Cultura
Istruzione
- Liceo "Vincenzo Linares" (scientifico, classico, psicopedagogico)
- Istituto tecnico per geometri "Ines Giganti Curella"
- Istituto tecnico commerciale e alberghiero "Filino Re Capriata"
- Istituto professionale chimico-biologico e meccanico-termico "Enrico Fermi"
Media
Periodici Locali | TV locali | Radio locali | Giornali on line |
|
|
|
Cucina
Nella tradizione culinaria licatese, come invero accade anche nel resto della Sicilia e del Meridione d'Italia, in genere la preparazione di una specifica pietanza accompagna una particolare ricorrenza o evento della vita.
- Per il Venerdì Santo e per il Corpus Domini si preparano dei pani speciali chiamati muffuletti, impastati con farina, cannella, spezie e semi di anice;
- il giorno di Pasqua ai bambini si regalano i Panarini (o Cannileri), preparati con farina "00" e uova sode.
- il primo dell'anno si porta a tavola u' Taianu;
- il giorno di San Giuseppe si prepara la tagliarina con il macco, pasta fresca condita con purè di fave;
- la domenica, nel periodo estivo, era consuetudine preparare la lasagna, pasta fresca condita con sugo di pomodoro fresco (buttiglieddru) e ricotta salata. La tradizione vuole che sia servita su un pianale di legno (scanaturi) utilizzato per impastare la farina, e consumata dai commensali in comune senza l'uso di piatti.
- per le festività nataliazie si preparano "i mastazzoli" e i "i minnilati". Si tratta di dolci caratteristici della zona. I "mastazzoli" sono preparati con mosto cotto (u vinu cottu), succo di carrube, scorza d'arancia in polvere, pepe, zucchero, cannella e farina. I "minnilati" sono, invece, dolci preparati con mandorle, zucchero farina e buccia di limone grattugiata e aromi vari. Si prepara anche a' pupa ch'i ficu, pane di grano duro e fichi secchi a forma di bambola.
Persone legate a Licata
- Pietro Grasso, magistrato e procuratore antimafia, presidente del Senato durante la XVII Legislatura della Repubblica Italiana;
- Rosa Balistreri (1927-1990), cantante;
- Angelo Italia (1628-1700), architetto - a lui si deve il progetto urbanistico barocco della nuova Noto nel 1693;
- Filippo Re Capriata (1867-1908), fisico - è stato uno dei precursori della TV, con un saggio scientifico apparso in Francia nel 1903;
- Vincenzo Linares (1804-1847), letterato, poeta, patriota;
- San Giuseppe Maria Tomasi (1649-1713), cardinale, compatrono della città;
- Gaetano De Pasquali (1818-1902), magistrato, scrittore;
- Raimondo Saverino (1923-1944), partigiano;
- Corrado Carnevale, magistrato;
- Giuseppe Bellisario,(1902-1973), direttore d'orchestra e compositore;
- Antonio Licata[5](1810- 1892), pittore.
Geografia antropica
Quartieri
- Piano Cannelle-Piano Bugiades
- Montecatini
- Loreto
- Cunsaria
- Sette Spade
- Cotturo
- San Paolo
- Santa Maria
- Marina
- Quartiere Africano
- Oltreponte
- Fondachello
- Playa
- Villaggio dei Fiori
- Villaggio Agricolo
- Comuni-Camera
Economia
L'economia è prevalentemente basata su agricoltura e pesca. Un terzo settore di grossa rilevanza è il turismo sviluppatosi negli ultimi anni, grazie alla creazione di numerose infrastrutture turistiche-ricettive tra villaggi turistici, alberghi, resort e numerosi B&B distribuiti lungo la riviera di Ponente e Levante.
L'attuale capacità ricettiva in termini di posti letto si aggira intorno alle 3000 unità.
Il porto
Grande rilevanza ha avuto nei secoli il porto: nell'antichità è stato un importante punto di riferimento nel Mediterraneo per lo smistamento di merci, soprattutto del grano; in tempi più recenti, nella prima metà del Novecento, è stato largamente impiegato per la commercializzazione dello zolfo proveniente dalle miniere della Sicilia centro-meridionale.
Il porto licatese fu uno dei primi porti intermodali dell'isola, in quanto il sistema portuale era combinato al sistema ferroviario, grazie alla creazione di una linea di raccordo che collegava la stazione centrale con le stazione marittima e stazione porto.
Le numerosi merci in prevalenza zolfifera venivano smerciati attraverso questa nuova rete realizzata verso la fine dell'800. La linea rimase attiva fino agli anni '80 dismessa per via della forte concorrenza del gommato. L'ultimo treno merci in partenza dal porto commerciale di Licata, fu il diretto Licata- Bologna..
Progressivamente la valenza commerciale ha subito un ridimensionamento cosicché, ad oggi, risultano essere prevalenti le attività legate alla pesca, composta da una flotta di barche di medie e piccole imbarcazioni. L'attività mercantile si è sviluppata, grazie ad alcune attività produttive locali che utilizzano lo scalo per importare ed esportare i loro prodotti.
Da qualche anno è inoltre operativo un porto turistico privato (Marina di Cala del Sole).
Di primaria importanza è la cantieristica navale.
Maestri d'ascia ed antiche tradizioni nella lavorazione delle barche,fanno del porto di Licata uno dei maggiori poli cantieristici del sud Italia. Grazie all'utilizzo delle antiche attrezzature che fanno della cantieristica navale locale un vanto per tutta l'isola e non.
Gemellaggi