IN AULA LA DISCUSSIONE SUL PROVVEDIMENTO DI RATIFICA DELL’ACCORDO TRA ITALIA E GOVERNO DELLE BERMUDA PER LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI IN MATERIA FISCALE ROMA – Avviato in Aula l’esame del disegno di legge per la ratifica e l’esecuzione dell’Accordo tra Italia e Governo delle Bermuda per lo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Londra il 23 aprile 2012. A riferire per la Commissione Affari Esteri il relatore Michele Nicoletti, che ha segnalato come tale Accordo sia finalizzato a favorire la cooperazione tra le amministrazioni fiscali delle parti, attraverso uno scambio di informazioni in materia fiscale che garantisca un adeguato livello di trasparenza. Richiamato lo schema predisposto dall’Ocse in materia, cui l’intesa risponde, in linea con gli orientamenti proposti e condivisi dal nostro Paese nelle diverse sedi internazionali in tema di potenziamento degli strumenti di contrasto del fenomeno dell’evasione fiscale. Le disposizioni possono inoltre costituire premessa per l’iscrizione di Bermuda nella white list così come indicato nella più recente disciplina italiana contro l’elusione fiscale. Le informazioni oggetto della scambio – ha evidenziato il relatore – sono quelle rilevanti per la determinazione, accertamento e riscossione delle imposte quali Irpef, Ires, Irap, Iva, imposta sulle successioni e donazioni, e imposte sostitutive. L’articolato prevede inoltre che l’obbligo di fornire informazioni non sussiste qualora dette informazioni non siano detenute delle autorità domestiche o siano in possesso, o sotto il controllo, di persone che non si trovino entro la giurisdizione territoriale della parte interpellata. Il punto centrale – segnala – è rappresentato dalla disciplina delle modalità con cui le informazioni sono richieste da una delle due parti e fornite dall’altra. Richiamato anche il superamento del segreto bancario, conformemente all’obiettivo prioritario della lotta all’evasione, nonché agli standard dell’Ocse in materia. Altre disposizioni riguardano la possibilità per una parte contraente di consentire che rappresentanti dell’autorità competente dell’altra parte possano effettuare attività di verifica fiscale nel proprio territorio, i casi in cui è ammesso il rifiuto delle richieste di informazioni, ad esempio ove la divulgazione delle informazioni sia contrario all’ordine pubblico o potrebbe consistere nel rivelazioni di segreti commerciali industriali o professionali, il criterio generale per la ripartizione dei costi sostenuti dei Paesi contraenti per fornire l’assistenza necessaria e attuare lo scambio di informazioni, previsto nelle norme pattizie, e infine l’impegno ad adottare gli interventi normativi necessari per ottemperare e dare applicazione ai termini dell’Accordo. Concludendo la discussione sulle linee generali, il relatore auspica una rapida approvazione del provvedimento anche per il prevedibile aumento di gettito derivante all’erario italiano per l’emersione di base imponibile attualmente sottratta alla tassazione. (Inform)
 
IL PRESIDENTE MATTARELLA HA INCONTRATO IL PRESIDENTE PEÑA NIETO
 
l Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in visita di Stato nella Repubblica negli Stati Uniti Messicani, ha incontrato il Presidente Enrique Peña Nieto. Il Presidente Mattarella è stato accolto al suo arrivo dal Presidente Peña Nieto a Palacio Nacional: dopo l'esecuzione degli Inni nazionali e la presentazione delle delegazioni ufficiali, i due Capi di Stato hanno passato in rassegna le truppe. Conclusa la cerimonia, si sono intrattenuti a colloquio, al termine del quale hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa. Alla presenza dei due Capi di Stato sono stati firmati cinque documenti d'intesa. Il Presidente Sergio Mattarella ha quindi partecipato alla colazione offerta in suo onore dal Presidente Enrique Peña Nieto nel corso della quale ha pronunciato il Brindisi. Il Presidente della Repubblica Italiana è accompagnato dal sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Benedetto Della Vedova. Il Capo dello Stato, prima di incontrare il Presidente Peña Nieto, ha deposto una corona all'Altare della Patria. (Ufficio Stampa)
 
GIURISTI SICILIANI PER IL NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE
 
