Cari amici dell’USEF di Argentina e dell’America Latina La nostra condizioni di emigrati, figli o nipoti di emigrati italiani, per di più in maggioranza siciliani, sebbene l’USEF per fortuna non fà distinzioni regionali tra i suoi soci, ci autorizza, in occasione di celebrare la istituzionalizzazione della autonomia siciliana, (il 15 maggio del 1946), a parlare delle nostre radici multietniche, e per fortuna multiculturali,

cioè , radici che hanno profonda inserzione in una società che invece di restare, sommó alla propria, la ricchezza culturale di ogni gruppo che si insediò presso le sue città.. Noi, in America Latina, per essere più precisi al Sud di questo enorme continente che ci accolse e ci abbracciò dentro le sue comunità, siamo ancora più fortunati di condividere con diverse etnie la nostra ordinaria attività e anche di aver integrato le famiglie in maniera di essere tutti, come viene chiamato qui “un crisol de razas”(crogiolo). Questa doppia confluenza di culture e di razze che fino a questo punto della nostra storia di emigrati ci fà sentire orgogliosi delle opportunità che per le diverse circostanze abbiamo, quale quella di riconoscerci in ogni essere umano, senza distinguere né colore né provenienza ,non credo possa cambiare a causa della penosa strada che sta intraprendendo l’attuale Governo Italiano, a nome di tutti noi, e con sbagliate motivazioni. In questa la nostra celebrazione della Autonomia Siciliana, celebriamo anche l’autonomia di pensiero di tutti noi, come siciliani , come emigrati italiani e come esseri umani che pensano ad ogni uomo come una meravigliosa creazione della Natura o di Dio, come si voglia chiamare il creatore, con la quale ci compiace di poter essere solidali. (Antonina Cascio Portavoce della Direzione USEF in Argentina)