SIRACUSA. SI DIRADANO LE NUBI, VERSO LA RIPARTIZIONE DEI SEGGI IN CONSIGLIO COMUNALE: NOMI E NUMERI

Prende forma il nuovo Consiglio comunale di Siracusa. A forza di riscontri e verifiche effettuate dall’ufficio elettorale centrale, le ipotesi dei primi giorni post voto trovano conferma,

nonostante i dubbi suscitati dalla difficoltà di “reperire” i numeri ufficiali. Il Movimento 5 Stelle è il più votato con il 12,78%, seguito da Forza Italia (9,44%) e quindi Progetto Siracusa (8,75%), Cantiere Siracusa (7,67%), Siracusa Protagonista con Vinciullo (7,57%), Fuori Sistema (6,74%), Lealtà e Condivisione (5,66%), Siracusa Futura-Pd (5,44%), Siracusa 2023 (5,38%), Amo Siracusa (5,25%). La geografia politica della nuova assise ha baricentro a destra e questi dovrebbero essere i numeri: sono 18, incluso Ezechia Paolo Reale, i consiglieri comunali del centrodestra; 9 quelli eletti nella compagine del sindaco Francesco Italia e 5 i pentastellati new entries assolute a Palazzo Vermexio. I nomi dei 32, in attesa di ufficializzazione, dovrebbero essere quelli di: Roberto Trigilio, Moena Scala, Chiara Ficara, Silvia Russoniello e Francesco Burgio (M5s); Ezechia Paolo Reale, Curzio Lo Curzio, Michele Mangiafico, Luigi Cavarra, Simone Ricupero (Progetto Siracusa); Sergio Bonafede, Giuseppe Impallomeni, Chiara Catera, Tonino Trimarchi (Cantiere Siracusa); Giovanni Boscarino, Federica Barbagallo, Alessandro di Mauro, Ferdinando Messina (Forza Italia); Fabio Alota, Salvo Castagnino, Mauro Basile (Siracusa per Vinciullo); Gaetano Favara, Carlos Torres (Amo Siracusa); Carlo Gradenigo e Pippo Ansaldi (Lealtà e Condivisione); Andrea Buccheri, Pamela La Mesa (Siracusa Futura – Pd); Enzo Pantano, Laura Spataro e Franco Zappalà (FuoriSistema); Michele Buonomo e Costantino Muccio (Siracusa 2023). Per la certezza dei nomi bisognerà comunque attendere la conclusione dell’esame dei voti di prefe renza e la proclamazione degli eletti. (da siracusaoggi.it - Gianni Catania )

PACHINO. IL COMUNE REQUISISCE GLI IMPIANTI IDRICI PRIVATI DI CONTRADA GRANELLI: “ACQUA AI CITTADINI”

Il Comune di Pachino ha requisito tutti gli impianti idrici e le strutture di contrada Granelli, di proprietà di un consorzio privato. A deciderlo è stato il sindaco, Roberto Bruno, attraverso un’ordinanza con cui per tre mesi ha disposto l’urgente requisizione in uso degli impianti al Comune di Pachino. “Una situazione – ha dichiarato il sindaco Bruno – iniziata più di dieci anni fa in maniera anomala e che la mia amministrazione sta riportando nell’alveo della regolarità, della legalità e delle normative in materia, a partire dalla legge regionale 19/2015 che disciplina il sistema idrico in Sicilia. L’ordinanza giunge al termine di una complessa fase istruttoria, culminata poi con la conferenza dei servizi dello scorso maggio, e all’esito della quale sono emersi tutti i relativi presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che ne hanno imposto l’adozione”. Nei prossimi giorni saranno diramate ulteriori informazioni di dettaglio finalizzate all’erogazione dell’acqua in contrada Granelli nel pieno rispetto della legge. (da siracusaoggi.it - Gianni Catania )

IL 2% DEI TRASFERIMENTI REGIONALI PER LA DEMOCRAZIA PARTECIPATA

La nuova Giunta municipale di Modica ha deliberato di impegnare il 2% dei trasferimenti regionali in forma di democrazia partecipata. La somma, pari a 38.431 euro, in applicazione a quanto previsto dalla legge, consentirà ai Cittadini residenti nel Comune di Modica di poter avanzare istanze, suggerimenti e proposte, quale forma di democrazia partecipata per la realizzazione di progetti di intervento e servizi di interesse comune. Gli ambiti di intervento su cui dovranno concentrarsi i progetti riguardano la sicurezza pubblica, l’ambiente e territorio, la sanità e la disabilità ed i servizi generali. Verrà emanato un avviso pubblico contenente una scheda dove il cittadino dovrà esprimere il proprio progetto per l’utilizzo dei fondi messi a disposizione. Le proposte ammissibili saranno esaminate dagli uffici competenti per materia al fine di verificarne l’ammissibilità e la fattibilità esprimendo una valutazione complessiva che terrà conto della fattibilità tecnica degli interventi, dell’interesse generale perseguito con l’intervento e della valutazione costi/benefici. Ad ogni progetto verrà assegnato un punteggio da 1 a 10. In caso di parità di punteggio prevarrà il criterio cronologico dell’acquisizione della proposta. (da corrierediragusa.it – Redazione)

