SICILIA: NASCE GIUNTA MUSUMECI (ANSA) - PALERMO - Governo fatto. Nello Musumeci ha la sua squadra. Il presidente della Regione siciliana, proclamato 11 giorni fa in Corte d'appello a Palermo, ha chiuso la quadra. Manca solo l'ufficializzazione, che potrebbe arrivare a ore dopo la firma dei decreti di nomina dei dodici assessori, tra cui due donne. Domani Musumeci dovrebbe riunire la giunta con tanto di deleghe. Ecco i nomi. Per Forza Italia Gaetano Armao, Vittorio Sgarbi, Marco Falcone, Bernardette Grasso ed Edy Bandiera; per l'Udc Mimmo Turano e Vincenzo Figuccia; per Popolari e autonomisti Toto Cordaro, Roberto Lagalla e Mariella Ippolito; per DiventeràBellissima Ruggero Razza; Sandro Pappalardo per FdI. Nessun esponente per la Lega di Salvini. MUSUMECI RIUNISCE GIUNTA, MANCA SGARBI Critico saluta colleghi assessori e poi va via per impegno (ANSA) - PALERMO, 30 NOV - Manca solo Vittorio Sgarbi che dopo avere salutato i colleghi assessori ha preso un aereo per impegni, nella prima foto di gruppo della giunta di Nello Musumeci. Il presidente della Regione ha riunito a Palazzo d'Orleans la sua squadra di governo per la prima seduta, a meno 24 ore dalla firma dei decreti di nomina. Dopo le foto Musumeci ha invitato cronisti, fotografi e cameraman a uscire dalla sala Alessi, al terzo piano del Palazzo. "Questa giunta vuole mantenere un profilo basso - ha detto Musumeci - Vi stupiremo ma vogliamo parlare con i fatti, anche in questo vogliamo rimarcare il cambiamento". Per la prima apparizione in giunta, alcuni assessori si sono presentati con i propri familiari, che hanno lasciato la sala insieme con i cronisti. Subito dopo Musumeci ha riunito la giunta a porte chiuse, a fianco del governatore il segretario di giunta, Antonella Buonisi e l'intera squadra, tranne Sgarbi.
 
IL PRESIDENTE MATTARELLA HA RICEVUTO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA LIBANESE, MICHEL AOUN
 
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale, in visita ufficiale, il Presidente della Repubblica Libanese, Michel Aoun, intrattenendolo successivamente a colazione. Era presente all'incontro il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano. (Ufficio Stampa)
 
MATTARELLA ALLA TERZA EDIZIONE DEL FORUM ROME MED 2017- MEDITERRANEAN DIALOGUES
 
Il Presidente Sergio Mattarella è intervenuto alla giornata di apertura della terza edizione del Forum Rome MED 2017- Mediterranean Dialogues, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI). Sono intervenuti Giampiero Massolo, Presidente ISPI, Claudio Descalzi, Amministratore delegato di ENI, Alessandro Profumo, Amministratore delegato di Leonardo - Finmeccanica, Angelino Alfano, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Michel Aoun, Presidente della Repubblica del Libano. L'evento vede la partecipazione di numerosi esponenti governativi italiani e stranieri, tra cui Presidenti, Primi Ministri, Ministri, uomini di finanza e imprenditori, enti e organizzazioni internazionali nonché studiosi ed esperti. La Conferenza si articola in 3 giornate di incontri con 25 sessioni. (Ufficio Stampa)
 
ITALIA ELETTA AL COMITATO PER LA PROTEZIONE DEI BENI CULTURALI NEI CONFLITTI INTERNAZIONALI E AL SUO ORGANO DI ALFANO: "GRANDE RISULTATO, ITALIA ELETTA AL COMITATO DELLA CONVENZIONE UNESCO PER LA PROTEZIONE DEI BENI CULTURALI NEI CONFLITTI INTERNAZIONALI E AL SUO ORGANO DI GOVERNO"
 
