Ruderi, muri e resti di costruzioni nei pressi delle chiese: Chiesa del Crocifisso: muro d'argine nei pressi della chiesa Chiesa della Maddalena: muro antico Chiesa di Santa Maria delle Grazie: muro antico
  • Chiesa Madre: ruderi
  • Chiesa Addolorata: resti antichi
  • Colle dell'Annunziata
  • Convento di Sant'Agostino: Ruderi
  • Fondo Calcerano: Antica costruzione
  • Le Stalle Antiche
  • Via Fragalà: stanze antiche
  • Via Scipione: resti di abitato
  • L'askos di Centuripe Nei primi anni sessanta, a Centuripe, è stato ritrovato un askos (vaso schiacciato) risalente al V secolo a.C., oggi conservato al museo archeologico di Karlsruhe, in (Germania), che riporta la più lunga iscrizione esistente in Siculo che risulta essere una lingua di origine indo-europea, molto imparentata con il latino.L'epigrafe dell'antico gemellaggio con Lanuvio Nel 1962 il ritrovamento casuale di una lastra di pietra calcarea tra i ruderi della contrada Crocefisso su cui era incisa un'iscrizione greca in dorico ha permessa la conoscenza del più antico gemellaggio finora conosciuto tra la città ellenizzata di Centuripe e la città latina di LanuvioLa lastra, frammentata, della misura di 41 cm di larghezza e 30 di altezza e dello spessore di 10 cm, faceva parte di una stele di almeno un metro di altezza.[5]L'antica iscrizione riporta un trattato di pace tra Centuripe e Lanuvio nel Lazio, che mette in risalto l'origine comune delle due città raccontando di una missione diplomatica che gli ambasciatori centuripini Filarkos, Lampon e Zoarkos, intorno al II secolo a.C., avrebbero svolto recandosi a Lanuvio e a Roma per rinnovare la loro parentela.La zecca di Centuripe Moneta di bronzo del 240 a.C. con testa di Giove protettore della città Moneta di bronzo del 240 a.C. con i fulmini di Giove e la scrittaLa città si è presto dotata di una propria moneta, segno di prosperità economica e di prestigio. La zecca centuripina ha iniziato a coniare moneta nel 346 a.C.Un bell'esempio di coniazione centuripina: la moneta, in bronzo, è del 240 a.C., e raffigura la testa di Giove (patrono della città siculo-ellenistica) coronata di lauro e sull'altra faccia un fulmine, al centro, con la scritta Kento-Ripinon (centuripino).Il ponte romano di Pietralunga Una strada lastricata lungo il fiume Simeto e il ritrovamento del ponte per secoli dimenticato, distrutto, forse in epoca medioevale, durante una delle tante invasioni, fanno avanzare ad alcuni studiosi l'ipotesi del ritrovamento della via frumentaria, l'importante strada romana che collegava Catania con Centuripe ed Enna. Tradizioni e folclore
    • Settimana Santa: la domenica delle Palme inizia con la solenne processione delle palme che, partita dalla Chiesa del Collegio, giunge in Chiesa Madre. La sera stessa i confratelli dell'arciconfraternita del Santissimo Sacramento iniziano l'adorazione delle quarantore e il giovedì Santo saranno in processione con la statua lignea del Cristo alla colonna e l'Addolorata. Il venerdì Santo nella chiesa Madre: al mattino viene rappresentata la crocefissione di Gesù, sulla croce dell'altare, e al tramonto i presenti assistono alla ascisa a cruci (discesa dalla croce). La resurrezione, il giorno di Pasqua, sempre nella chiesa Madre è celebrata con la caduta della tela, un drappo enorme che ricopre tutta l'abside con dipinta la scena della Deposizione.
    • Festa dei patroni Santa Rosalia e San Prospero da Centuripe: dal 15 al 19 settembre. Funzioni religiose, manifestazioni ricreative e culturali, concerti di musica classica, moderna e rock. Il 20 il mercato con bancarelle.
    • Rappresentazione della Pasqua di Gesù: il sabato precedente la domenica delle palme una suggestiva rappresentazione della passione, morte e risurrezione di Gesù.
