MATTARELLA ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE SU LEGALITÀ E SICUREZZA IN AMERICA LATINA Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto alla Farnesina alla sessione conclusiva della Conferenza Internazionale "Legalità e sicurezza in America Latina: strategie, esperienze condivise, prospettive di collaborazione", organizzata nel quadro delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della fondazione dell'Istituto Italo-Latino Americano (IILA). Sono intervenuti il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano e il Presidente della Repubblica di Colombia, recentemente insignito del Premio Nobel per la Pace, Juan Manuel Santos Calderón. La Conferenza si è conclusa con l'intervento del Presidente della Repubblica italiana. Al termine, il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando e il Ministro degli Affari Esteri della Colombia, Maria Angela Holguin Cuéllar hanno firmato tre accordi di cooperazione giudiziaria tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Colombia, alla presenza del Presidente Mattarella e del Presidente della Repubblica di Colombia e del Ministro Alfano.
 
MATTARELLA: «IL PAESE È MIGLIORE SE I COMPORTAMENTI DI TUTTI SONO IMPRONTATI AL SENSO DI COMUNITÀ, AL VIVERE INSIEME»
 
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato al Quirinale gli attestati e i distintivi d'onore agli "Alfieri della Repubblica". Nel corso della cerimonia il Presidente Mattarella ha rivolto un indirizzo di saluto. La benemerenza vuole premiare il merito nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche o sportive nonchè l'impegno nel volontariato o singoli atti o comportamenti ispirati ad altruismo e solidarietà. L'attestato viene riservato ai giovani che, al momento della segnalazione non avevano ancora compiuto il diciottesimo anno d'età, e concesso ai cittadini italiani, anche residenti all'estero, e ai cittadini stranieri residenti nel nostro Paese, che siano nati in Italia o abbiano frequentato con profitto le scuole italiane. Erano presenti Filomena Albano, Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza, Vasco Errani, Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori dei comuni delle regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, e rappresentanti di enti locali di zone terremotate. (Ufficio Stampa)
 
RATIFICA DELL’ACCORDO SUI LAVORI DELLA TAV, LUNEDÌ IN AULA LA DISCUSSIONE GENERALE
 
I lavori in Aula riprendono lunedì 19 dicembre con la discussione sulle linee generali del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, fatto a Parigi il 24 febbraio 2015, e del Protocollo addizionale, con Allegato, fatto a Venezia l'8 marzo 2016, con annesso Regolamento dei contratti adottato a Torino il 7 giugno 2016 (Approvato dal Senato) (Ufficio Stampa)
 
INTERVENTO DELLA PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI LAURA BOLDRINI CONCERTO DI NATALE DELLA JUNIORCHESTRA DELL’ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA DEDICATO ALLE POPOLAZIONI DELL’ITALIA CENTRALE COLPITE DAL TERREMOTO
 
