nel 1706 viene costruita la cappella del Crocifisso su progetto di G. D'Avijeni e nel 1712 il presbiterio. Nel 1765 venne realizzata la volta e nel '73 su progetto di Giovan Francesco D'Alessandro viene interamente stuccata. Il nuovo prospetto principale fu realizzato dal 1812 al 1814 su progetto del famoso architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia (1809). L'ingresso laterale è incorniciato invece da un portale di epoca molto precedente. Nel 1831 si realizza il nuovo campanile. È stata restaurata dal 1995 al 1998.
Nel grande interno basilicale a tre navate divise da 12 colonne in pietra locale con profondo presbiterio ed ampie cappelle si segnalano il fonte battesimale in marmo di Carrara (sec. XVI), le tela della "Pietà" (1610) e quella realizzata da un autore fiammingo che rappresenta "L'Immacolata". Inoltre sono degne di nota le numerose tele e statue lignee che vanno dal secolo XVI al XIX, il pulpito, il coro ligneo realizzato da mastro Benedetto Bevilacqua da Palermo, la cantoria al di sopra dell'ingresso. Da segnalare il Ciborio in legno rivestito di oro zecchino (1681), la statua di S. Giuseppe con il Bambino di Michelangelo da Catania (1652) e la grande pala d'altare di Antonio Mercurio "L'assunzione di Maria SS e gli apostoli" (6,5 X 3,5 m). In quest'ultima opera sembra sia presente anche la mano di Gaetano Mercurio, padre dell'autore e anch'egli valente ed apprezzato pittore. Singolare è anche la bella Vara barocca di San Sebastiano, realizzata nel 1619 e recentemente restaurata, che viene utilizzata per portare il Santo per le vie del paese in occasione delle processioni. Sotto il pavimento sono visitabili inoltre i grandi ambienti della cripta, in cui si conserva anche il corpo mummificato di una neonata ritrovato durante i restauri. Dal retro della chiesa, da un'ampia balconata in pietra si può dare un'occhiata allo stupendo panorama della parte bassa del paese, delle colline e del mare.
Chiesa di San Rocco
Edificata nel 1657, è dedicata al Santo protettore di Motta. Il portale monumentale è del 1697 (opera di G. D'Avijeni), il transetto e la cupola furono realizzati dal 1712 al 1716, insieme ai primi lavori di stuccatura. Nel 1764 iniziarono i lavori per la nuova stupenda facciata e il campanile, ultimato nel 1776. Sulle due porte più piccole, corrispondenti alle due navate laterali, si può leggere la frase che rappresenta l'orgoglio e la fede dei mottesi verso il "loro" Santo: "O FOELIX PATRIA DIGNA, TALI TANTOQUE PATRONO", in italiano "Felice la patria degna di un tale e tanto grande Patrono". Il grande architetto trapanese Andrea Gigante elaborò un progetto per gli stucchi realizzato nel 1783. Clemente Lo Cascio nel 1818 finì di stuccare la chiesa con l'ordine corinzio delle colonne. Negli stessi anni si porta a compimento anche il coro in legno. Nel 1843 su progetto dell'architetto Ragonese fu realizzato il nuovo altare maggiore in marmo e pietre dure. L'interno è a croce latina, a tre navate divise da 12 colonne corinzie.
Tra le tante opere d'arte conservate al suo interno si ricorda la statua del protettore San Rocco (1613-20) di Antonio Pellegrino, modificata da Francesco Li Volsi, l'Addolorata (Filippo Quattrocchi 1783), il SS. Crocifisso e altre statue e dipinti dei secoli XVII e XVIII, oltre alla statua della Madonna del Rosario di Francesco Campita del 1642, tutta rivestita in oro zecchino, conservata nella cappella di fondo alla sinistra del presbiterio. Nella cappella a destra si può ammirare la cappella del SS. Sacramento con il ciborio in legno rivestito di oro zecchino, simile a quello della chiesa madre. Da segnalare inoltre la pala d'altare "La Madonna in gloria tra i santi" di A. Mercurio (secolo XVIII) che si ricorda per le sue grandi dimensioni (6m X 3m). Antonio Mercurio è autore anche delle altre tele ed affreschi presenti nella chiesa. Tra le opere più particolari sono degne di nota anche la grande Vara di San Rocco e l'Urna di Gesù morto del venerdì Santo. L'edificio negli anni 2008-2009 è stato oggetto di un ciclo di restauri che ha riportato alla luce i colori originali della facciata e gli stucchi dell'interno. In questa occasione sono stati realizzati in pietra locale il nuovo altare ottagonale e l'ambone.
