IL MINISTRO GENTILONI ALLA MINISTERIALE DELL’ALLEANZA ATLANTICA A BRUXELLES ROMA – Si parla soprattutto di sfide provenienti dal fronte sud, di partenariati e della collaborazione NATO-UE alla Ministeriale NATO che si è aperta ieri a Bruxelles, con la partecipazione per l’Italia del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni. Le riflessioni sul rafforzamento della collaborazione dell’Alleanza con l’Unione Europea – spiega la Farnesina – si stanno sviluppando in primo luogo sul terreno del contrasto alle sfide ibride, in linea con quanto indicato dalla Strategia di contrasto alla Guerra Ibrida, approvata alla Ministeriale Esteri dello scorso dicembre. La natura stessa, asimmetrica e multidimensionale, di queste sfide provenienti dal fronte meridionale (terrorismo, fragilità degli attori statuali, traffici illeciti etc.) richiede infatti un complesso di azioni integrate svolte da attori nazionali ed internazionali insieme. Il Vertice odierno è il penultimo appuntamento a livello politico (seguirà la Ministeriale Difesa di metà giugno) prima del Summit dei Capi di Stato e di Governo che si terrà a Varsavia l’8 e 9 luglio prossimi. La riunione si è aperta ieri con la firma del Protocollo di adesione del Montenegro alla NATO. E’ seguita la prima sessione dedicata al Projecting Stability e al Mediterraneo con riferimento anche al quadro libico. Si è poi discusso di Russia e di politiche nei confronti dei vicini orientali. La giornata di oggi 20 maggio si è aperta con la riunione dedicata a NATO – UE, presente l’alto rappresentante Federica Mogherini, e si chiude con una seduta sulla possibile continuazione dell’impegno militare per la missione Resolute Support in Afghanistan. (Inform)
 
IL PRESIDENTE MATTARELLA ALLA FINALE DI TIM CUP 2016
 
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha assistito alla finale di TIM Cup che si è disputata allo Stadio Olimpico di Roma tra Milan e Juventus. L'incontro è stato aperto dall'Inno nazionale cantato da Lorenzo Fragola. Al termine della partita, alla presenza del Presidente Mattarella, il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, il Presidente di Telecom, Giuseppe Recchi e il Presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta, hanno consegnato le medaglie agli arbitri e ai giocatori della Juventus e del Milan. Il Presidente Mattarella ha quindi consegnato la Coppa Giorgio Chiellini capitano della Juventus, squadra vincitrice di Tim Cup 2016. (Ufficio Stampa)
 
FERROVIE TURISTICHE, AUDIZIONE DI RAPPRESENTANTI DELL’EMILIA-ROMAGNA -
 
MARTEDÌ ALLE 13,15 DIRETTA WEBTV Martedì 24 maggio, alle 13.15, la Commissione Trasporti svolgerà l'audizione informale di rappresentanti della regione Emilia-Romagna, nell'ambito dell'esame della proposta di legge recante "Disposizioni per l'istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico. L'appuntamento sarà trasmesso in diretta webtv. (Ufficio Stampa)
 
COMITATO ITALIANI NEL MONDO, AUDIZIONE DI UNA DELEGAZIONE DELLA CGIE -
 
MARTEDÌ ALLE 12 DIRETTA WEBTV Martedì 24 maggio, alle ore 12.00, presso la Commissione Affari esteri, il Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese svolgerà l'audizione informale di una delegazione del Comitato di presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE). L'appuntamento sarà trasmesso in diretta webtv. (Ufficio Stampa)
 