"Come prima cosa vorrei rivolgere a nome mio personale e dell'intera Camera dei deputati un caloroso benvenuto alle donne, agli uomini, alle ragazze e ai ragazzi dei Comuni colpiti dal terremoto che sono qui a Montecitorio così numerosi. Quest'anno il Concerto di Natale è dedicato a voi e a tutti i nostri concittadini che a causa del sisma hanno perso i loro affetti, le case e le certezze del vivere. E ringrazio le amministrazioni regionali e la Protezione Civile che hanno collaborato attivamente con noi per organizzare la vostra presenza. Questa istituzione è la casa di tutti gli italiani e in questa casa hanno un posto d'onore le persone che affrontano difficoltà e sofferenze e che reagiscono con dignità, come state facendo voi. Saluto la Vice Presidente del Senato Linda Lanzillotta, i rappresentanti del Governo, i parlamentari, i Presidenti di Regione e dei Consigli regionali presenti, i consiglieri e i Sindaci dei Comuni colpiti dal terremoto che sono qui con noi e indossano con orgoglio e responsabilità la fascia tricolore di primo cittadino. Saluto il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Ancora una volta il personale e i volontari della Protezione Civile hanno offerto l'immagine dell'Italia migliore. L'Italia del coraggio, della solidarietà e dell'impegno. Saluto Michele Dall'Ongaro, Sovrintendente dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Maestro Simone Genuini, le ragazze e i ragazzi della JuniOrchestra che eseguiranno anche quest'anno il Concerto di Natale. Il Natale, come sappiamo bene, è tra le più importanti festività religiose del mondo cristiano. Ed è anche un momento speciale nel quale le famiglie si riuniscono e trascorrono insieme ore serene e allegre. Per voi e per tante altre famiglie, quest'anno il Natale sarà più difficile. Il nostro ricordo commosso va alle 299 persone che hanno perso la vita sotto le macerie. Molti di voi e tanti altri che oggi non sono presenti in quest'aula passeranno il Natale fuori casa perché le abitazioni sono state distrutte o lesionate. Questo invito vuole essere un modo per trasmettervi il calore e la vicinanza delle istituzioni e di tutto il popolo italiano. Per dirvi che non siete soli, che non vi lasceremo soli. E per dirvi che il Parlamento e le istituzioni faranno fino in fondo il loro dovere, perché possiate tornare nelle vostre case ricostruite. Perché quei borghi, che sono il cuore più bello del nostro Paese, tornino a vivere e ad essere il vanto di tutti gli italiani. E riprendano presto e definitivamente le attività commerciali, produttive, agricole e turistiche. Perché senza lavoro non c'è vita. E perché le scuole tornino ad essere più accoglienti e più sicure. Abbiamo poi da assolvere ad un impegno di più lunga portata. I terremoti non si possono evitare. I morti e le distruzioni, sì. E allora. Si parla tanto di grandi opere. Ma la prima vera grande opera di cui l'Italia ha bisogno è la messa in sicurezza del nostro territorio dal rischio sismico e dal dissesto idrogeologico. Ci vorranno anni? Sì. Ma bisogna cominciare subito. E' su progetti che puntano al futuro e non alle convenienze contingenti, che si misura la statura di una classe dirigente. Ed è alle prossime generazioni che dobbiamo dedicare tutto il nostro impegno. I nostri figli e i nostri nipoti meritano un Paese più sicuro, più giusto, più rispettoso dell'ambiente naturale e dei suoi beni culturali. Martedì scorso la Camera ha convertito in legge in via definitiva il decreto sugli interventi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Lo ha fatto con un voto unanime: 441 favorevoli e nessun voto contrario. I diversi gruppi politici hanno ritirato gli emendamenti che erano stati preparati. Di fronte al dramma che voi avete vissuto e continuate a vivere, le deputate e i deputati hanno voluto dare un forte segnale di unità e di responsabilità. Non tutto si risolve con un decreto, con una legge, lo sappiamo bene. Serve una gestione quotidiana dell'emergenza, perché ancora di emergenza si tratta; bisogna evitare che la burocrazia rallenti l'opera di ricostruzione, e occorre tenere lontani dai fondi pubblici e dagli appalti speculatori e affaristi senza scrupoli. Il Governo ha il compito di mettere in pratica concretamente tutto questo. Il Parlamento, oltre a fare buone leggi, deve controllare e vigilare sulla corretta e puntuale realizzazione degli impegni presi. E lo faremo. Care amiche e cari amici. Con molti di voi ci siamo incontrati subito dopo il sisma di agosto e ancora a novembre nei Comuni devastati, tra edifici rasi al suolo. Ci sono tre cose di quegli incontri che non dimenticherò mai. La prima è l'atmosfera spettrale dei borghi ridotti in macerie: l'ho detto, mi sembrava di essere in un contesto di guerra. La seconda è la richiesta che tutti facevano di non essere dimenticati né abbandonati dalle istituzioni. La terza è la dignità, la forza, la voglia di reagire che ho trovato in tutti voi. L'incontro di oggi è per me e per la Camera che presiedo un momento di vicinanza e di solidarietà. Ma è anche un'occasione per ribadire l'impegno a lavorare insieme per la ricostruzione. Dopo il concerto faremo un brindisi, con prodotti che provengono da territori colpiti dal sisma. Sarà un brindisi di speranza e di auguri, a voi e alle vostre famiglie. Passate un Natale il più possibile sereno. Non cedete alla rassegnazione. Perché sono convinta che insieme ce la faremo".(Ufficio Stampa)
 