TROINA: SARÀ ISTITUITO IL MERCATO CONTADINO

Un mercato contadino troinese per valorizzare le produzioni locali, che dia al tempo stesso una concreta possibilità di commercializzazione ai produttori e alle aziende agricole del territorio. È quanto intende realizzare il Comune, ogni prima domenica del mese, nell’area del nuovo parcheggio sito tra le vie Sotera, Fontanelle, Marchesino, Spirito Santo, nel cuore del centro storico di Troina. “Siamo al lavoro già da giorni sulle varie tematiche legate allo sviluppo economico – spiega il neo assessore alle attività produttive e allo sviluppo economico Giuseppe Schillaci – , perché riteniamo fortemente che l’agricoltura, la zootecnia e i prodotti tipici della nostra terra possano essere un grande volano di sviluppo. Il mercato contadino che stiamo istituendo, tramite il meccanismo della filiera corta, consentirà l’incontro tra la domanda e l’offerta, permettendo ai produttori di piazzare sul mercato i propri prodotti e ai consumatori di poter acquistare prodotti genuini a prezzi convenienti”. A ogni produttore o azienda agricola locale interessata a partecipare, verrà infatti assegnata una postazione, con relativo gazebo in comodato d’uso gratuito, all’interno della quale sarà possibile esporre i prodotti per la loro commercializzazione. “La location strategica della fiera in via Fontanelle e lo svolgimento del mercato ogni prima domenica del mese – prosegue l’assessore Schillaci – , consentiranno inoltre non solo ai troinesi, ma anche ai gruppi turistici in arrivo in città, di acquistare i prodotti locali e, poi, di visitare il nostro centro storico. Confidiamo in una buona adesione da parte dei nostri produttori”. http://www.lagazzettaennese.it

NICOLOSI, UN CONVEGNO SUI RISCHI CONNESSI ALL'ETNA «ABITUARSI ALLA CONVIVENZA CON UN VULCANO ATTIVO»

L'iniziativa, che si chiuderà oggi, ha messo insieme sindaci, politici e rappresentanti delle categorie scientifiche per fare il punto sulla previsione e sulla pianificazione delle emergenze. Tra gli interventi, anche quello della vice prefetta Rosaria Giuffrè Michela Costa 7 Luglio 2018 Un vertice che ha visto seduti attorno al tavolo tutti gli attori che, sull'Etna, si occupano di ricerca, divulgazione scientifica, monitoraggio, rischio, previsione, pianificazione delle emergenze, mitigazione e sicurezza. Università di Catania, Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dipartimento della protezione civile, Parco dell'Etna e collegio delle guide alpine e vulcanologiche si sono confrontati tra dibattiti, seminari e approfondimenti legati al vulcano, per un'intera giornata presso i locali della protezione civile di Nicolosi, in via Pio La Torre. L'evento è stato organizzato dal Consiglio nazionale dei geologi in collaborazione con l'Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia e ha avuto come focus il tema delicato della pianificazione delle emergenze, in particolare la gestione del rischio vulcanico nell'area etnea. Oltre ai tecnici e agli esperti sono intervenuti i sindaci dei Comuni che amministrano porzioni di territorio poste alle quote sommitali del vulcano, esponenti del panorama politico del territorio e della Città metropolitana di Catania, che si occupa della viabilità provinciale che conduce alle quote di accesso. Il convegno è stato aperto dai saluti del sindaco di Nicolosi Angelo Pulvirenti, che ha sottolineato l'importanza dell'interlocuzione tra tutti i soggetti coinvolti sull'Etna nelle tematiche di prevenzione del rischio. Sulle stesse corde anche Rosaria Giuffrè, vice prefetta di Catania, che ha posto l'attenzione su come i piani della protezione civile in tutti i suoi aspetti non siano sempre puntuali e aggiornati a causa di vari impedimenti amministrativi e proprio per questo è fondamentale una sinergia tra tutte le forze che si occupano degli aspetti legati alle tematiche del rischio al fine che la pianificazione possa avere il risultato sperato, soprattutto considerando la complessità del territorio etneo. Eugenio Privitera, direttore dell'Osservatorio etneo dell'Istituto nazionale di Geochimica e Vulcanologia, dichiara: «Gestiamo uno dei sistemi di monitoraggio più avanzati al mondo che ci permette di dare un avviso prima del verificarsi di eventi eruttivi. La nostra sala operativa è in prima linea per il monitoraggio e la valutazione della pericolosità utile alla mitigazione del rischio, ma dobbiamo comunque abituarci a convivere con un vulcano attivo e considerare che, per quanto possiamo riuscire nel nostro intento, nel corso della sua attività, l'Etna può sottrarre all'uomo porzioni di territorio e infrastrutture». Numerosi sono stati gli interventi a carattere scientifico in cui ricercatori e tecnici hanno presentato lo stato dell'arte e gli avanzamenti riguardo le attività di ricerca, di monitoraggio e sorveglianza e le modalità di interfaccia tra i vari organi coinvolti nella pianificazione. «Non tutti i comuni alle falde dell'Etna sono dotati di evoluti e aggiornati piani di emergenza e protezione civile - spiega Fabio Tortorici, presidente della Fondazione centro studi del Consiglio nazionale dei geologi - motivo per cui si è voluto organizzare questo convegno con la partecipazione di tutti gli attori che concorrono allo studio e alle attività di previsione del rischio vulcanico sull'Etna». L'evento si concluderà oggi con un l'escursione dei partecipanti fino ai crateri sommitali dell'Etna, organizzata in collaborazione con la Funivia dell'Etna e le guide del collegio regionale Gav. (da meridionews.it - Michela Costa)