(Antonina Cascio) - Cinque(5) ore dicono abbia passato un contadino del trapanese su un albero a causa del maltempo. Almeno l’acqua ce l’aveva a portata di mano questo contadino. Mio padre, invece, nel Piemonte,nel ’44, passò 2 giorni su un albero senza cibo e senza acqua, in compagnia di un’altro soldato che sullo stesso albero tremava e delirava di sete.

Si erano nascosti scappando dai tedeschi ed erano cercati da un intero reggimento. La collina dove si trovavano aveva di fronte un’altra collina piena di soldati tedeschi, al minimo movimento sarebbero stati fucilati. Ma a mio padre è successo questo durante una terribile guerra. Il contadino, invece, si dirigeva a casa, tranquillo, in piena pace degli angeli ( o no ? La pace non c’è. Non è forse vero, purtroppo,che in Afganistan ieri sono morti 6 soldati italiani?). E vero che di 4 parti del mondo , 3 sono di acqua, ( e c’è chi si domanda perchè allora si chiama Terra il nostro pianeta), ma certe volte rifletto (e non arrivo mai a capire) perchè in tutte le città del mondo appena piove crollano tutti i servizi ed i sistemi di sicurezza, di trasporto, di comunicazione. Posso rassicurare i siciliani, i miei paesani, che questa conclusione diretta della pioggia o del temporale di pioggia e vento si presenta dappertutto.Unica maniera di eluderla sarebbe andarsene ad abitare nel deserto. Mi risulta familiare la fotografia di Palermo con le macchine che galleggiano. A Mendoza, anche le sedie, le galline , i frigo, i letti, i materassi e , per disgrazia, persino le persone passarono galleggiando un paio di volte, due terribili alluvioni che coprirono di fango un intero quartiere. Come quando ci fu il terremoto a San Juan, nel ’44, l’Argentina apparve sui giornali italiani, ed i nostri parenti (erano gli anni ’60 e non c’era internet ne i telefonini) ci fecero cercare dal consolato, pensando che potevamo essere spariti. I tempi sono passati, e la tecnologia, che ha trovato il modo di farci partecipare agli eventi più insoliti e lontani, facendoli vedere vicini, ed a quelli più inqualificabili e terribili, facendoceli vedere insignificanti, non ha trovato la maniera di evitare che una semplice tempesta metta tutto sotto sopra, creando scompiglio e rovine nelle case e nella vita di tanta gente. In Italia, paese al quale appartiene la regione Sicilia ( o sbaglio?), in questi giorni di cambiamento del tempo, di passaggio dall’estate all’autunno, ho visto che il capo dello stato, (non il presidente, scusatemi, il vero capo), mi guarda dalla foto dei giornali con un sorriso tanto stretto che mia nonna direbbe che sembra “dannatu”. Certamente, potresti dirmi voi tutti, è preoccupato dai disastri che si producono dappertutto nella penisola, è triste per la morte dei soldati che ha mandato ad una guerra non certamente propria degli italiani . Credete voi sia questo? No, non è così. Il premier è dannato (preoccupato) dai problemi che si presentano per il suo futuro immediato:Fini, il probabile annullamento del lodo Alfano, il Bossi, il comportamento della Chiesa nei suoi confronti... In conclusione , Berlusconi, è di lui che parliamo evidentemente, si è reso conto che giocare a fare il capo gli ha provocato un mucchio di problemi personali che non sa come risolvere e nemmeno sa se la fortuna lo continuerà ad aiutare perché cada sempre sulla gamba destra. Vi prego di non chiedervi che cosa pensa Berlusconi sull’Italia. Anzi, domandatevi:”pensa, Berlusconi all’Italia?”