ALFANO: “GOVERNO È SENZA SCADENZA, NON È UNO YOGURT
 
“Questo governo è senza scadenza, non è uno yogurt, e non si può discutere per tutta la durata del governo di quanto durerà lo stesso governo”. Lo dice il ministro degli Esteri e leader Ncd Angelino Alfano che, intervistato da ‘Il Messaggero’, parla di “continuità programmatica” del governo Gentiloni rispetto a quello guidato da Renzi. “Io propongo – afferma – di fare la legge elettorale prima della sentenza della Corte costituzionale e di cominciare subito a lavorare” su un sistema che preveda: “Eliminazione del ballottaggio e introduzione del premio per le coalizioni nell’Italicum. Per il Senato c’è già il Consultellum, ma si potrebbe adeguare l’Italicum riformato della Camera anche per palazzo Madama”. Dopo aver sottolineato che al Senato la maggioranza che sostiene Gentiloni “è solida”, Alfano afferma: “Non abbiamo posto nessun veto all’ingresso di Ala. Sarà il presidente del Consiglio a fare le sue valutazioni. Per noi non c’è nessun problema”. Quanto alle alleanze future, Alfano ribadisce il no a Lega e Fdi: “Si può creare un’area moderata che punta a vincere e a governare, lasciando alla propria destra i populisti”. “Non ho nessunissima intenzione di cambiare linea su articolo 18 e Jobs Act. Tutto è perfettibile, ma ritengo che la riforma del lavoro fatta” dal governo Renzi sia “uno dei risultati da difendere”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa di questa notte al termine del Consiglio Europeo a Bruxelles. Fonte: adnkronos.com
 
ARDIZZONE SI VENDICA, PRESIDENTE CROCETTA, DATEVI UNA MOSSA, BILANCIO IN GIUNTA E NON SCORDATE TABELLE E RELAZIONI
 
Ardizzone si vendica, e qualche ragione ce l’ha. Appena due settimane fa circa il Presidente della Regione aveva addebitato i tempi biblici con cui lavora l’ASsemblea regionale, una specie di binario morto. Ed è rrivato, puntuale, il momento di dare pan per focaccia. Il Presidente dell’Assemblea ha colto “in flagranza” il governo, che non ha ancora depositato il bilancio. Ed a questo punto Ardizzone accende i fari sui tempi lunghi. ”Se ci saranno eventuali deputati responsabili lo si vedrà a tempo debito, al momento, invece, dobbiamo registrare il fortissimo ritardo del governo regionale nell’approvazione del disegno di legge di stabilità e del bilancio”. afferma il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, commentando le dichiarazioni del presidente della Regione, Rosario Crocetta. ”Nella conferenza dei capigruppo, mercoledì scorso – continua – c’è stata grande disponibilità, da parte di tutti i gruppi parlamentari, nell’approvare una manovra snella, senza ‘appesantimenti’ vari, entro fine anno. Mi auguro che, a differenza del passato, il buon esempio, in tal senso, venga proprio dal governo. Invito il presidente Crocetta a procedere celermente con l’approvazione dei ddl in giunta e che soprattutto i documenti finanziari arrivino all’Ars completi di tabelle e relazioni tecniche. A quel punto, sono certo, ogni parlamentare si assumerà la propria responsabilità per dare alla Regione un bilancio in tempi brevi”. (TER/ADNKRONOS)