PUGLIA: GINEFRA (PD), 500 GIORNI DELLA GIUNTA EMILIANO. TEMPO DI BILANCI E DI NUOVI IMPEGNI Oggi non è il ‘Puglia pride’, ma un momento di verifica del buon lavoro che si sta conducendo in una Regione fiera di se stessa e percepita dal resto del Paese come comunità tra le più dinamiche dello stesso”. Così il parlamentare dem Dario Ginefra intervenuto questa mattina a Bari al Multicinema Ciacky all’incontro ‘PUGLIA. Persone, progetti e prospettive. Con Michele Emiliano e la sua Giunta’. Ginefra aggiunge: “Il ritrovato dialogo con il Governo nazionale potrà accelerare e irrobustire ulteriormente il lavoro prezioso che il Governo Emiliano sta compiendo. Michele è espressione di quella stagione di cambiamento e di osmosi tra società civile e politica che qualche anno fa ha completamente stravolto la storia della nostra Regione e di conseguenza della vita dei suoi abitanti. Esempio di competenza, caparbietà e orgoglio. Una classe dirigente che, dopo la giornata di oggi, aiuterà anche noi che ci sentiamo organici a questo processo ad essere ancora più incisivi nel lavoro parlamentare. La Puglia che vuole continuare ad essere la locomotiva del Sud e tra le regioni d’Europa più dinamiche”. (AGENPARL)
 
UE, VIOTTI (PD): GRAZIE A POSIZIONE ITALIA PIÙ SOLDI PER GIOVANI E IMPRESA NEL BILANCIO ANNUALE EUROPEO
 
– “Per la prima volta il parlamento europeo ottiene 700 milioni di euro in più nel bilancio annuale” Lo sostiene Daniele Viotti, europarlamentare PD, unico Italiano nella delegazione parlamentare che ha negoziato con il Consiglio e la Commissione il bilancio annuale della UE. “ Soldi in più- continua Viotti- che andranno alla ricerca, all’impresa e ai giovani in cerca di lavoro. Questo risultato è stato ottenuto grazie a un lavoro di squadra nel gruppo S&D ma anche e soprattutto grazie alla posizione del Governo Italiano che ha tenuto ferma la volontà di dare una svolta ai conti europei e di mandare in soffitta la politica dei sacrifici” “ E’ chiaro- conclude l’eurodeputato dem- che quanto accaduto costituisce un precedente importante anche in vista della discussione sul bilancio pluriennale prevista per Dicembre” (AGENPARL)
 
