(Antonina Cascio) - L’anno 2012 é incominciato con l’annunzio dell’apocalisse per dicembre. Strada facendo , l’apocalisse é passato in secondo piano per cedere il posto alla quantità di successi infausti a livello politico-economico , sociale e culturale che gli esseri umani di questo tempo abbiamo imparato a sopportare. Poco tempo fá, non só su quale servizio internet ho letto che un gruppo di scienziati attuali credono che il tempo si stia accorciando.

Cioé, le giornate non sono piú di 24 ore. Ma non é questo il modo di spiegarvelo. Succede che le ore, dunque i minuti ed i secondi, si sono accorciati, si sono fatti piú brevi. Perché? Perche si sono accellerate la rotazione e la traslazione della terra. Insomma, che questa mia sensazione di mancanza di tempo per riuscere a fare tutto quanto mi propongo fare, ora non só a quale fenomeno risponde. Mi viene il dubbio: sará la vecchiaia, sará lo stress che mi provocano i successi prima enumerati o sará che davvero i giorni sono piú corti? O la vita é piú veloce? Certamente - dirà qualcuno- in un mondo nel quale si succedono le tragedie ed i disastri naturali, le borse sprofondano, le grande imprese collassano, i ricchi diventano poveri ed i poveri che si dedicano alla politica diventano ricchi, in un mondo nel quale niente é piú sicuro né duraturo, né ci si puo fidare più di “tanto” (non vorrei essere negativa, capitemi) come puó qualcuno avere il tempo di porsi queste domande? Ebbene, io non ce l’ho il tempo, lo tolgo al mio riposo, che é mio e me ne faccio quel che voglio, almeno fino ad oggi, perché non so se domani dovró pagare il contributo al riposo perso in riflessioni che non portano da nessuna parte. Noi, in Argentina, siamo a fare un ripasso della nostra storia contributiva che vi posso assicurare é piú lunga e piú pesante che la vostra, anche se gli “europeisti” che crescono come l’erba tra noi, s’intrattengono a manifestare che gli europei sono piú ordinati, piú giusti, piú onesti e piú esigenti al momento di pagare e di far pagare le tasse. Certo, di sicuro molti di loro non hanno nemmeno messo un piede in Europa e sospetto che non lo metteranno mai, d’accordo con tutto quello che ci chiederá la dogana alla partenza ed al ritorno. Non sanno che in Europa, piú di qua, ancora meglio perche lá nacquero gli scopritori dei centomila modi d’ingannare il fisco, la gente ha trovato sempre e troverá il modo di non pagare. E mi riferisco a quelli che i soldi ce li hanno, non proprio ai pensionati, ai lavoratori, ai piccoli imprenditori. In mezzo a questo clima di apocalisse socio-economico, sento spesso parlare della importanza di mantenere la relazione tra l’Italia ed i suoi emigrati, grande risorsa per il paese (L’Italia, certamente). Sento- e dovete scusarmi il sentimento- che dire questo in Sicilia, ad esempio, va al di lá dell’ironia, striscia , , per dire brutalmente che si avvicina, all’insulto, ad una burla feroce. Pintabona é in galera, allora chi é che dice ancora queste frasi? Io posso capire la pena e l’impotenza , ma anche la serena convizzione con la quale puó dirle Fabio Porta, ma non posso capire come ancora ci sono politici di destra ed “emigrati” che li seguono, a parlare sfacciatamente di “progetti e di programmi “che producono gite per il mondo e vacanze gratuite. Come le missioni in Turchia ed in Terra Santa, o nei Caraibi. In altri tempi, quando sentivo che la nave sulla quale mi trovo da tanti anni,- questo gran paese amato- barcollava, sebbene non sono stata mai un topo, mi piaceva pensare che all’ultimo momento avevo la possibilitá di tornare alla “mia “nave dalla quale mai me ne sono andata per propria volontá (nemmeno due anni fá, nel mio ultimo viaggio). In questi giorni mi tocca invece soffrire la doppia possibilitá di affondare. Barcollano quasi tutte le navi del mondo e barcollano anche le mie due navi : Italia ed Argentina, per motivi diversi. O no ? Sappiamo i veri motivi? Una frase salvo dal discorso della presidente ieri: “siamo noi, tutti i paesi del mondo che non abbiamo i dollari a sostenere con le nostre ricchezze ed i nostri sforzi, la eccessiva emissione di dollari degli U:S:A, il loro eccessivo lusso. Perché sono loro a fare le regole, perché hanno la moneta che in questo momento si usa come base delle riserve del mondo.” Seguendo il corso delle mie rifessioni nelle ore di riposo, sará questa l’apocalisse della quale tanto si parla? Tengo per “ questo” il fatto di capovolgere lo status quo, di cambiare le regole e di “trasfornare” questo ordine ingiusto ed iniquo. Perché non sognare un mondo migliore? Infatti era quello che i Mayas pronosticavano come apocalisse: un mondo migliore! Antonina Cascio