Roma - Dopo giorni di attesa, alla fine il Consiglio dei ministri ha dato il via libera il 21 gennaio al decreto sostegni ter per le attività in crisi e per intervenire sul caro bollette. La cifra stanziata è di 1,6 miliardi a sostegno dei settori che sono stati chiusi a seguito della pandemia o ne sono stati fortemente danneggiati:
parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici; attività di organizzazione di feste e cerimonie, wedding, hotellerie, ristorazione, catering, bar-caffè e gestione di piscine; commercio dei prodotti tessili, della moda, del calzaturiero e della pelletteria, articoli di abbigliamento, calzature e articoli in pelle; turismo, alloggi turistici, agenzie e tour operator, parchi divertimenti e parchi tematici, stabilimenti termali; discoteche, sale giochi e biliardi, sale Bingo, musei e gestioni di stazioni per autobus, funicolari e seggiovie; spettacolo, cinema e audiovisivo. Il decreto interviene anche per far fronte al caro bollette. "L’esecutivo – riferisce Palazzo Chigi - era già intervenuto sul primo trimestre 2022 stanziando 3,8 miliardi al fine di mitigare il rincaro del costo dell’energia, in particolar modo per le famiglie. Con il provvedimento, il governo interviene nuovamente con un ulteriore 1,7 miliardi, un totale nel periodo gennaio/marzo 2022 di 5,5 miliardi. Questo intervento odierno è maggiormente mirato a sostenere il mondo delle imprese". La disposizione prevede che l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente – Arera, al fine di ridurre ulteriormente gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, provveda ad annullare, per il primo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. Il dl prevede inoltre una norma è volta a garantire alle imprese energivore una parziale compensazione degli extra costi per l’eccezionale innalzamento dei costi dell’energia. A quelle che hanno subito un incremento del costo per KWh superiore al 30 per cento al medesimo periodo dell’anno 2019, derivante dalla particolare contingenza dovuta dall’innalzamento dei costi dell’energia in questione, è riconosciuto un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti. Il beneficio è quantificato in misura pari al 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2022. Sugli extraprofitti delle innovabili, invece "la norma – spiega Palazzo Chigi - vincola gli operatori che stanno producendo energia senza sopportare gli effetti dell’eccezionale aumento del prezzo dell’energia versino una differenza calcolata tenendo conto di prezzi equi ante-crisi. Data la logica emergenziale a cui è ispirato, l’intervento ha una durata limitata. A partire dal 1° febbraio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, sull’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW che beneficiano di tariffe fisse derivanti dal meccanismo del Conto Energia, non dipendenti dai prezzi di mercato, nonché sull’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonte idroelettrica, geotermoelettrica ed eolica che non accedono a meccanismi di incentivazione tariffaria per differenza, è applicato un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia affidato al GSE, il Gestore dei Servizi Energetici". "È stato aumentato di 100 milioni il Fondo unico nazionale del turismo, in aggiunta ai 120 milioni stanziati con la legge di bilancio. Ed è stata accolta la nostra richiesta di dedicare una quota (40 milioni) alla decontribuzione per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali" ha detto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia. "Abbiamo aumentato a 30 milioni il fondo per discoteche e sale da ballo. Un sostegno doveroso da parte del governo" ha aggiunto il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. “Il settore della cultura è uno tra i più colpiti dalla pandemia. La musica e lo spettacolo, in particolare, stentano a ripartire, mentre la quarta ondata ha di nuovo messo in difficoltà i cinema. Per questo il governo prosegue a sostenere tutte queste realtà, stanziando 111,5 milioni di euro nel 2022”: così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, commenta le misure previste dal Decreto Legge. "Buone notizie dal Cdm. L'appello della Lega di intervenire immediatamente per fronteggiare la drammatica emergenza del caro bollette e aiutare imprese e famiglie comincia a dare i suoi primi frutti. Quasi due miliardi di aiuti tra annullamento degli oneri di sistema per le bollette del primo trimestre del 2022 e contributo del 20% delle spese sostenute per l'energia acquistata e utilizzata nel primo trimestre 2022. Ora però è necessario prendere in seria considerazione uno scostamento di bilancio per scongiurare la chiusura di molte aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro", così i capigruppo Lega di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Sulla stessa linea il presidente M5S Giuseppe Conte, che su Facebook scrive: "Anche stavolta il Movimento 5 Stelle si è schierato dalla parte dei cittadini, sostenendo un ulteriore intervento contro il caro bollette e per erogare ristori ai settori in difficoltà. È un altro passo, certo; ma ancora troppo piccolo e senz'altro insufficiente. In Consiglio dei ministri abbiamo chiesto con forza uno scostamento di bilancio, il Paese ha bisogno in questo momento di un intervento strutturale, forte e deciso. Ce lo impone la realtà di ogni giorno: è un momento delicato e ci vuole tutto il coraggio e la forza dello Stato per proteggere famiglie e imprese dalla pandemia, dai rincari, dall’incertezza. A maggior ragione adesso, mentre la politica si appresta ad affrontare sfide cruciali, non si può far perdere tempo all’azione di Governo, che non può conoscere distrazioni e anzi deve procedere ancora più forte e rapida. Non c’è nulla di più importante dei bisogni di vita dei cittadini". (NoveColonneATG)