    Cultura Istruzione [modifica]Musei Inaugurato nel dicembre del 2000, il museo archeologico di Centuripe è ospitato in un edificio la cui costruzione è iniziata negli anni cinquanta; si trova in posizione panoramica verso l'Etna e la valle del Simeto. Le collezioni, che fin dagli anni venti erano custodite nella vecchia sede del palazzo comunale,sono integrate dai reperti forniti dagli scavi condotti sin dal 1968 dalla Sovrintendenza per i Beni Culturali.Gli spazi utilizzati sono su due livelli: la saletta d'ingresso del museo presenta la storia e la topografia della città. Il piano terra documenta i siti abitativi, le attività economiche, i ritrovamenti con significative sculture di età romana. Inoltre le terrecotte locali del periodo ellenistico con maschere e statue che esprimono l'alto livello tecnico raggiunto e l'originale tipologia di forme e soggetti che sono alla base della diffusione dei manufatti nei mercati più esigenti. Alcuni reperti del primo livello:
    • Una raffinata statua ellenistica di Musa
    • Una colossale testa dell'imperatore Adriano (II secolo)
    • Sculture provenienti dall'edificio degli Augustali, che ritraggono membri della famiglia imperiale e imperatori.
    • Un eccezionale torso marmoreo loricato, probabilmente di Augusto
    • Statua femminile acefala con abbigliamento che avviluppa il corpo con artificiosi panneggi.
    Al secondo piano:
    • Preziosa collezione di ceramica preistorica, materiali da necropoli greche e iscrizioni funerarie latine.
    • Vasi di tipo centuripino pregevoli prodotti di fabbriche locali fra III e II secolo a.C. decorati con motivi a rilievo e scene dipinte con tempere policrome; soggetti del culto dionisiaco.
    • Lastra fittile di un monumento funerario, con scena a rilievo.
    Arte La produzione ceramica di Centuripe affonda le sue radici nella Preistoria della Sicilia come dimostrano alcuni dei reperti del museo; molto rimane, tuttavia, ancora da studiare e catalogare dato che i reperti del territorio sono disseminati un po' dappertutto a causa del saccheggio, protratto nel tempo, a cui è andato incontro il territorio circostante. Il territorio circostante risulta essere stato intensamente abitato anche prima degli insediamenti greci; insistono infatti nell'area anche varie altre città, delle quasi si sono trovate le tracce come Mendolito ove sorgeva il famoso santuario del dio siculo Adranos e Inessa, con le quali si svilupparono certamente i commerci e gli scambi ma la mancanza di progetti finanziati di ricerca archeologica a vasto raggio non ne ha ancora evidenziato la reale portata.È comunque in coincidenza con l'ellenizzazione di Centuripe che si evidenzia ancor più l'arte ceramica locale e se ne sviluppa il commercio per tutto il bacino del Mediterraneo centro orientale. A partire dal III secolo a.C. la coroplastica esprime una ricchissima produzione di statuette fittili in terracotta che prendono il nome tipico di tanagrine perché simili a quelle già conosciute trovate nella necropoli di Tanagra in Beozia. Si tratta di arte a chiara destinazione funeraria che raggiunge elevati livelli di esecuzione con leggiadre figurine femminili danzanti, divinità di età ellenistica e figure di amorini e satiri. La produzione ceramica di Centuripe risalta e si esprime in tutte le forme di anfore producendone di proprie che vengono dette appunto vasi centuripini per la loro caratteristiche forme e decorazioni a rilievo. Vengono dipinte spesso a freddo con delicati colori a tempera. Uno studioso, il Libertini, ne cataloga ben 39 modelli differenti.[7] Quattro pregevoli esemplari sono esposti dal 1929 al Metropolitan Museum di New York. Anche la decorazione parietale era molto praticata; nonostante le distruzioni della città nel periodo medioevale ne abbiano quasi disperso le tracce, ne è sopravvissuta una, probabilmente del III secolo a.C., trovata in una casa privata.(2/fine)