(S.A.) - Ricordo che raggiungemmo Mendosa, dopo avere fatto la traversata delle Ande in macchina, godendoci il superbo paesaggio di quella catena montagnosa, del suo ghiacciaio, delle sue strade ripide, dove ogni tanto faceva capolino la ferrovia in disuso del vecchio trenino, da tempo dimessa. A Mendosa non avevamo punto di riferimento, il circolo USEF che aveva operato per qualche anno, ad opera di una signora del Cile che a Santiago aveva collaborato con l’USEF,

si era ritrasferita in Cile mentre quella che continuò ad occuparsi, non mi diede mia l’impressisone di capire che cosa fosse l’Associazione e quale fosse la sua missione. E’ pure vero, che a Mendosa, dal punto di vista associativo, si respirava aria pesante perché c’era che pensava di rappresentare l’universo e per questo avere il diritto di prelazione su tutto, cosa che la nostra associazione non ha mai accettato da nessuna parte. Non avendo quindi punto di riferimento, avevamo dato appuntamento ad alcuni amici che avevano dichiarato la loro disponibilità, attraverso l’interessamento di un mendosino residente a Rosario, Salvatore Finocchiaro, presso un bar situato vicino all’abergo dove abitualmente dormivamo nelle nostre visite a Mendosa. Appena arrivati, ci dirigemmo al Bar e dopo poco arrivarono sette o otto persone, la più loquace delle quali, la signora Finocchiaro, ci disse che si erano messi assieme, che erano disposti a dare vita ad una associazione, che altri, maschi e femmine, si sarebbero uniti a loro e tra queste una sua cugina che non aveva potuto partecipare, ma che aveva dichiarato la disponibilità Non sapevo e non potevo cetto sapere allora, che stava parlando della futura presidente del Circolo che assunse il nome di “Trinacria –Oggi – USEF”, anche per distinguersi dal circolo che aveva operato prima. Nell’incontro, perché di questo si tratto e non di una riunione, davanti ad una bibita, spiegai cosa era l’USEF. Cosa poteva fare, cosa aveva già fatto a Mendosa prima che venisse ingiustamente chiusa. Parlammo di quello che si faceva in altre parti dell’Argetina e della possibilità di fare una prima iniziativa a Mendosa, non appena si fosse iscritto un buon numero di famiglie. L’occasione si presentò verso la fine dell’anno, eravamo passati a metà marzo, quando feci una riunione a Rosario, riunendo le associazioni di quella zona, dopo averne fatta una a Buenos Aires. Per l’USEF di Mendosa, partecipò allora Antonina Cascio, Presidente del Circolo Judica vice presidente con la moglie e mi pare non ci fossero altri. L’USEF non solo era nata a Mendosa, ma presentava già al suo attivo alcune inziative fatte in mezzo alla comunità e con le amministrazioni locali. Da allora, è passato un lustro molto indenso, nel corso del quale si sono intessute rapporti poilitici con le amministrazione, rapporti di collaborazione con le Università di Cujo e di Mendosa, con la scuola nazionale del turismo e recentemento con il più grosso sindacato, quello dei bancari, assieme al quale si sono già fatte le prime iniziative ed è in fase di partenza un corso di italiano, il terzo della serie, portato avanti con decisone e bravura, con amore per il prossimo ed attaccamento all’organizzazione. Oggi si può dire, che “TRINACRIA OGGI –USEF”, si è conquistato il suo spazio nel variegato mondo dell’associazionismo locale, sa dialogare con i giovani e ne organizza un bel gruppo, è presente in tutte le manifestazioni anche politiche che si fanno per il bene della comunità italiana e siciliana. Quella presidente, che oggi oltre ad essere componente del Consiglio Generale dell’USEF, è portavoce della Direzione Generale per l’Argentina, ha saputo guidare con decisione e con passione la giovane associazione, assieme ai suoi valenti collaboratori, facendola diventare un punto di riferimento per la comunità e per tutti quelli che vogliono mattere in campo iniziative serie. Ad Antonina Cascio, al suo gruppo dirigente, ai giovani, ai soci tutti di “TRINACRIA OGGI – USEF”, va il ringraziamento della Direzione Generale e l’augurio di continuare ad andare avanti verso nuovi obiettivi da raggiungere.