FRANCESCHINI LANCIA IL PROGETTO “MIGRARTI”: 800 MILA EURO PER CINEMA E SPETTACOLO DEI “NUOVI ITALIANI” ROMA - Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, consapevole della “necessità di favorire quanto più possibile la conoscenza delle culture dei nuovi italiani per superare paure, diffidenze e pregiudizi”, ha lanciato ieri il progetto “MigrArti”, un’iniziativa che guarda con attenzione e in profondità a una società in continua evoluzione. L’obiettivo a lungo termine è cercare e riconoscere le varie realtà che nel nostro Paese si occupano di quei popoli migranti che fanno ormai parte integrante dal punto di vista umano, economico, culturale e lavorativo del tessuto sociale del sistema Paese. “MigrArti”, spigea il Mibact, “vuole creare le condizioni e le opportunità per far conoscere al meglio le culture di provenienza dei nuovi italiani con un'attenzione particolare alle seconde generazioni, autentico ponte tra i loro genitori ed il futuro che in questo Paese li attende” ed articolarsi in “rassegne di cinema, letture teatrali, arti visive, musica tutto ciò che può far conoscere meglio l’altro, le sue tradizioni, le sue origini, i suoi percorsi, i suoi viaggi”. Strumento principale saranno due bandi da 400.000 euro ciascuno per il cinema e lo spettacolo dal vivo, che andranno a finanziare progetti cinematografici, di teatro, di danza, di musica con al centro le tematiche di integrazione e la promozione di iniziative dedicate alla pluralità culturale. Gli enti pubblici o privati possono presentare la domanda fino al 31 gennaio 2016. Il Mibact e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca hanno inoltre indetto il concorso nazionale “Un logo per Migrarti”, rivolto ai licei artistici e agli istituti tecnici statali e paritari con indirizzo grafica e comunicazione. Il progetto selezionato diventerà il simbolo di tutta la campagna. Il premio di 4.000 euro andrà all’istituto dello studente vincitore e sarà destinato a progetti e attività laboratoriali di spettacolo sulle tematiche del Progetto Migrarti. Il bando per il logo scade il 15 febbraio. Il progetto MigrArti - realizzato in collaborazione con l’UNAR - mira anche a censire le realtà culturali delle comunità immigrate presenti sul nostro territorio, che potranno registrarsi in un apposito form sul sito del Mibact. I tre bandi sono scaricabili sul sito del Mibact. (aise)
 
RENZI: NON C’È SICUREZZA SENZA DIPLOMAZIA
 
ROMA - “Propongo al Parlamento un approccio italiano che non è solo una reazione ma anche una visione per i prossimi mesi e anni”. Così il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, parlando alla Camera in vista del vertice Ue di domani e venerdì – 17 e 18 dicembre – ha spiegato quale sarà la linea dell’Italia al vertice di Bruxelles dopo gli attentati di Parigi, chiedendo al Parlamento di rendere “omaggio” a Valeria Solesin, la ragazza italiana uccisa negli attentati. Nell’intervento alla Camera – che il Premier sta replicando in queste ore al Senato – Renzi ha sostenuto che “gli attentati 13 novembre pongono una sfida al cuore dell’Europa. Sono innanzitutto un atto che ha suscitato e seminato morte e vorrei che tributassimo un affettuoso omaggio a Valeria Solesin e alla sua famiglia, che ci ha dato una straordinaria lezione”. Invito raccolto dai deputati, che hanno applaudito a lungo. “L’Italia ha proposto una strategia che credo debba essere seriamente presa in considerazione dall’Europa perché”, ha aggiunto “occorre costruire una strategia europea”. “La politica estera e quella militare si fa con il respiro del lungo periodo, non con l’atteggiamento di chi pensa “se no domani i giornali cosa scrivono”. L’Italia è l’Italia. Non è il paese dei balocchi, come qualcuno vuol far passare per obiettivi di strumentalizzazione interna”, ha detto Renzi parlando dei rischi connessi al terrorismo. Il premier ha quindi confermato che sono state individuate “una serie di proposte nella legge di Stabilità sulla sicurezza che spero possano incrociare un consenso più ampio rispetto a quello della maggioranza”. Renzi ha ricordato i capisaldi di questo intervento: cybersecurity, mezzi, un incremento delle disponibilità della difesa nelle possibilità di intervento all’estero, investimento come gli 80 euro per le forze dell’ordine. “Io vorrei che il parlamento autorizzasse il governo ad andare al consiglio Ue con la richiesta di un pacchetto comprensivo e globale, un approccio unitario, non con una reazione emotiva di fronte a fenomeni che dureranno anni”, ha detto Renzi sottolineando come azione militare, di sicurezza interna e diplomatica debbano viaggiare insieme. “Tenere insieme sicurezza e cultura – ha sottolineato - non è un’arma di distrazione di massa”. Il premier ha poi affrontato la questione legata ai migranti: “trovo strabiliante che in Europa qualcuno abbia pensato di aprire una procedura di infrazione perchè non tutte le persone che abbiamo salvato in mare sono state identificate con le impronte digitali”. “Vogliamo arrivare al riconoscimento facciale, è un fatto di serietà. Noi non siamo titubanti su questo tema, quello che vogliamo dire è che l’Europa non può avere il solito approccio sulle questioni dell’immigrazione. Si è fatto un passo avanti con il vertice di Malta e l’incontro con la Turchia, dove l’Italia non aveva da farsi perdonare un cambio di linea politica. Io difendo una continuità istituzionale sulla politica estera della quale non mi vergogno”. Renzi ha poi spiegato la proposta di affiancare un intervento di messa in sicurezza dell’area intorno alla diga di Mosul alla opera di restauro della diga da parte di un’azienda italiana. “Nelle prossime settimane il ministro della Difesa, d’intesa con il ministro degli Esteri, presenterà, presso le commissioni competenti di Camera e Senato una ipotesi molto avanzata di ulteriore impegno da parte dell’Italia, che è un impegno serio e non estemporaneo in Iraq”. “Non c’è una nessuna garanzia di sicurezza senza un grande investimento diplomatico” ha concluso, “siamo tornati nei tavoli che contano. Dall’altro abbiamo scelto di ospitare a Roma un appuntamento rilevante per il futuro della Libia e continuiamo a svolgere una incessante azione diplomatica perché tutte le parti dialoghino”. Terminato l’intervento alla Camera, Renzi è stato ricevuto dal Presidente Mattarella insieme ai Ministri Gentiloni, Alfano, Padoan, Guidi, Galletti e Boschi, e ai Sottosegretari De Vincenti e Gozi. (aise)
 
