(Antonina Cascio) - Il mio articolo di oggi, è per fare un appello, a tutti quelli che ci leggono ma non hanno o il tempo, o la voglia , o l’ispirazione per scrivere un articolo. Nel nostro sito, a sinistra, potete trovare una pagina che si chiama “lettere al direttoreâ€. L’idea è che ognuno mandi una piccola lettera al direttore, cioè una e mail, nella quale esprime il proprio parere su alcuni dei temi che si trattano qui e che si riferiscono alla realtà italiana , siciliana ed estera.
O, chiedere il parere dell’USEF, o chissà soltanto potrebbe farci conoscere il proprio pare verso le decisioni prese dal governo. Ma siccome a me, che sono uno “spirito†ribelle e disordinato,serve sempre nel lavoro, organizzarmi in modo da non sprecare sforzi, vorrei proporvi una lista di argomenti sui quali scrivere, segnalandovi che la mia lista non è esaustiva ma solo indicativa e che voi di sicuro troverete tanti argomenti in più (ce ne sono tanti, non c’è dubbio, in riferimento alla nostra cupa realtà politica attuale.) Vi propongo di scrivere su:
la persecuzione agli immigranti
-la xenofobia che causa questa persecuzione che propone più xenofobia
-gli stipendi dei docenti
-gli stipendi dei lavoratori in generale
-la maggioranza legislativa
-la minoranza legislativa
-la politica economica del governo Berlusconi
-le brigate civili di sicurezza
- lo stipendio dei poliziotti e di tutti gli operatori della sicurezza
-lo stipendio dei pensionati -i tagli all’emigrazione
-la somma destinata all’emigrazione
-le risorse sprecate dai funzionari publici che pagano con tagli gli emigrati
-il sottosegretario dell’emigrazione
-la politica estera del attuale governo
-le bugie riguardo all’aiuto ai terremotati
-le complicazioni del governo siciliano
-la chiusura dei consolati -la libertà di stampa
-la mancanza di controllo delle costruzioni in tutta Italia, zona interamente sismica
-il futuro dei Comites e del Cgie
- stsorie di vita vissuta; etc. etc.
Sarebbe buono far capire ad alcuni che tutti, gli emigrati, gli immigranti, i siciliani dell’isola e gli italiani della penisola, abbiamo voce, ci siamo e siamo disposti a parlare.