CONTI PUBBLICI, UNIMPRESA: COMUNI E REGIONI TAGLIANO, DEBITO GIÙ DI 10 MILIARDI IN 2 ANNI
 
Comuni e regioni virtuose, Stato centrale con i conti sempre più traballanti. Negli ultimi due anni il debito degli enti locali è calato di oltre 10 miliardi (-10%), mentre quello dello Stato centrale è cresciuto di quasi 87 miliardi (+4%). Da settembre 2014 a settembre 2016, sindaci e governatori regionali hanno ridotto il “rosso” da 101 a 91 miliardi, mentre il governo ha portato il “buco” da 2.043 miliardi a 2.130 miliardi. Questi i dati principali di una analisi del Centro studi di Unimpresa sui conti pubblici negli ultimi anni. Secondo l’analisi dell’associazione, basata su dati della Banca d’Italia, il debito pubblico dello Stato centrale è passato negli ultimi due anni dai 2.043,5 miliardi di settembre 2014 ai 2.130,4 miliardi di settembre 2016 con un incremento di 86,8 miliardi (+4,25%); a settembre 2015, il buco nei conti dello Stato era arrivato a 2.107,7 miliardi, quindi la variazione sugli ultimi 12 mesi è pari a 22,6 miliardi (+1.07%). In netta controtendenza, è l’andamento complessivo del debito degli enti locali (comuni, province, regioni): dai 101,4 miliardi di settembre 2014, il valore è sceso ai 96,2 miliardi di settembre 2015 e ancora più in basso a 91,08 miliardi di settembre 2016. Su base annua la diminuzione registrata è pari a 5,1 miliardi (-5,35%), mentre rispetto a due anni fa il calo è di 10,3 miliardi (-10,24%). Sostanzialmente in linea con i dati del debito, è l’andamento del fabbisogno. Per quanto riguarda lo Stato centrale, il fabbisogno (l’eccedenza dei pagamenti rispetto agli incassi) era a quota 83 miliardi nel 2013, a 75,05 miliardi nel 2014, a 58,2 miliardi nel 2015 e a 43,5 miliardi nel 2016 (il dato è aggiornato fino a settembre). Per gli enti locali, si è quasi sempre registrato un avanzo di cassa nel periodo osservato: il fabbisogno di comuni, province e regioni è stato negativo per 6,4 miliardi nel 2013, per 9,4 miliardi nel 2014 e per 7,09 miliardi nel 2015. Nel 2016 (anche in questo caso il dato è fermo a settembre) nei conti degli enti territoriali si è registrata una esigenza di cassa per 829 milioni. I dati sono utili per riflettere sugli indispensabili tagli alla spesa pubblica. Negli ultimi anni si è spesso puntato il dito contro le autonomie locali, sostenendo che i disastri della finanza pubblica siano provocati dalla periferia e non dalle amministrazioni centrali. Invece, è evidente come proprio a livello territoriale si registri una gestione virtuosa del debito, ridottosi a tutti i livelli nelle regioni, nelle province e nei comuni. (AGENPARL)
 
VERTICE SULLA SICUREZZA A MILANO. ALFANO: 'ALTRI 150 MILITARI A MILANO, STOP AI MIGRANTI' RIUNIONE CON SINDACO, PREFETTO, FORZE DELL'ORDINE. SALA: 'CITTÀ PIÙ SICURA, NIENTE ALLARMISMI'
 
Vertice a Palazzo Marino sulla sicurezza a Milano con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Dopo i fatti di Piazzale Loreto, dove un dominicano è stato ucciso, e la rissa scoppiata la notte scorsa tra un gruppo di filippini sotto il grattacielo della Regione Lombardia, nella quale due giovani sono rimasti feriti, il sindaco Sala ha chiesto un intervento del Governo. Alla riunione sono presenti tutti i vertici delle forze dell'ordine e il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni. "A Milano manderemo altri 150 militari a supportare le forze dell'ordine, che già operano a livelli eccellenti": lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Quando sono diventato ministro - ha detto Alfano - i militari impegnati erano 400. L'obiettivo è di averli raddoppiati". "Milano ha già fatto la sua parte. Ha raggiunto la sua quota e quindi se ci sarà un calo degli sbarchi, come è presumibile per il periodo invernale, ci sarà uno stop agli arrivi di migranti", ha spiegato Alfano. "Il peso dell'immigrazione si sente soprattutto perché ci sono Comuni che non accettano arrivi scaricando il peso dell'emergenza sugli altri. Cercheremo di farli collaborare". "Secondo i dati che ho raccolto le forze di polizia e le forze armate presenti in provincia di Milano hanno a disposizione 8.041 uomini, tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, a cui va il mio ringraziamento. E' una filiera dei vertici di sicurezza da numeri uno". Ha affermato il ministro dell'Interno. "Detto questo i reati sono in calo - ha aggiunto Alfano - basti pensare agli omicidi: nel 2013 erano 13, nel 2014 17, nel 2015 13 e a fine novembre di quest'anno eravamo a 7 episodi. I furti e le rapine calano mediamente del 3-4% e in media nei primi nove mesi del 2016 rispetto all'analogo periodo del 2015 il totale generale dei reati è calato del 7%". Secondo i dati forniti dal Viminale in un panorama più ampio in dieci anni i reati sono diminuiti del "36%" passando dai 163.817 del 2006 ai 105.488 di quest'anno. (da ANSA)