 705. I 73 seggi nel Parlamento europeo lasciati liberi da Londra saranno in parte ridistribuiti ai paesi sottorappresentati (27 seggi, di cui tre andranno all’Italia che arriverà a quota 76) e in parte messi in riserva (46); questi ultimi potranno essere assegnati, tutti o in parte, ai nuovi membri dell’Unione (il numero dei deputati al Parlamento europeo non può superare quota 750 più il presidente). Con 431 voti favorevoli, 182 contrari e 61 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato l’iniziativa di legge che sarà sottoposta al Consiglio europeo per una decisione unanime, per poi essere rinviata al Parlamento per il voto finale. Va ribadito che tale assegnazione si applicherebbe solo qualora il Regno Unito lasciasse effettivamente l'Unione europea; in caso contrario, le attuali disposizioni rimarrebbero in vigore. Respinta, invece, la proposta della Commissione per gli Affari costituzionali che chiedeva l'elezione di un certo numero di eurodeputati in una circoscrizione elettorale a livello europeo (le cosiddette liste transnazionali). “In tempi in cui la democrazia come sistema è messa in discussione, è nostro dovere riaccendere la passione dei cittadini per la democrazia - ha dichiarato la correlatrice Danuta Hübner (PPE, PL) - Mi auguro che si possa compiere un passo nella giusta direzione approvando una ripartizione equa dei seggi del Parlamento europeo, che segua principi obiettivi e rispetti il Trattato sull'Unione europea”. “Questo voto è un importante passo in avanti per la democrazia europea - ha aggiunto il correlatore Pedro Silva Pereira (S&D, PT) - La nuova ripartizione dei seggi significa che ridurremo il numero complessivo di deputati da 751 a 705, garantendo nel contempo che nessuno Stato membro perda un seggio. I paesi attualmente sottorappresentati riceveranno 27 dei 73 seggi del Regno Unito disponibili, dopo che il Regno Unito avrà lasciato l'UE. Ciò renderà il Parlamento europeo una raffigurazione più equa dei cittadini che rappresenta”.
 
LA FARNESINA A SOSTEGNO DEGLI ORGANISMI DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO
 
(NoveColonneATG) Roma – Nel quadro delle iniziative intraprese per rendere più celeri gli interventi di sostegno alle nostre collettività, la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero della Farnesina ha organizzato un innovativo ciclo di videoconferenze con rappresentanti dei Comites e dei rispettivi Uffici consolari. L’iniziativa – si legge in una nota - si propone di coadiuvare con ancor maggiore continuità la corretta redazione dei bilanci relativi ai contributi che annualmente gli stessi Comites ricevono dal MAECI, riducendo così i tempi per l’erogazione dei finanziamenti. Il ciclo di videoconferenze, che coinvolge tutti i 105 Comites in carica e gli Uffici consolari di riferimento, è iniziato lo scorso 23 gennaio e si concluderà entro la fine del mese di febbraio.
 
MATTARELLA AL COTEC: «COGLIERE I FRUTTI DEL PROGRESSO TECNOLOGICO SENZA LEDERE I VALORI FONDANTI DELLE NOSTRE COMUNITÀ»
 
Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, il Presidente della Repubblica Portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa e il Re di Spagna, Felipe VI, nella loro qualità di Presidenti onorari delle Cotec dei rispettivi Paesi, hanno partecipato, al Palácio Nacional de Mafra a Lisbona, al XII Simposio Cotec Europa, annuale incontro promosso dalle Cotec di Italia, Spagna e Portogallo al fine di promuovere iniziative progettuali congiunte per lo sviluppo innovativo dell'Europa Mediterranea. Il tema centrale di questo Simposio è "Work 4.0: Rethinking the Human-Technology Alliance", ossia come le tecnologie innovative che sostengono l'attuazione della 4ª Rivoluzione Industriale potranno influenzare i modi di lavorare nell'industria, nei servizi, e quindi le occupazioni, in termini sia quantitativi sia qualitativi e gli skills, richiedendo nuovi processi formativi per il loro sviluppo. Hanno preso la parola il Commissario europeo per la Ricerca, Scienza e Innovazione, Carlos Moedas e il Presidente della Fondazione COTEC Portogallo, Francisco Lacerda. Sono quindi intervenuti il Presidente Mattarella, Sua Maestà Felipe VI, e il Presidente Marcelo Rebelo de Sousa. (Ufficio Stampa)
 
ALFANO: “L’ITALIA ATTRIBUISCE MASSIMA PRIORITÀ ALLA LOTTA CONTRO OGNI FORMA DI VIOLENZA E DISCRIMINAZIONE NEI CONFRONTI DELLE DONNE
 
La Giornata internazionale sulla tolleranza zero verso le mutilazioni genitali femminili rappresenta un’importante occasione di riflessione sulla lotta per l’eradicazione di tali pratiche e sul più ampio tema della lotta ad ogni forma di violenza e di discriminazione nei confronti delle donne, alla quale l’Italia attribuisce la massima priorità”. Lo ha dichiarato il ministro Alfano in occasione dell’importante ricorrenza di oggi. “Le mutilazioni genitali femminili sono una pratica lesiva dei diritti delle donne e della loro salute che comporta danni gravissimi e irreparabili sullo sviluppo fisico e psicologico di chi le subisce. Incidono molto negativamente sulle possibilità di empowerment femminile e quindi più in generale sullo sviluppo sostenibile di una società”, ha aggiunto il capo della Farnesina. L’Italia è fortemente impegnata nella campagna internazionale per l’eradicazione di tali pratiche, anche tramite iniziative di sensibilizzazione e progetti sul campo finanziati della Cooperazione Italiana. Il nostro Paese è da sempre in prima fila all’Assemblea Generale e al Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite nel promuovere le risoluzioni per l’eradicazione delle mutilazioni genitali femminili. La Legge n. 7/2006 sulla prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile è considerata a livello internazionale un esempio di buona prassi nella lotta a questo tipo di pratiche. L’Italia è anche uno dei maggiori donatori internazionali impegnati in questo campo. “È fondamentale continuare a lavorare con determinazione, adottando un approccio onnicomprensivo e multidisciplinare che includa tutti gli attori coinvolti, incluse le organizzazioni internazionali e regionali e quelle non governative, e che tenga conto del legame tra mutilazioni genitali femminili, violenza sulle donne e disuguaglianza di genere. Occorrono politiche integrate che favoriscano l’attuazione degli impegni internazionali, con un metodo inclusivo volto a perseguire un cambiamento non solo a livello di norme e di politiche, ma anche e soprattutto a livello culturale e di sensibilizzazione del tessuto sociale”, ha concluso il ministro Alfano. (Ufficio Stampa)