Guarda come siamo ridotti! Il cavaliere saluta orgoglioso gli ambasciatori e li chiama “una bella forza diplomatica”¡ Come si riesce a chiamare cosi l’attenzione del Maestro? Vuol dire che gli ambasciatori fanno bene il loro lavoro, o chissà fanno bene quello che il cavaliere vuole del lavoro degli ambasciatori?

 Il fatto è che seguendo le notizie che arrivano dall’Italia e quelle che arrivano da altre parti del mondo, restiamo perplessi. Ma come, diciamo, se questo `e di destra come fa a difendere gli emigrati mentre quello di sinistra è sotto arresto domiciliare Protagonista di un programma di Bruno vespa, se i boss della mafia in Sicilia, non sono riusciti a chiamare l’attenzione non diciamo della RAI, ma di quasi nessun quotidiano anche andando in galera? E com’è stato che Feltri ha chiamato papponi i ragazzi della Conferenza Mondiale, se si sa che un giornalista la storia dell’emigrazione la sa, e invece Giampiero Pallotta, da Sydney, che sembra difendere i giovani finisce per incolparli di “raccomandati” (alcuni probabilmente lo sono stati sicuramente) e sembra ,manifestare con questo il suo rancore forse per non aver partecipato mai ad alcuna elezione dei COMItes ( o sì, ma non ha vinto?,) spiegando che tanto il CGIE come i Comites dovrebbero sparire, contento dal fatto che l’elezione è stata rimandata al 2010 e consigliando anche di sciogliere queste istituzioni, o caso contrario di non permettere che si presentino alle candidature altri che giovani. Secondo lui, dovremo passare dalla discriminazione ai giovani, a quella dei vecchi o dei maturi? Mi chiama l’attenzione il nome di “giganti” che dà agli emigrati italiani, appellativo abbastanza caratteristico della cultura anglosassone. Ma caratteristica anche di uno che appartiene al partito di Berlusconi, o che apparteneva e adesso per convenienza chissà di chi, ha cambiato parrocchia. Devo dire che mio padre, emigrato alla fine dei ’40, appena finita la guerra, con la mamma e con me, non mi è sembrato mai un gigante. Invece sì una formica, laborioso e instancabile, sempre dandosi da fare senza sfuggire la fatica. Bene, è lecito pensare in diverso modo. Ognuno ha il diritto di avere una propria opinione, persino Feltre. Il fatto è che Feltre mi è sembrato fin troppo chiaramente contro i ragazzi italiani di seconda e terza generazione, contro la Conferenza dei ragazzi a Roma, contro i Comites ed il CGIE che l’ha convocata ed organizzata. Contro l’emigrazione e gli italiani nel mondo. Così come non è chiara la reazione di questo Pallotta, che è a favore dei ragazzi ma contro i ragazzi. Che parla di quelli che hanno dichiarato di aver partecipato per raccomandazione di qualcuno, ma non parla di quelli che sono stati scelti alla luce di una giuria costituita. Che è contro i Comites dei vecchi, quelli della sua età, tra i quali evidentemente non sì è inserito e approva i Comites dei giovani, quali? I raccomandati? E di chi? O quelli scelti secondo un punteggio determinato da chi da quali criteri? Non è chiaro Pallotta, come non è chiaro Berlusconi, il suo ex amico, che fa gli auguri agli ambasciatori e li manda per il mondo con la sua benedizione e con la missione di portare la sua parola e diffonderla. La parola di un bugiardo che nella stessa occasione si affretta a rassicurarci che le promesse fatte in campagna sono state mantenute. Gli italiani del mondo estero, ancora più di quelli della penisola, debbono leggere con attenzione e non lasciarci intrappolare come topi. La politica italiana è piena di gatti che fingono di accarezzarci , ma sono pronti a graffiarci.(Antonina Cascio)