(Antonina cascio) A Mendoza, alle 12.00 del giorno 10 dicembre 2008, si riunirono gli rappresentanti di diversi entità ed alcuni membri della colletività italiana. La mobilitazione, che come in altri 100 luoghi del mondo, ha avuto come fili conduttore una nuova protesta contro i tagli alla Emigrazione che sono già una realtà della politica italiana.

 In questa occasione la partecipazione è stata minore della precedente, il 7 novembre), anche se sono validi i motivi che ne hanno determinato il calo. Prima di tutto l’orario, alle dodici c’è gente che lavora, molti dei giovani danno esame in questi giorni all’università e per quanto riguarda gli anziani, il caldo e la forte scossa sismica registrata in mattinata e seguita da altri movimenti di terra di minore intensità, ha fatto si, che si risvegliassero legittimi sentimenti di paura ad andare in centro. Purtroppo, malgrado queste ragioni, ce n’è una principale che è la una sorta di rassegnazione nella comunità italiana, vista l’arroganza con cui il governo si muove, senza lasciare spazio a nessun confronto. Nasce quindi un certo senso di impotenza, che certamente indebolisce nella gente della collettività italiana di Mendoza, sia il senso di responsabilità, che quello di responsabilità per il legame con la propria terra e con l’essere cittadini italiani. Speriamo che la riflessione e la partecipazioni non arrivino tardi, quando già non ci sarà più cosa salvare della relazione con la terra di origine. In ogni modo, il signor Console d’Italia in Mendoza, Pietro Tombaccini ha ricevuto tutto il gruppo all’interno della struttura consolare ed ha partecipato ad un lungo dialogo con i rappresentanti degli enti presenti:Patronato INAS,Patronato INCA, PD, Comites e USEF, dialogo, al quale hanno potuto partecipare anche tutti i presenti. Le persone delegate hanno presentato al Console ed al Cancelliere Giorgio Giacomello, la documentazione che i Parlamentari hanno proposto ieri al Senato, accompagnando le loro proposte riguardo i tagli e principalmente riguardo la protezione dei pensionati all’estero e la possibilità di un assegno di solidarietà ai più bisognosi. Il dialogo è stato ricco di riflessioni sulle conseguenze dei tagli ed il console ha promesso che tanto lui, come gli impiegati del Consolato di Mendoza, si sarebbero impegnati a migliorare tutti i servizi al fine di ottimizzare, sia i servizi che i risultati, poiché, la somma dei piccoli accorgimenti, ha grande importanza nel risultato finale. Dopo avere confermato che il Consolato continuerà a ricevere nella stessa gentile ed eficiente maniera i cittadini, il console ha rassicurato i presenti, riguardo le pratiche di cittadinanza in corso, in quanto, per il 2009 ci saranno almeno 3 impiegati in più per lavorare sul tema. Finalmente Tombaccini ha segnalato che l’Argentina ,che ha 650.000 cittadini italiani,di prima, seconda e terza generazione in possesso di passaporto, è se non la più grande, una delle piu grandi collettività italiani del mondo dell’emigrazione. Condividendo poi, con la preoccupazione della maggioranza dei dirigenti di associazioni e patronati che si occupano di emigrati di diversa indole, ha sottolineato l’importanza del vincolo culturale e sociale tra questi italiani e l’Italia e l’opportunità di rafforzarlo, se non vogliamo avere cittadini italiani che abbiano solo il vincolo che deriva dal passaporto. Il Console d’Italia ha quindi comunicato di avere attivato una linea telefonica di emergenza , molto importante in periodi come il presente ,di maggiore affluenza di turismo nella provincia di Mendosa, una linea che sarà a disposizione di tutti i cittadini europei che potranno avere problemi durante la loro permanenza. A chiusura dell’incontro, il Console Tombaccini, ha voluto augurare anticipatamente ai presenti Buone Feste di Natale e Capodanno, visto che lui parte per un periodo di 15 giorni di vacanze in Italia.