“L’elezione dell’Italia al Comitato per la protezione dei beni culturali in caso di conflitti - e la nomina nel suo organo di governo - è un ulteriore significativo riconoscimento all’attività che il nostro Paese svolge all’UNESCO per la difesa del patrimonio culturale", lo afferma il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, che così prosegue: "Si tratta di un successo che consolida la nostra azione di politica estera in un settore in cui l’Italia ha raggiunto una leadership indiscussa, che rappresenta anche una delle principali linee direttrici portata avanti all’Unione Europea e alle Nazioni Unite”. Con queste parole il ministro Alfano commenta, dunque, l’importante risultato, aggiungendo: "il patrimonio culturale è espressione dell’identità di ogni popolo e delle nostre origini e solo rispettando e preservando il patrimonio di ciascuno si costruiscono le condizioni della pace e della convivenza tra tutti i popoli”. Il Comitato sovrintende all’applicazione della Convenzione del 1954, la prima delle Convenzioni culturali UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale, nata sulle ceneri del secondo conflitto mondiale. “A dispetto della data di approvazione (1954) - precisa il ministro - questo accordo conserva tutta la sua drammatica attualità alla luce dei recenti attacchi sistematici e deliberati al patrimonio culturale in varie parti del mondo. Il lavoro che l’Italia ha promosso all'UNESCO sui cosiddetti 'caschi blu della cultura' si è sviluppato nel contesto di questa importante Convenzione”. Composto da 12 Paesi in carica per 4 anni, il Comitato riceve ed esamina le richieste di assistenza internazionale per la salvaguardia del patrimonio culturale e attribuisce la protezione rafforzata ai beni culturali riconosciuti di grandissima importanza per l’umanità. “Sono molto orgoglioso di questa elezione, in cui l’Italia è risultata il Paese più votato - conclude Alfano - grazie alla nostra riconosciuta expertise e alle attività della nostra Task Force Unite4Heritage, potremo fornire un ulteriore fondamentale contributo al rafforzamento dell’azione di protezione del patrimonio culturale realizzata dall’UNESCO e assistere tutti gli Stati Membri che ne fanno richiesta”. (Ufficio Stampa) Banche: PE approva nuove regole su chi deve farsi carico delle perdite • • Stabilito chi deve coprire le perdite delle banche in difficoltà e in che modo • Una gerarchia dei creditori per proteggere le funzioni critiche delle banche • Ridurre al minimo l’impatto sui contribuenti
 
GIOVEDÌ IL PARLAMENTO HA APPROVATO UN PIANO CHE MIRA A STABILIRE NORME CHIARE SU COME I CREDITORI DELLE BANCHE IN DIFFICOLTÀ DEVONO COPRIRE LE PERDITE.
 
Il piano prevede di recepire nel diritto comunitario lo standard internazionale della capacità totale di assorbimento delle perdite (TLAC) delle banche con una rilevanza sistemica, che impone a tali banche di accantonare fondi sufficienti per assorbire le perdite e ricapitalizzare con un impatto minimo sui contribuenti. Il testo propone una "gerarchia" del bail-in degli azionisti e dei creditori ai quali sono attribuite le perdite, armonizzata in tutti gli Stati membri dell’UE, che contribuirebbe a proteggere le funzioni fondamentali delle banche e la stabilità finanziaria, senza dover ricorrere al denaro dei contribuenti. Inoltre, sarà aggiunta una nuova classe alla gerarchia di attori coinvolti in caso di insolvenza delle banche, al fine di proteggere il debito privilegiato e le passività delle altre banche e contribuire così a ridurre i rischi. Una nuova classe "non preferita" di strumenti di debito privilegiato dovrebbe poter soddisfare lo standard TLAC per le banche di importanza globale. Gli strumenti finanziari di questa classe non possono essere derivati né includere alcuna componente derivata. Le clausole di salvaguardia dei diritti acquisiti offriranno un’ulteriore certezza giuridica, consentendo ai sistemi nazionali esistenti e agli strumenti di debito già emessi di rimanere in vigore laddove soddisfino le condizioni. Le norme, approvate con 523 voti in favore, 113 contrari e 8 astensioni, dovranno essere recepite nelle legislazioni nazionali entro un anno dalla loro entrata in vigore. CITAZIONE Il relatore Gunnar Hökmark (PPE, SE), durante il dibattito ha dichiarato che "si registrano investimenti troppo bassi nell'UE, il che di per sé rappresenta un rischio, in quanto manca la crescita di cui abbiamo bisogno per garantire la stabilità. Le banche devono essere stabili per poter finanziare e garantire gli investimenti. Con questa legislazione si fa chiarezza per stabilire quando una banca si trova in gravi difficoltà. Non ci saranno discussioni, perché si saprà cosa fare. Stiamo facendo in modo che i rischi rimangano a carico di chi li assume. Questo è lo scopo principale. È lo scopo della gerarchia, che descrive i diversi livelli di rischio. I correntisti e i contribuenti correranno meno rischi". (Ufficio Stampa)