(Antonina Cascio) - Oscillare da paese delle “banane” a paese di grande sviluppo per tornare ad essere paese delle “banane”, non è mica difficile in America Latina. Noi in Argentina, oggi, ci troviamo nel bel mezzo di questa seconda fase ancora una volta. Circondati com’eravamo da governi di tendenza se non di sinistra almeno democratica,

il nostro Governo allo stile peronista, uno stile sui generis che è di sinistra riguardo tutto quello che non significhi danneggiare gli interessi del capitalismo e dei politici membri del proprio governo, ha fatto lo sforzo di mantenere un atteggiamento “populista” ,cercando sopratutto con la persecuzione ai dittatori e sequestratori del “processo” di guadagnarsi l’approvazione dei paesi europei. Strada facendo, in questo stile disorganizzato e menzognero di sinistra, siamo rimasti senza diritti i lavoratori ed i pensionati, cioè quelli che abbiamo lavorato per tanti anni, ma ci hanno guadagnato i “piqueteros”, che con la loro presenza rafforzano la posizione del governo. In realtà ci guadagnano i capi dei “piqueteros” che si trovano attualmente tra i più ricchi personaggi d’ Argentina, assieme alla coppia al governo, mentre quelli che li seguono e che “tagliano” le strade, prendono in suo possesso le piazze e prendono bastonate dalla polizia, freddo, caldo , mangiano tutti i cibi preparati allo stile “chatarra”, cioè, “rifiuto”, mentre i primi si siedono a tavola con i capi del governo e gli imprenditori. In questo contesto argentino, nel quale la sinistra si è addormentata da tempo ed ha rinunciato ai suoi migliori sogni, contentandosi di questo macabro teatro che nasconde la miseria e la fame che cresce a nord, al sud ed ad ovest, ci siamo trovati una mattina, pochi giorni fa con la vincita della destra alle elezioni in Cile. Brutto momento questo risvegliarsi con vicini tanto pericolosi, ancora più per noi argentini, che questa storia l’abbiamo vissuta già l’altra volta col sangue sprecato non soltanto dei nostri vicini, ma subito dopo anche dei nostri connazionali. E’ vero pure, che le strategie sono cambiate e che oggi nascondiamo dietro le tendine la miseria e parliamo di democrazia e di giustizia sociale. Un esempio di giustizia sociale? Diamo a quelli che hanno figli e non hanno un lavoro, non un lavoro, ma una quota mensile, un assegno per ogni figlio, e allora la gente fa più figli, accumula 1000 o 2.000 pesos al mese, ma cosa fa con questi soldi? Bada alla salute dei figli? Li manda a scuola? Compra i vestiti ed il cibo necessari? Un lamento, una vocina, rispondere NO. La gente, che continua a non avere nemmeno un tetto sicuro, che continua a coprirsi con un pezzo di nylon per difendersi dal caldo e dal freddo, compra apparecchi tv, dvd, frullatrici, ectc, etc. tornando in questo modo e per queste vie, i soldi al settore imprenditoriale. Ed i bambini? Bene , grazie, continuano a sopravvivere, quando non muoiono di malattie semplicissime che si potrebbero evitare. L’errore della sinistra argentina, borghese già nella sua origine sembra essersi imborghesita di più dopo l’arrivo della democrazia. L’errore della sinistra cilena, quale è stato? Forse ha cercato in tal modo di allontanarsi dalla destra, che ha dimenticato il ceto medio. Il fatto è che siamo un’altra volta situati nella mappa politica come più di trenta anni fa. Non si può certo negare che la storia è davvero ciclica, purtroppo, questo succede perché `gli essere umani dimentichiamo troppo facilmente e siamo sempre decisi a cancellare col gomito quello che abbiamo scritto con la mano. Non tutti per fortuna!