UN ANGOLO DI MONDO: LA PIAZZA INDIPENDENZA DI MENDOZA.(REPUBBLICA ARGENTINA)

Questa piazza ha un fascino particolare, con uno spazio enorme di 1602 metri quadrati, fu proiettato come il centro della Città nuova, dopo il terremoto del 1861. Attorno e in forma equidistante, si trovano quattro piazze originale: piazza San Martín, piazza Cile, piazza Italia e la piazza Spagna. Seggioloni, luci, pergole, fontane, fregi e lo scudo illuminato della

 provincia sono alcuni degli elementi decorativi che fanno di questa piazza uno spazio diverso. Si trova anche nella parte centrale della stessa il Museo di arte moderno, il Teatro “Julio Quintanilla” e la piazza delle Arti, dove tutti i fine settimana gli artigiani mostrano i suoi magnifici lavori in cuoi, cristallo, vetro, metallo e legno. Lo spirito di questa piazza piena di alberi, che si piantarono nel 1915 e che molti ancora sussistono, trasformarono questo spazio in testimone dei vizi e virtù dei politici mendozini. Nel centro si costrui nel 1940 il monumento alla Bandiera dell’Esercito degli Andes, destinato a conservare di un modo particolare la reliquia storica, ossi la Bandiera degli Andes. Le cronache dell’epoca manifestano che il suo stile era asegnato da ampli terrazzi, scalinate signorili, uno specchio d’acqua, giochi per bambini, un museo e un teatro e che il terrazzo maggiore fosse il luogo delle espressioni artistiche. Oggi la piazza ha una fontana magnifica, dove si fanno spettacoli musicali, come quello che si è fatto il 19 ottobre, dando inizio alla settimana della lingua e cultura, auspicato dal Consolato d’Italia in Mendoza. C’è anche un insieme scultorico dove si vede una donna indigena a cavallo che porta nelle sue mani un crocifisso, simbolo dell’evangelizzazione. La tappa coloniale di Mendoza è sugerita dalla rappresentazione di un inferriata, poi si può osservare un uomo schiavo di spalle che con le sue mani legate e con segni di castigo nel suo corpo, offre la visione di schiavitù, quando c’era la dominazione spagnola, accanto a questo c’è lo stesso uomo già liberato. L’affresco di destra offre figure in rilievo che si riferiscono alla famiglia, agli immigranti, al lavoro e alla cultura; la famiglia viene rappresentata con un matrimonio con figli; poi c’è l’omaggio all’immigrante, facendo notare che senza il suo lavoro e il suo sforzo non si sarebbe costruita questa provincia. Finalmente l’omaggio alla cultura si da con la rappresentazione delle scarpe da ballo e i libri, questo vuol significare che senza cultura non c’è indipendenza, tutto questo monumento è stato fatto con bronzo fiorentino. Attorno si concentrano importanti edifici, tra i quali si nota il Collegio Nazionale, prima costruzione di cemento armato di Mendoza, il Teatro Indipendenza , dove si offrono spettacoli culturali e la Legislatura della Provincia, che era la sede originale del Club sociale costruito nell’1889.