IMPOSTE SULLE SOCIETÀ: CONDIVISIONE OBBLIGATORIA DEI RENDICONTI FISCALI TRA I PAESI MEMBRI
 
La proposta della Commissione per lo scambio automatico delle informazioni fiscali sulle società tra le autorità fiscali nazionali è stata accolta dal Parlamento giovedì come "un passo positivo nella lotta contro la pianificazione fiscale aggressiva delle imprese". I deputati chiedono che nel testo siano inserite ulteriori garanzie affinché la concorrenza nel mercato unico non sia falsata da accordi economici nazionali volti a favorire le multinazionali. La relazione redatta da Dariusz Rosati (PPE, PL) è stata approvata con 567 voti a favore, 30 contrari e 53 astenuti. Contiene le raccomandazioni del Parlamento agli Stati membri, che ora dovrebbero esprimersi in maniera unanime per approvare la proposta della Commissione. La proposta obbligherebbe le multinazionali con ricavi totali consolidati pari o superiori a 750 milioni di euro a presentare la rendicontazione Paese per Paese nello Stato membro in cui l’entità madre principale del gruppo è residente a fini fiscali. Tale Stato membro dovrebbe quindi condividere queste informazioni con gli altri Stati membri in cui la società opera. Le informazioni che le società devono fornire comprendono i ricavi, i profitti, le imposte pagate, il capitale, gli utili, i beni materiali e il numero dei dipendenti. "La prima proposta legislativa all'interno del pacchetto anti-evasione della Commissione rappresenta un passo importante nella lotta contro le pratiche fiscali sleali nell'UE. Dovrebbe inoltre migliorare la trasparenza e ridurre la concorrenza fiscale dannosa. Questi obiettivi non possono essere raggiunti individualmente dai singoli Stati membri, ma richiedono un'azione comune. Se ciò dovesse essere effettivamente approvato, la Commissione dovrebbe essere inclusa nello scambio delle informazioni Paese per Paese", ha dichiarato Rosati.
PIENO ACCESSO PER LA COMMISSIONE I deputati sottolineano che la Commissione dovrebbe avere pieno accesso alle informazioni condivise tra le autorità fiscali nazionali, così da poter valutare se le pratiche fiscali siano conformi alle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato. Ciò risulta particolarmente importante per le piccole e medie imprese che operano in un solo Paese, così come indicato anche nel testo: "Queste compagnie solitamente versano un'aliquota d'imposta effettiva molto più prossima alle aliquote previste per legge rispetto alle multinazionali. (...) Le imprese operanti su scala nazionali non dovrebbero subire svantaggi a causa delle loro dimensioni o dell'assenza di scambi commerciali transfrontalieri".
SANZIONI La direttiva fisserà scadenze di 12 mesi per la rendicontazione dopo la chiusura fiscale dell'esercizio e ulteriori tre mesi per lo scambio automatico delle informazioni. Al fine di garantire che l'obbligo di rendicontazione sia applicato, il Parlamento chiede che gli Stati membri introducano sanzioni da imporre alle multinazionali che non rispettano gli obblighi.
PROSSIME TAPPE Gli Stati membri hanno concordato la loro posizione in merito alla proposta l'8 marzo scorso, in attesa del parere del Parlamento e dello scioglimento delle riserve dei parlamenti nazionali. Il Consiglio dovrà approvare in modo formale la decisione in una delle sue prossime riunioni. (Ufficio Stampa)
 
RESTITUITO UN MILIARDO A BRUXELLES SUI FONDI UE 2007-2014
 
La restituzione di un miliardo di euro a Bruxelles da parte della Regione siciliana sulla programmazione del quinquennio 2007-2013 grida vendetta. Le responsabilità dei governi peseranno anche sulle generazioni future. Ora le speranze sono riposte sul quinquennio successivo 2014-2020, che dovrebbe fare uscire la Regione siciliana dalla scomoda posizione di ultima della classe, o quasi, nell’utilizzo dei fondi europei. Di questo tema si occupa, con una nota, ruvida e aspra, il deputato Marco Falcone, capogruppo azzurro all’ARS. “Disoccupazione alle stelle, sogni e speranze di decine di migliaia di ragazzi svaniti quasi nel nulla”, scrive Falcone. “Di fronte al drammatico scenario evidenziato dall’ISTAT Forza Italia denuncia come in Sicilia, a distanza a cinque mesi dall’inizio dell’anno, la programmazione dei fondi europei 2014-2020 sia ancora al palo. “Se con il 31 dicembre, denuncia il caporgrupo di FI, si è chiusa la programmazione 2007-2013, con la fallimentare restituzione a Bruxelles di oltre un miliardo di euro, in questi mesi la Regione è rimasta con le mani in mano. “Purtroppo, osserva Falcone, gli annunci sull’imminente avvio dei bandi vengono sostituiti dai ripetuti annunci di rinvio, con il conseguente inutilizzo di importanti risorse e con una gravissima battuta d’arreso per l’economia, che aspetta queste nuove occasioni per mettersi in movimento. Le cattive prassi del periodo 2007-2013 non vengano a ripetersi. I siciliani hanno diritto di utilizzare appieno i fondi che l’Unione mette loro a disposizione”. (fonte: siciliainformazioni.it)