(Antonina Cascio) - Oggi 26 giugno finisce in Argentina la campagna elettorale 2009. Domenica voteremo e da questa notte alle 12pm sarà vietato parlare di politica, organizzare riunioni e feste che possano nascondere un meeting. Veramente sará un riposo per occhi ed orecchie perchè questa è stata una campagna di spots publicitari dove si vedevano negli ultimi giorni diversi politici dire e disdire le Stesse cose, riferirsi gli uni contro gli altri e viceversa, ci siamo assorditi con cancioncine di rima difficile e gridi troppo sceneggiati.

 Purtroppo, tutto questo , non nascondeva altro che la mancanza di progetti, o peggio ancora, la mancanza di progetti destinati ai poveri, alla società di classe ” bassa” che rappresenta la maggioranza in questo paese tanto ricco ma con un prodotto mal distribuito e poco condiviso dai grandi imprenditori che oggi si sono già sfacciatamente Introdotti nella politica a rappresentare gli interessi di familiari, soci ed amici. Dopo una campagna così sporca, notevolmente sporca a Mendoza, provincia nella quale queste cose non erano troppo usate fino a poco fa, parlo delle accuse che s’incrociano a metà di strada come frecce avvelenate (avvelenate di bugie e di mezze verità) non ci rimane troppo da eleggere. Abbiamo tutti un brutto sapore a niente, a vuoto e la maggior preoccupazione è l’influenza suina (miracolosamente apparsa per alcuni politici, peccato Berlusconi! se l’è persa essendo estate come in Italia, chissà se arriverà in tempo per aiutarlo o se lui non ci sarà quando l’influenza arriverà. (Troppa cattiveria la mia, no?).Potrà trasmettersi il contagio della febbre attraverso le buste, o ci sarà qualcuno a starnutare apposta, prima di andare a guarire in ospedale, sulle schedine da introdurre nelle buste? Basterà un giorno di disinfestazione delle scuole o ce ne voglio di più? (questa domanda è propria dei bambini e delle insegnanti che se la sognano una piccola vacanza) Come potete immaginare in questo contesto, il futuro che ci aspetta non è molto auspicabile, chissà chi vincerà e che diversi sogni porterà a galla al posto dei progetti non formulati? Tanto disinteresse per il proprio destino è sintomo e dimostrazione di una ignoranza accondiscendente che accetta tutto in maniera supina o di una perdita di speranza di redenzione per la nostra Argentina. Dunque, perchè andare a votare allora? Il voto in Argentina è un diritto ma è anche un dovere, è di obbligo. E negli ultimi mesi i partiti si sono schierati per diversi castighi che come minacce hanno presentato ai cittadini. Non daranno dei certificati di nascita, di matrimonio, di lavoro, ecc. a chi non voterà. Per quanto tempo? Per anni, è la risposta. E questa, come altre minacce che si sono sentite parecchio sulla pubblicità degli uni e degli altri, sembra che non potrà essere compiuta, troppe difficoltà per portarle avanti. E la vita è così bella in America! C’è l’aria pura (non è vero), ci sono le piante e l’acqua (per poco tempo se si va avanti così), e ci sono le risorse sufficienti per sedersi sul marciapiedi a veder passar la vita prendendo un mate (buono il sapore, pericolosa la tecnica) e mangiando un panino. Un’altra votazione se ne andrà,sperperata perchè non avremo saputo scegliere. Ma stiamo imparando, arriverà il giorno che saremo maturi. Intanto non siamo noi italiani quelli giusti per lanciare la prima pietra!