Chiesa di San Pietro
Costruita nel XIII secolo e dedicata al principe degli Apostoli si trova nella stessa piazza del castello. Fu modificata in parte a partire dal 1778 con l'aggiunta del portale, della rampa monumentale (opera di M. Zappalà) e della volta a botte. All'interno nel presbiterio in una nicchia al di sopra dell'altare maggiore si può ammirare la statua di San Pietro, ed altre opere pittoriche e lignee. Recentemente è stata realizzata la nuova pavimentazione della piazza antistante e delle strade limitrofe.
Chiesa della Madonna delle Grazie
Fu costruita nel 1649, modificata nel 1823 e restaurata nel 1987. All'Interno si ricordano la tela della Madonna delle Grazie di J. Brusca rappresentante la titolare e anche uno scorcio del paese dei secoli passati e la statua della Vergine SS, di recente realizzazione. Si trova nel centro storico, nelle vicinanze del castello. La chiesa ha subito un nuovo restauro nell'anno 2011.
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Edificata nel 1549. Ampliata nel 1811 con la costruzione dell'abside. Stuccata con delicate decorazioni neoclassiche nel 1852. Al suo interno a navata unica e tetto in legno con travi si conserva la statua del Santo titolare. La semplice facciata è ornata da un portale ad anelli che ricorda lo stile romanico e da una piccolo campanile.
Oratorio di San Filippo Neri
Già chiesa di S. Rocco. Edificato intorno al 1575, in seguito ad una violenta epidemia di peste. Trasformato in sede della confraternita delle Anime del Purgatorio dopo la costruzione di una chiesa nell'attiguo sito (1657). La zona presbiteriale è stata stuccata nel 1718 dal grande stuccatore Pietro Antonio Aversa, collaboratore dei Serpotta, e l'aula nel 1742. Vito D'Anna vi dipinse la pala d'altare che rappresenta "L'estasi di S. Filippo Neri".
Chiesa di Santa Maria Annunziata
È conosciuta popolarmente con il nome di chiesa del convento. Costruita intorno al 1850 in sostituzione dell'abbazia rurale di S. Maria di Sparto, è stata stravolta completamente nel 1965. All'interno si segnala l'opera gaginiana che rappresenta la Madonna con il bambino del XVI secolo posta nella cappella del presbiterio e interessanti quadri ad olio su tela nelle cappelle laterali. Nella navata si trova la statua di S. Luca evangelista, patrono del paese, qui trasportata dopo la distruzione della chiesa a lui dedicata. Deve essere segnalato anche un prezioso reliquiario del XV secolo contenente una reliquia del Santo Patrono. Si trova nella piazza più importante del paese, piazza San Luca, proprio di fronte al palazzo municipale. La facciata è ornata da un portale in pietra locale preceduto da una scalinata e da due campanili gemelli.
Chiesa di S. Croce
È un'antica chiesetta rurale posta a pochi chilometri dal centro abitato, raggiungibile tramite una buona strada asfaltata. La chiesa è caratterizzata dalla semplicità sia all'esterno che all'interno, in cui si conserva un venerato Crocifisso in legno. La seconda domenica di settembre si svolge la festa con la processione di S. Croce.
Convento di S. Maria di Sparto
È conosciuto anche con il nome di San Cataldo dalla contrada omonima. Il convento si trova in stato di abbandono a fronte dell'abitato; viene identificato con il cenobio bizantino di S. Maria di Sparto, poi passato all'ordine benedettino e abbandonato nel secolo XVIII. L'edificio presenta le forme assunte intorno alla metà del ' 700 quando passò ai signori di Motta; l'antica chiesetta absidata è oggi invasa da un selvatico e pittoresco groviglio di piante.
Il Calvario
È una struttura formata da tre altari con tre croci che rappresentano appunto le tre croci presenti sul Golgota. Si trova in uno dei punti più alti del paese e questo monumento fa parte, insieme ad altri tre, delle quattro croci che si trovano all'estremità del paese, da cui durante la processione del SS. Crocifisso del 3 maggio si svolge la benedizione del paese e delle campagne con la reliquia della S. Croce.
Chiesa di San Luca
Della chiesa si ha notizia già nel 1538. Nel 1601 venne realizzata la navata laterale. Restaurata nel 1719 e alla fine dell'Ottocento. Con una sciagurata decisione fu demolita nel 1964 per far posto al palazzo municipale.
Chiesa di San Carlo
Esistente fin dai primi del Cinquecento. Ampliata nel 1654 e stuccata nel 1720. Ristrutturata dal 1806 al '15. Intorno al 1950 crollò il tetto e invece di essere ristrutturata, nel 1962 fu demolita per far posto al salone parrocchiale.
Monastero di Santa Maria degli Angeli
Istituito nel 1549, riedificato dal 1749 al 1760. Nel 1949 crollò una parte della chiesa che venne demolita del tutto. Una parte dei marmi e lo splendido altare maggiore vennero trasportati nella chiesa di S. Rocco. Nel 1980 vi si edificò la casa canonica. (continua/2)