RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto, al Palazzo del Quirinale, una riunione del Consiglio Supremo di Difesa. Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, Dott. Matteo Renzi; il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Paolo Gentiloni; il Ministro dell'Interno, On. Angelino Alfano; il Ministro della Difesa, Sen. Roberta Pinotti; il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Prof. Pier Carlo Padoan; il Ministro dello Sviluppo Economico, Dott.ssa Federica Guidi; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Claudio Graziano. Hanno altresì presenziato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Prof. Claudio De Vincenti; il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Dott. Ugo Zampetti; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini. Il Consiglio ha fatto il punto di situazione sui teatri di crisi con particolare riferimento ai recenti sviluppi del conflitto in Siria e Iraq. Sono stati esaminati i contributi che le nostre Forze Armate garantiscono alle operazioni in corso in Iraq e gli ulteriori rinforzi che potranno essere forniti a supporto dell'addestramento delle forze della coalizione e delle attività di assistenza e di recupero del personale disperso, in piena coerenza con i principi cui si ispira da sempre la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali. È stata altresì attentamente valutata la situazione in Libia, con riferimento sia al travagliato percorso di formazione del Governo di Accordo Nazionale sia alle predisposizioni per una eventuale missione militare di supporto su richiesta delle autorità libiche. In tale quadro, è stato considerato l'impatto sugli scenari di crisi e sulla sicurezza energetica italiana ed europea dell'andamento dei mercati degli idrocarburi. Il Consiglio ha anche analizzato l'andamento dei flussi migratori nell'area balcanica. In merito al processo di riforma delle Forze Armate in attuazione del Libro Bianco della Difesa, il Consiglio ha messo in evidenza l'importanza del progetto e della sua rapida realizzazione per la sicurezza del Paese, anche in rapporto alla possibile evoluzione dei conflitti in Medio Oriente e Nord Africa, ha espresso piena condivisione delle proposte presentate dal Ministro della Difesa ed ha manifestato il suo apprezzamento per la qualità dell'attività fin qui svolta. Al riguardo, il Consiglio ha ribadito la necessità di imprimere il massimo impulso al processo legislativo attraverso il quale dovranno trovare attuazione concreta i provvedimenti esecutivi di riorganizzazione e razionalizzazione individuati. (Ufficio Stampa)
 
IL SOTTOSEGRETARIO AMENDOLA A NEW YORK PER LE CELEBRAZIONI DEL 50° DI UNDP
 
NEW YORK - Ieri, 24 febbraio 2016, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp), nato nel 1966, ha festeggiato i 50 anni di vita con una giornata dedicata presso la sede delle Nazioni Unite di New York. Vi è stata ampia partecipazione da ogni parte del mondo con oltre 130 delegazioni, almeno una settantina a livello ministeriale, sintomo dell'universale impatto positivo di Undp, che ora dovrà affrontare la sfida di adeguarsi alle nuove priorità imposte dall'Agenda 2030. L'Italia è stata rappresentata dal sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Enzo Amendola, la cui presenza è servita a rappresentare e rafforzare la storica collaborazione tra Italia e Undp, che nel 2015 ha visto anche un incremento del contributo economico italiano alle risorse ordinarie del Programma. Ciò, ricorda la Farnesina, mantiene l'Italia tra i maggiori donatori di risorse ordinarie per Undp. La creazione della nuova Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo servirà ad approfondire ancor più tale collaborazione con Undp, anche alla luce dell'aumento dei fondi destinati alla cooperazione internazionale allo sviluppo a partire dal 2016. Le sessioni di lavoro e gli appuntamenti conviviali della giornata di celebrazioni hanno anche rappresentato un'opportunità per il sottosegretario per una serie di incontri bilaterali con i ministri dei Paesi in cui la Cooperazione italiana è attiva e con quelli che possono esserne prossimi beneficiari. (aise)
 