Si è svolta a Palermo la prima riunione del Comitato “Giuristi Siciliani per il NO al referendum costituzionale”, costituito da docenti universitari, avvocati ed operatori del diritto, provenienti da tutta la Sicilia (si allega l’elenco dei promotori). Il lavori sono stati aperti dal coordinatore Gaetano Armao, sono seguite le relazioni dei professori dell’Universita di Palermo Andrea Piraino e Giovanni Scala e poi gli interventi di giuristi esponenti dei diversi territori.Nelle prossime settimane si svolgeranno iniziative nei diversi Comuni della Sicilia, Ordini professionali e Club Service. All’iniziativa del Comitato hanno già aderito oltre trecento giuristi sulle pagine facebook “giuristi siciliani per il NO”, sia regionale che delle diverse province, ed entro la fine di luglio sarà raggiunto il numero di mille che si cimenteranno in confronti e dibattiti sulla revisione costituzionale sul territorio regionale, nelle associazioni e sui media. La disponibilità sarà offerta anche all’ANCI-Sicilia ed all’Ordine dei giornalisti per gli auspicati confronti che si svolgeranno nelle prossime settimane. Al termine dell’incontro Armao, raccogliendo i contributi degli intervenuti, ha precisato: “Intendiamo difendere la democrazia e la libertà nel Paese contro una revisione costituzionale che incide pesantemente ed in termini divisivi sui meccanismi democratici e che, unita alla legge elettorale, crea un forte sbilanciamento in favore della maggioranza” e concludendo “ci opporremo, come giuristi e come cittadini, ad un tentativo confusionario di modifica della Costituzione che rompe l’equilibrio dei poteri per accentrare nelle mani di pochi le decisioni. Una revisione costituzionale nata male e maturata peggio, che non da spazio al Mezzogiorno, all’insularità ed alla perequazione. Peraltro, la nuova composizione del Senato sottorappresenta la Sicilia, rispetto ad altre regioni più piccole, ledendo i diritti dei siciliani”. (fonte: www.siciliainformazioni.it di REDAZIONE) 
 
APPROVATE LE RATIFICHE DI ACCORDI INTERNAZIONALI
 
Nella parte antimeridiana della seduta la Camera ha approvato il disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo Italia e Tagikistan sulla cooperazione culturale, scientifica e tecnologica, fatto a Dushanbe il 22 maggio 2007 (C. 2800-A). Il provvedimento passa ora all'esame del Senato. E' stato quindi approvato in via definitiva il disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo aggiuntivo alla Convenzione di reciproca assistenza giudiziaria, di esecuzione delle sentenze e di estradizione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Regno del Marocco del 12 febbraio 1971, fatto a Rabat il 1° aprile 2014; b) Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Regno del Marocco sul trasferimento delle persone condannate, fatta a Rabat il 1° aprile 2014 (Approvato dal Senato) (C. 3458). Sono stati inoltre approvati i seguenti disegni di legge, che passano ora all'esame del Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra Italia e Turkmenistan sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Roma il 4 maggio 2015 (C. 3462); Ratifica ed esecuzione del Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla criminalità informatica, riguardante la criminalizzazione degli atti di razzismo e xenofobia commessi a mezzo di sistemi informatici, fatto a Strasburgo il 28 gennaio 2003 (C. 3084-A); Ratifica ed esecuzione della Decisione del Consiglio di sorveglianza recante modifiche all'Allegato IV della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana, il Governo della Repubblica francese, il Governo della Repubblica federale di Germania ed il Governo del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord sull'istituzione dell'Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti OCCAR del 9 settembre 1998, fatta a Roma il 10 giugno 2014 (C. 3199); Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra Italia e Bermuda per lo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Londra il 23 aprile 2012 (C. 3529); Ratifica ed esecuzione dei seguenti Trattati: a) Trattato di estradizione tra la Repubblica italiana e la Repubblica del Cile, fatto a Roma il 27 febbraio 2002, con Protocollo addizionale, fatto a Santiago il 4 ottobre 2012; b) Accordo di mutua assistenza amministrativa per la prevenzione, l'accertamento e la repressione delle infrazioni doganali tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Cile, fatto a Bruxelles il 6 dicembre 2005 (C. 3269-A); Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra Italia e Cile per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, con Protocollo, fatta a Santiago il 23 ottobre 2015 (C. 3759). Si è quindi svolta la discussione sulle linee generali del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 maggio 2016, n. 67, recante proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché misure urgenti per la sicurezza. Proroga del termine per l'esercizio di delega legislativa (Approvato dal Senato) (C. 3953). Nel pomeriggio la Camera ha esaminato il provvedimento. (Ufficio Stampa)
 
FERMO, BOLDRINI: SGOMENTO E INDIGNAZIONE. NIGERIANO ERA SCAMPATO A BOKO HARAM, NON ALL'ODIO RAZZISTA E XENOFOBO
 
Suscita sgomento e indignazione la notizia del richiedente asilo nigeriano pestato a morte a Fermo. Un uomo che era venuto via dal suo Paese per scampare alla ferocia dei terroristi di Boko Haram ha perso la vita qui da noi, in Italia, sotto i colpi dell'odio razzista e xenofobo. Mi addolora ancor di più che questo fatto orribile sia avvenuto nella mia Regione, che è sempre stata terra di solidarietà e di accoglienza. Abbraccio nel modo più affettuoso la giovane compagna dell'uomo ucciso e mi auguro che dal territorio, già investito nei mesi scorsi da episodi inquietanti come gli attentati alle chiese della zona, arrivi la risposta più netta, capace di isolare ed espellere i violenti. (Ufficio Stampa)