L'Italia é in questo momento un campo minato sul quale alcuni personaggi alati come angeli, camminano per fortuna senza posare quasi i piedi, evitando di esplodere anche loro ( i cittadini che hanno a votare alle primarie pensando al futuro della loro patria¡). A Taranto dopo tanto disastro, orrore e poca luce all’ orizzonte , anche la natura si mette contro di loro.

Chissá é una nuova chiamata di attenzione questa: ci vuole non inquinare l’ambiente, é vero, ma si deve mantenere l’industria dell’acciaio per continuare a far grande l’Italia e si deve mantenerla anche come fonte di lavoro. Sembra un pó strano (o almeno lo sembra a mé italo –argentina diffidente e con troppa esperienza alle spalle) che quelli che per anni hanno girato la testa dell’altra parte, permettendo questa equivoca situazione di inquinamento, ora vogliano rimediare in pochi giorni , attraverso la distruzione dell’industria dell’acciaio e attraverso l’impossibilità di riaprire pur adeguando pian piano la situazione alle regole giuste. Sará forse che la proprietà ha giá in vista dove, in quale paese andare ad inquinare per altri 50 anni, situazione che alla fine permeterebbe all’impresa di spendere meno andando a portare la morte in altra parte e togliendo la vita assolutamente non soltanto a Taranto ma a tutta l’Italia? Insomma, alla RAI , per fortuna, i commentatori sono persone per bene che non pensano male degli altri , come mé, e si rimpiange la disgrazia e si sparla i giudici o in genere delle ombre senza faccia e senza nome. Intanto, in Sicilia si é insediato il nuovo Governo e Crocetta ha organizzato tutto alla grande. Come noi ci aspettavamo di lui, cosa ci fá pensare che sará possibile un governo diverso ed una Sicilia anche diversa, piu aperta, piú moderna, meno chiusa dentro sé stessa, disposta a mandare in aria certe tradizioni nefaste e vergognose che ci hanno reso malamente famosi. Intanto Bruno Vespa manda le donne che ritornino a casa per evitare che i mariti, giustificatamente incazzati dal fatto che lavorino, le ammazino¡ Da bambina ho visto tante volte le donne al mercato con un occhio gonfio, o la faccia rossa, e sentito mia mamma commentare con le amiche; “guarda, quella le ha buscate”. Cosa voleva dire? E perché morivano alcune donne a colpi ed i mariti se la cavavano con pochi anni o niente affatto, sempre per il reato delle “corna”, subito a causa della sciocchezza delle donne. Certamente, delle “corna “ che subivano le donne, non se ne parlava, ma era “vox populi”. Dunque, al grano: tutto cambia in Italia a velocitá siderale, finisce il mese di novembre ed entriamo in quello delle feste quando tutti ci fermiamo a celebrare che ancora siamo vivi e pronti ad incominciare un nuovo anno. Tutto cambia in Sicilia, anche in Sicilia. Ma niente cambia per noi emigrati. Semplici e banali italiani all’estero che sembra non abbiamo la piú minima importanza per i governanti, vecchi e nuovi. E passata giá pú di una settimana della mia lettera a Crocetta. E sebbene non me l’aspettavo ne la pretendevo una risposta diretta, speravo almeno sentire una frase di Crocetta verso i siciliani all’estero, giusto in questi giorni che sta tracciando la strada futura della sua politica di Governo. Niente. Silenzio di radio. L’unico segnale arrivato agli italiani all’estero é venuto dalla Camera; i nostri deputati sono riusciti a strappare al governo, con l’appoggio del PD, una approvazione che ci beneficiará, speriamo si metta in atto. I siciliani, come al solito, non ci siamo, nemmeno per il nuovo Presidente del quale tanto ci aspettavamo. ANTONINA CASCIO Portavoce USEF per America Latina, presidente USEF Mendoza.