(Antonina Cascio) Natale per chi?, si domandava proprio il giorno di Natale il segretario Generale USEF. Soltanto 2 giorni dopo (2 giorni che in questi tempi sembrano anni, a giudicare dai fatti successi che ci fanno capire il relativo valore del tempo, misura umana già insufficiente), arriva da Israel una dura risposta.

 Natale non per i palestinese della fascia di Gaza. Per loro bombe e dolore, sangue e morte. Ed in conseguenza anche per gli ebrei missili e morte. Ma non inganniamoci .Non sono soltanto questi i punti della terra ove si muore in maniera disumana e violenta, come conseguenza dei capricci di politici che appartengono a due popoli disgraziati, politici incapaci di riunirsi e cercare un punto d’accordo che di sicuro ci dovrebbe essere. Incapaci di cedere un pò ognuno dei propri interessi economici. Se dovessimo fare un elenco dei siti del mondo dove c’è gente che muore per capriccio di altra gente, questo sarebbe lunghissimo. Mettiamo come esempio i dintorni marittimi di Lampedusa, alcune zone selvatiche di Colombia, i confini di alcuni antichi paesi sovietici, il limite tra il Messico e gli Stati Uniti, per non parlare dell’Africa, così dolorosa e sfinita, tanto affamata e dimenticata dall’uomo,.. Il mondo è stato sempre così. L’uomo è stato sempre così, feroce contro i propri fratelli, nemico dei propri figli, egoista, assolutista antidemocratico anche nella democrazia. Ma qualcosa è cambiata. L’uomo dovrà prendere atto di questo cambio notevole.. Cinquecento anni fa, per conoscere le conseguenze di una guerra si doveva aspettare per anni e anni, anzi, le guerre avevano conseguenze locali e morivano soltanto quelli che erano coinvolti nella battaglia e quelli che si trovavano sul posto. La tecnologia ha cambiato tutto. Adesso l’uomo arriva con al distruzione e la morte ovunque e senza bisogno di muoversi Non solo, ma ne conosce le conseguenze anche in maniera immediata. Se l’uomo non incomincia a prendere sul serio l’immagine di attività e conseguenza immediate, se non capisce che quello che vede alla TV non sono dei filmati preparati ma soltanto delle scene provocate da altri simili in lotta tra di loro, l’umanità tornerà presto alla preistoria. Non `e un uomo saggio, un uomo moderno ed attuale quello che dopo avere scatenato il conflitto, gira le spalle per non guardarsi alle spalle. La scia di sangue e dolore che lascia un piccolo gesto, una minuscola decisione, deve indurci a riflettere a lungo. Ma sopratutto deve indurre noi civili, comuni mortali, ad esigere più attenzione da parte dei politici, a non accettare che siano loro da soli a prendere alcune decisioni. Oggi più che mai dobbiamo lottare per la giustizia e per la democrazia. Non avremo altra soluzione:per fare capire le conseguenze a questi personaggi che mai la smetteranno per un senso di umanità, ma che vorranno continuare ad usufruire del loro potere, costi quel che costi. Tutto ha un prezzo, e chi si schiera per la vita non ha altra strada che pagarlo. Israele, per esempio,la sua gente, i cittadini comuni, saranno disposti a pagare con sangue e vita, la vita dei palestinesi distrutta da un solo gesto, preso da un politico fondamendalista, regola che vale per i palestinesi nei confronti di Isdraele?