(Aurora Bomprezzi) - Un grido di allarme per denunciare i disservizi e lungaggini burocratiche del governo italiano, come le riduzioni drastiche alla rete diplomatico consolare, che comportano un danno considerevole agli utenti che devono svolgere qualche pratica nella quale gli atti e certificati, i cui per primo, devono avere l’apostille,

la certificazione della suprema corte di giustizia della provincia e infine la traduzione all’italiano, vengono a costare $ 180 (in Argentina, a Mendoza), circa 45 euro, ogni atto o certificato e poi fare lunghe file perchè generalmente c’è un solo impiegato addetto a questo lavoro. Come traduttrice giurata di lingua italiana mi chiedo- è possibile che questa gente, per lo più emigrati, devano spendere tanto per svolgere le pratiche che sempre vengono richieste dal governo italiano perchè con tanta burocrazia ci sono documenti (atti o certificati) che si perdono per strada, risposte che non arrivano mai e allora si devono iniziare da capo, non si possono trovare o istrumentare soluzioni innovative?. Almeno attraverso internet si sono sbrigate alcune pratiche che prima dovevano farsi per lettera ai comuni, e ci mettevano mesi nel inviare le risposte, come per esempio la richiesta dell’atto di nascita di qualche nonno o bisnonno per fare la pratica della doppia cittadinanza, oggi si può chiedere per internet e in una settimana o massimo quindici giorni l’utente l’ha in mano, questo è progresso. Se si può svolgere questa pratica con questa velocità, perchè non si pensa in una forma rapida ed efficente per il lavoro che si svolge nei Consolati o Ambasciate, dove la mancanza di personale di ruolo o a contratto locale è notevole. Gli italiani che vanno in Consolato, generalmente è perchè hanno bisogno di qualche documento o soluzione per un problema specifico, non lo fanno per piacere, ma per necessità, sanno che dovranno perdere mezza giornata di lavoro, come minimo e ritornare due o tre volte per avere una risposta. Non è possibile che persone che hanno presentato la pratica per la doppia cittadinanza nel 2002 ancora stanno aspettando averla. Non è colpa dei Consolati ma della burocrazia, che richiede non solo tempo ma anche una spesa eccessiva e la compilazione di innumerevoli documenti o moduli, fotocopie, e il pagamento delle tasse per avere finalmente in mano la pratica espletata.