LATTE, MARTINA: PACCHETTO MISURE UE AFFIANCA IL PIANO DEL GOVERNO Roma - “La commissione Ue ha proposto un pacchetto straordinario di aiuti da 500 milioni a sostegno degli allevatori. Si tratta della più importante azione straordinaria attivata dalla Commissione in questi anni sul fronte agricolo, una prospettiva utile per rispondere subito alle aspettative dei produttori. Entro martedì prossimo il pacchetto di misure sarà definito nei dettagli per essere operativo, a partire dalla proposta relativa agli aiuti diretti con flessibilità e spazio alla decisione dei singoli Stati”. Così il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, al termine del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca della Ue, lunedì 7 settembre. “Rispondere alle esigenze di liquidità delle imprese lattiere è urgente. La Commissione ha fatto sue diverse proposte che avevamo impostato a Madrid, in particolare quella relativa allo stoccaggio privato delle carni e dei formaggi, che per l'Italia ha già funzionato lo scorso anno contro gli effetti dell'embargo russo. – ha concluso Martina - Importante anche il contrasto alle pratiche sleali di mercato, un lavoro che l'Italia sta già portando avanti e che può e deve essere rafforzato. È positivo l'avvio di una nuova strategia d'azione europea, che si possa combinare con le scelte nazionali che già da settimane stiamo portando avanti con il nostro piano latte da 120 milioni di euro. Abbiamo ribadito anche oggi che la tutela del reddito dei produttori deve essere una priorità europea, soprattutto in una fase in cui i prezzi di mercato non remunerano i costi medi di produzione. Non c'è altro tempo da perdere, nelle prossime ore va perfezionata la proposta attuativa da approvare nel Consiglio europeo di martedì prossimo in Lussemburgo”. (NoveColonne ATG)
 
L’11 SETTEMBRE A CASTELPORZIANO LA FESTA CONCLUSIVA DEL CENTRO ESTIVO PER DISABILI
 
Alla presenza del Presidente Sergio Mattarella si svolgerà, venerdì 11 settembre dalle ore 17:00 nella Tenuta di Castelporziano, la festa conclusiva del centro estivo istituito, per iniziativa del Quirinale, in favore di adulti e minori disabili. Il progetto, realizzato d'intesa tra il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, il Comune di Roma e la Regione Lazio, ha coinvolto strutture e associazioni del Comune di Roma e limitrofi. Circa 500 disabili sono stati ospitati da metà giugno a fine agosto nelle strutture balneari e nel parco della Tenuta, all'interno del quale hanno effettuato visite naturalistiche. La manifestazione, alla quale sono attese più di 1000 persone tra disabili ed accompagnatori, prevede le esibizioni dei giocolieri e clown dell'Associazione "Magicaburla onlus", della band "Ladri di carrozzelle", della Fanfara dei Carabinieri a cavallo e del Nucleo cinofili dei Carabinieri. Il Presidente Mattarella rivolgerà un saluto. Condurrà la manifestazione Elsa Di Gati. Alla realizzazione dell'evento della Presidenza della Repubblica hanno contribuito, oltre all'Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, il Dipartimento della Protezione civile, il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, la Rai, l'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione dell'Agricoltura (ARSIAL), l'Azienda Romana Mercati della Camera di Commercio (ARM), il Gruppo di Solidarietà dei Dipendenti della Camera dei Deputati e il Circolo Dipendenti del Quirinale. I giornalisti e i cinefotoperatori che intendono assistere alla manifestazione dovranno accreditarsi presso l'Ufficio per la Stampa e la Comunicazione del Quirinale (06 46992586) entro le ore 13:00 di giovedì 10 settembre, seguendo le modalità indicate sul sito www.quirinale.it, sezione "Accrediti stampa". L'accesso alla Tenuta è consentito fino alle ore 16:15 di venerdì 11 dall'ingresso di via Cristoforo Colombo, 1671 km 18 - incrocio con via di Malafede. È possibile raggiungere la Tenuta con auto privata o in taxi ed è previsto un parcheggio interno. Per la stampa sono stati riservati posti in platea e un'area di lavoro con connessione wifi.(ufficio stampa)
 