AL QUIRINALE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E ALCUNI MEMBRI DEL GOVERNO IN VISTA DEL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DI BRUXELLES
 
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in vista del prossimo Consiglio Europeo di Bruxelles, ha ricevuto al Quirinale, nel corso della tradizionale colazione di lavoro, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, il Ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, i Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti e Sandro Gozi.
 
REGOLE PIÙ SEVERE PER L'ESPORTAZIONE DI ARMI DA FUOCO
 
La minaccia del terrorismo in Europa ha spinto a controlli più severi sulle armi. Mercoledì, i deputati discuteranno un rapporto che richiede di applicare più rigorosamente il codice dell'UE in materia di esportazioni di armi. Il voto è previsto per il giorno successivo. Nel 2013 solo gli Stati membri dell'UE hanno esportato il corrispettivo di 26.700.000.000 di euro di armi verso i paesi al di fuori dell'UE. Il rapporto sull'esportazioni di armi dell'UE è stato scritto dalla deputata svedese dei Verdi Bodil Valero. "La situazione della sicurezza in Europa è completamente diversa rispetto a cinque anni fa" ha spiegato. "Per molti anni abbiamo venduto un grande numero di armi a paesi con un certa stabilità, ma che al momento sono zone di conflitto. Se non definiamo una corretta valutazione dei rischi, allora avremo seri problemi. Oggi ci rendiamo conto che le armi che abbiamo venduto possono essere utilizzate contro di noi". Nella sua relazione, la deputata Bodil Valero invita gli Stati membri a sostenere la creazione di un'Autorità europea indipendente per il controllo delle armi: "L'autorità avrebbe il ruolo di garantire che tutti rispettino le regole minime. I paesi sarebbe comunque liberi di applicare delle norme più severe". Delle misure più severe potrebbero avere anche delle conseguenze per le industrie di armi europee. "Abbiamo una industria della difesa per proteggere i nostri cittadini. Naturalmente l'industria deve vendere, ma dobbiamo fare in modo che le armi non finiscano nelle mani delle persone sbagliate".
LIMITARE L'ACCESSO ALLE ARMI A seguito degli attentati di Parigi il 13 novembre, la Commissione europea ha proposto di rafforzare i controlli sulle armi da fuoco. Il 7 dicembre, la Commissione europea ha presentato la sua proposta alla commissione per il Mercato interno del Parlamento, dopo che i deputati avevano discusso il progetto di norme UE per bandire le armi semi-automatiche per l'uso civile e prevenire la riattivazione delle armi disattivate e l'acquisto di ricambi online. I deputati avranno la possibilità di discutere e votare le proposte solamente una volta che saranno stati formalmente presentati.
 
ARS: PRESIDENTE ARDIZZONE GIOVEDI’ INCONTRA STAMPA PARLAMENTARE
 
Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, giovedì 17 dicembre alle ore 12.00, nella sala rossa di palazzo dei Normanni, incontrerà i giornalisti della stampa parlamentare, per il tradizionale scambio di auguri in occasione delle festività di fine anno.