SHOAH, BOLDRINI: FERMA CONDANNA A RAZZISMO E ANTISEMITISMO Roma – La Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha ricevuto il 15 gennaio a Montecitorio il Presidente del Parlamento israeliano, Yuli-Yoel Edelstein.

Nell'accogliere il Presidente Edelstein, in Italia per rappresentare Israele in occasione della visita del Santo Padre al Tempio Maggiore di Roma, la Presidente ha ricordato le diverse occasioni d'incontro con l'omologo israeliano. "Il nostro colloquio si svolge a pochi giorni dalla Giornata della Memoria" ha affermato Laura Boldrini. "La nostra condanna di ogni affermazione o atto che neghi l'Olocausto è totale" ha detto la Presidente. "Assistiamo, purtroppo - in Europa e non solo - a rigurgiti di antisemitismo e di altre forme di razzismo rinfocolati dal populismo alla ricerca di capri espiatori. Si tratta di sintomi del malessere profondo che colpisce i popoli europei e che contribuisce alla crisi che il nostro continente sta attraversando. Una crisi che potrà essere superata solo se l'Europa saprà ritrovare l'unità necessaria per far fronte alle sfide, dal terrorismo ai flussi migratori e al cambiamento climatico". "Molte di queste sfide - ha aggiunto Boldrini - sono comuni. Anche noi, come i cittadini d'Israele, dobbiamo imparare a convivere con la paura. Anche noi dobbiamo trovare il difficile equilibrio tra tutela della sicurezza e difesa inderogabile dei diritti e dei principi alla base della nostra democrazia. L'Italia ha già saputo affrontare il terrorismo senza tradire la Costituzione e sono certa che sapremo farlo ancora". "Nella gestione dei flussi migratori e nella ricerca di soluzioni alle crisi che causano i movimenti di popolazione, ritengo che non si possa prescindere dal dialogo, anche con gli Stati che non condividono i nostri stessi valori" ha concluso la Presidente Boldrini. "E' solo confrontandosi, e non perseguendo lo scontro o l'isolamento - spesso controproducente - che la comunità internazionale potrà agire in maniera efficace per fermare i massacri in Medio Oriente, i cui effetti si ripercuotono fin nel cuore dell'Europa, come di Israele". (NoveColonne ATG)

MERCATO DIGITALE: PARLAMENTO UE CHIEDE FINE DEL GEOBLOCKING E TUTELA CONSUMATORI

Porre fine al geoblocking che limita l’accesso online dei consumatori ai servizi. Assicurare una protezione a prescindere che il contenuto digitale sia acquistato online o offline. Cogliere tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e tutelare i consumatori nella sharing economy, che ancor oggi è più o meno regolamentata diversamente a seconda dei diversi Stati. Queste alcune delle richieste che vengono dal Parlamento europeo. I deputati hanno chiesto di discutere senza ritardo le proposte europee sul mercato unico digitale. Le raccomandazioni del Parlamento per sostenere il mercato unico digitale sono state approvate con 551 voti favorevoli, 88 contrari e 39 astensioni. Per i deputati le 16 iniziative sul mercato unico digitale annunciate lo scorso maggio dalla Commissione europea devono essere discusse senza ritardo. L’obiettivo è arrivare a un mercato unico digitale entro la fine del 2016 e a maggio la Commissione ha adottato una strategia che poggia su tre pilastri (e 16 iniziative): migliorare l’accesso a beni e servizi digitali per consumatori e imprese; creare un contesto favorevole e parità di condizioni affinché reti digitali e servizi innovativi possano svilupparsi; massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale. Fra gli ostacoli da eliminare c’è appunto il geoblocking, pratica che limita l’accesso ai contenuti internet in base alla posizione geografica del consumatore, e che finisce ad esempio per impedire agli europei che viaggiano nell’Unione di seguire film, trasmissioni sportive o ebook che hanno pagato nel proprio paese di origine. “L’Europa ha già mancato due ondate d’innovazione. La prima sui social network e poi quella sulla sharing economy. Se non vogliamo perdere la prossima, dobbiamo rivolgerci all’internet delle cose, ai “big data” e alla comunicazione macchina a macchina. Questi possono trasformare radicalmente la nostra economia e la nostra legislazione ha bisogno di adeguarsi” ha sostenuto la correlatrice per la commissione industria Kaja Kallas (ALDE, ET). Quali dunque le richieste del Parlamento europeo? I deputati chiedono proposte da parte della Commissione per “porre termine alle pratiche di geo-blocking non giustificate, in modo da migliorare l’accesso ai beni e servizi”, e in questo senso “accolgono la proposta sulla portabilità transfrontaliera del contenuto online dei servizi “come primo passo” verso questa direzione”. Chiedono di assicurare una equivalente protezione a prescindere se il contenuto digitale sia acquistato online o offline. Altra richiesta è quella di trovare soluzioni innovative per la consegna transfrontaliera dei pacchi e di rimuovere le barriere per le piccole e medie imprese e le start-up, cogliendo le opportunità che si basano sulle nuove tecnologie TIC, come i “Bg Data”, il “cloud computing”, l’internet delle cose o le stampanti 3D. Non manca il riferimento alla sharing economy e ai nuovi modelli d’impresa che vendono prodotti e servizi online: il Parlamento europeo è infatti preoccupato per l’approccio nazionale finora seguito nei confronti di queste realtà ormai non più emergenti ma affermate, come Uber, eBay e Airbnb. Così i deputati “chiedono alla Commissione di valutare la necessità di proteggere i consumatori nella sharing economy e, quando un chiarimento è richiesto, di assicurare l’adeguatezza delle norme che riguardano i consumatori nella sfera digitale”. Le proposte contenute nella risoluzione approvata contribuiranno alla preparazione delle 16 iniziative che la Commissione presenterà entro la fine dell’anno. (da help consumatori)

ARDIZZONE: “LA SICILIA COLLABORI CON I NUOVI AMMINISTRATORI LIBICI”

Spiegare ai sindaci libici quali siano le buone pratiche di amministrazione con l’obiettivo di formare una nuova classe dirigente che si ispiri ai principi di democrazia. E’ la proposta avanzata stamattina a Nicosia, nell’isola di Cipro, dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, durante il suo intervento alla riunione plenaria dell’Arlem, l’Assemblea regionale e locale euro-mediterranea nell’ambito del Comitato delle Regioni dell’Unione europea. “Ho manifestato – spiega Ardizzone – la disponibilità della Sicilia a collaborare con i nuovi amministratori locali. In Libia, dopo la morte di Gheddafi, infatti, sono 99 i comuni nei quali si sono tenute libere elezioni democratiche e per questo motivo c’è grande attenzione e interesse ad apprendere le regole basilari di buona amministrazione. E’ mia intenzione, inoltre, coinvolgere i vari ordini professionali per la formazione e la diffusione delle conoscenze”. Nel corso della riunione sono intervenuti anche i sindaci di Tripoli e Zintan, che hanno accolto favorevolmente la proposta del presidente dell’Ars, auspicando loro stessi di conoscere gli strumenti di governo del territorio e di amministrazione che vanno nella direzione del rafforzamento della politica locale. (fonte: www.siciliainformazioni.it)

GETTONOPOLI” A PRIOLO, CONDANNATI SINDACO E CONSIGLIERI COMUNALI

La Corte dei Conti ha condannato il sindaco Antonello Rizza e alcuni consiglieri ed ex consiglieri del comune di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa. Gli indagati dovranno restituire le somme percepite indebitamente dopo che il Consiglio comuanale aveva aumentato i gettoni di presenza dei consiglieri. (fonte: www.siciliainformazioni.it)