SULLE RIFORME NUMERI A RISCHIO IN SENATO. RENZI: MAGGIORANZA C'È
 
Roma - (askanews) - I numeri della maggioranza sulle riforme al Senato sono a rischio. Almeno a giudicare dalla presentazione degli emendamenti in commissione. Sono più di mezzo milione le proposte di modifica presentate dai vari gruppi parlamentari e sul Senato elettivo si saldano, a sorpresa, non solo le forze di opposizione e la minoranza dem ma anche Fi e altre componenti della maggioranza che potrebbero mettere in seria difficoltà il progetto renziano. Sale fino a 176 il numero dei senatori che, sulla carta, al momento, potrebbero votare a favore degli emendamenti per il Senato elettivo. Ma Matteo Renzi, parlando alla direzione del Pd dei grandi risultati ottenuti in questi mesi, ricorda che "la maggioranza non è mai mancata e mai mancherà, vedendo i numeri". Sul ddl di riforma costituzionale "noi siamo disponibili a confrontarci e ad apportare modifiche migliorative al testo ma a patto che non riportino al punto zero", ha ribadito il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini riecheggiando la posizione espressa a chiare lettere ieri dal premier Matteo Renzi. Ma se la maggioranza pensava di puntare sul patto del Nazareno per indebolire le richieste della minoranza Pd, oggi anche da Fi è arrivata una richiesta di intervenire sul progetto complessivo per il nuovo Senato. "E' necessario individuare una modalità di elezione che ne garantisca la legittimità e rappresentatività, la cui massima espressione è nell'elezione diretta", ha detto Paolo Romani, il cui gruppo ha poi depositato più di mille emendamenti. Altra novità è la posizione del gruppo di maggioranza Per le Autonomie, che con la firma di 12 senatori ha presentato a sua volta un emendamento sul Senato elettivo. Se poi il governo pensasse di by-passare la commissione Affari costituzionali andando direttamente in Aula, allora il record-man degli emendamenti, Roberto Calderoli, è già pronto a dare battaglia: con "6,5 milioni di proposte di modifica alla riforma". Tutto questo dimostra che a settembre si dovrà trovare un'intesa politica per mettere fine alle schermaglie procedurali se non si vuole mettere a rischio il progetto Boschi. Un suggerimento che per primo il presidente del Senato, Pietro Grasso, aveva rivolto al Pd in occasione della cerimonia del Ventaglio a Palazzo Madama. Bisogna "privilegiare la strada dell'accordo politico alto, dell'intesa sui contenuti, piuttosto che la ricerca dei singoli voti", aveva detto il 28 luglio. E nonostante gli interventi del ministro Boschi, della relatrice Anna Finocchiaro e del presidente emerito Giorgio Napolitano, tutti contrari a uno sconvolgimento del testo arrivato dalla Camera, la posizione di Grasso è ancora quella: serve un accordo politico per superare le forche caudine degli emendamenti, non si può puntare tutto sulla loro inammissibilità in Aula. Anche perchè, è questa l'opinione della seconda carica dello Stato, l'articolo 2 è stato modificato alla Camera e dovrà necessariamente passare per un nuovo voto al Senato. Questo hanno detto anche i costituzionalisti e questo è quanto chiede anche un senatore del Pd che non appartiene alla minoranza, Giorgio Pagliari, con un emendamento, proprio all'articolo 2, che serve a sciogliere il nodo aperto dalla modifica introdotta alla Camera sulla durata del mandato dei senatori-sindaci. C'è un mese e mezzo di tempo e Grasso ancora auspica che il Pd sia in grado di risolvere "politicamente" la questione prima che si arrivi in Aula.
 
DESERTO ALL’ARS, RIPARTONO I LAVORI MA L’AULA È VUOTA
 
Si è aperta, in un’aula quasi vuota, con una decina di deputati presenti su novanta, la seduta dell’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Giuseppe Lupo (Pd). All’ordine del giorno interpellanze e interrogazioni su territorio e ambiente e formazione professionale. In aula solo gli assessori Maurizio Croce e Vania Contrafatto. “Ars: La seduta è aperta. Ma deserta. Nove deputati su novanta e la Sicilia affonda. #tuttiacasa @coraggiosicilia”. Commenta su Twitter Fabrizio Ferrandelli, ex deputato regionale del Pd dimessosi dall’Assemblea regionale siciliana in polemica con il Pd e con il governatore Rosario Crocetta, che posta anche una foto dell’aula deserta nella seduta odierna dell’Ars. (fonte: www.sicilianformazioni.it)