(Antonina Cascio) - La Sicilia, lontana di Lampedusa? Leggo l’affermazione su un articolo che parla del dolore e non posso fare a meno di essere d’accordo. E difficile capire il dolore degli altri se non ce l’hai sotto gli occhi. La Sicilia, come il resto d’Italia ,sta reagendo con una indifferenza dolorosa, che riguarda sia gli immigrati che gli emigrati. Certamente a Lampedusa non ti resta che soffrire con il prossimo, domandarti cosa fare e se hai diritto a decidere sulla vita degli altri. Però Lampedusa
ce l’ha sotto gli occhi il dolore e la solitudini di quelli che approdano per aiuto , che chiedono soccorso al primo lembo di terra che si suppone libera dalla mancanza di democrazia. A Lampedusa non c’è altro che piangere con loro per la mancanza di sensibilità del Nord. Ma la Sicilia è il Nord in questo caso. Potranno capire un giorno i siciliani che per esistere si deve riconoscere l’esistenza degli altri, che per chiedere aiuto si deve imparare ad aiutare gli altri? Capiranno i siciliani che anche loro, come i negri, sono partiti in altro tempo per il Nord, non in barca, ma in uno di quei treni che già non servono più, a cercare aiuto , pane, una vita migliore? Capiranno che oggi quelli che vengono dall’America del Sud,o quelli che se ne vanno in altre parti di Europa, assomigliano a quelli sventurati che attraversano il mare in una barca sconcassata? Pieni di orgoglio, chiusi nella propria corazza di autodifesa, stanno perdendo il treno della civilizzazione moderna, chiudendo la porta ad un mondo più giusto e generoso anche per loro. Un mondo che dobbiamo costruire tra tutti quelli che abbiamo bisogno di aiuto, di cambio, di pace interiore e delle agevolazioni di uno stipendio adeguato che ci dia il tempo per vedere oltre e salvarci, salvando gli altri. Difficile compito per la Sicilia che anche essa è immersa nell’indifferenza e nell’egoismo di chi pensa solo a se stesso. Pensare agli altri implica la capacità di staccarsi delle proprie miserie, implica crescere culturalmente e moralmente, implica essere dichiarati adulti dalle circostanze. Noi siciliani siamo poco abituati ad analizzare le circostanze. Ce le fabbrichiamo a piacere nostro ,sempre per non cambiare. E per non cambiare nemmeno un milimmetro, stiamo perdendo tutto un’altra volta per mano di quelli che i cambi li sanno cercare, e non hanno paura né la mano tremante, quando si tratta di cambiare per migliorare loro anche sulla vita altrui.