MAFIE, ALFANO: ALTRE DUE MEDAGLIE PER LA NOSTRA SQUADRA-STATO
 
(NoveColonne ATG) Roma - “Altre due importanti operazioni, portate a termine dalla Polizia di Stato e dall'Arma dei Carabinieri, hanno assestato un duro colpo al crimine organizzato. Queste sono le medaglie al petto della nostra Squadra-Stato”. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha chiamato il capo della Polizia Alessandro Pansa e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, per complimentarsi. E aggiunge: “La Squadra Mobile di Brindisi, dopo un’intensa attività investigativa e con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, ha eseguito, infatti, 27 ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione mafiosa, estorsioni ed altri reati aggravati dal metodo mafioso, riconducibili a un gruppo criminale emergente, legato all’organizzazione Sacra Corona Unita pugliese. Una vasta operazione antidroga - ha sottolineato il ministro Alfano -, condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Milano, coordinata dalla Procura di Monza ed eseguita in diverse provincie, ha anche portato all’arresto in fragranza di reato di 50 persone, al sequestro di diverse sostanze stupefacenti, oltre ad armi da fuoco e denaro in contante. Questi risultati – ha concluso Alfano - rafforzano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni che, con le Forze dell'Ordine e i magistrati in prima linea, sono impegnate a ogni livello, a fianco della gente onesta, per smantellare le reti criminali sul nostro territorio”. Affari costituzionali e ordinamento della Repubblica
 
RIFORME COSTITUZIONALI
 
Il Senato ha approvato in seconda deliberazione il disegno di legge di riforma costituzionale (S. 1429-D), già approvato da entrambe le Camere in prima deliberazione, che dispone, in particolare, il superamento dell'attuale sistema di bicameralismo paritario, riformando il Senato che diviene organo di rappresentanza delle istituzioni territoriali. Al contempo, il progetto di riforma modifica la disciplina del procedimento legislativo e interviene sul Titolo V della Parte seconda della Costituzione, eliminando la competenza legislativa concorrente e sopprimendo ogni riferimento costituzionale alle province nella Costituzione. Viene altresì disposta la soppressione del CNEL. Ora il provvedimento passa nuovamente alla Camera per la seconda deliberazione, che deve essere adottata ad intervallo non minore di tre mesi dalla prima (art. 138 Cost.).
 
CROCETTA: “VIGLIACCHI E CANAGLIE, ALL’ARS UNA FOLLIA ISTITUZIONALE”
 
“Infantilismo politico” e “sciatteria” e “follia istituzionale”. Cosi’ il governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, a margine dell’incontro sull’Orso d’Oro per “Fuocoammare”, ha definito quanto successo ieri all’Assemblea Regionale Siciliana, quando la maggioranza è andata sotto per sei volte con il voto segreto. “E’ un attentato al funzionamento delle istituzioni – ha commentato il governatore -. Si sa che quelle spese sono obbligatorie. Se le mozioni di sfiducia vengono respinte e si decide che una legislatura deve continuare non si può giocare con queste cose. E’ vigliacco evitare il giudizio nel segreto del voto. Si fanno tante polemiche sulle auto blu e con questi tagli paradossalmente avevo piu’ protezione da sindaco di Gela, adesso io vado in giro con l’auto blindata e la mia scorta deve andare in giro con la Panda rischiando la vita. Le cose bocciate sono gravi non tanto perché legate alla tenuta della maggioranza, sono gravi per il messaggio. Ci può stare che qualcuno non sia d’accordo con alcune voci di bilancio. E’ ora che il senso di responsabilità e delle istituzioni – ha aggiunto – prevalga su questi giochettini inqualificabili. Sono comportamenti canaglieschi, è assurdo. Se l’obiettivo è paralizzare l’attività dell’aula – ha concluso – è intellettualmente più onesto presentare una mozione di sfiducia. Ma dato che la mozione di sfiducia è stata respinta tre volte, ho il dovere di governare. Non si può pensare di rimanere in sella e paralizzare l’attivita’ istituzionale”. Crocetta parla poi dello stop in aula delle unioni civili. “E’ tutta colpa dei grillini se la legge si è impantanata. Come al solito, non vogliono fare nessuna mediazione. Quindi era giusto trovare una soluzione, perché il Governo sarebbe andato sotto con certezza. Oggi è prioritario approvare le unioni civili, si è creato l’equivico sulla stepchild adoption, credo che la situazione delle adozioni vada affrontata in maniera separata, mettendo dei limiti”. Il governatore ribadisce di essere “contrarissimo all’utero in affitto”. “Parlo – ha chiuso – sia delle coppie etero che gay”. (fonte: siciliainformazioni)