ORLANDO E I CINESI: "GRAZIE PER QUELLO CHE FATE A PALERMO, VOI DATE LAVORO"

Il sindaco Leoluca Orlando è stato ospite dell'Associazione comunità cinese di Palermo, durante i lavori dell'ufficio consolare mobile, predisposto dall'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia. "Esprimo apprezzamento – ha detto Orlando -

per la sempre più forte e visibile integrazione della comunità palermitana cinese nella vita della città a cui dà un contributo imprenditoriale significativo, favorendo possibilità di occupazione anche per italiani e palermitani stranieri". Poi ha aggiunto: "L'istituzione di un ufficio consolare mobile da parte dell'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese a Palermo è conferma della rinnovata volontà di integrazione di una comunità che conta circa 3000 presenze nella città di Palermo e 6000 presenze nella più vasta aria del palermitano". Tra i presenti, anche la professoressa Giusy Tamburello, esperta del sindaco per i rapporti con la Repubblica Popolare Cinese. (da palermotoday.it)

IL TURISMO "SORRIDE" AL COMUNE: INCASSATI 3,8 MILIONI CON LA TASSA DI SOGGIORNO

I turisti che scelgono di visitare Palermo giovano alle casse comunali. Nel 2017 la tassa di soggiorno (il contributo pro capite per le prime 5 notti di permanenza in città che viene versato dai turisti alle strutture ricettive e da queste parzialmente trasferito alle casse comunali) ha fatto incassare a Palazzo delle Aquile poco più di 3 milioni e 800 mila euro, più del doppio delle entrate registrate negli anni 2015 e 2016. "Un tesoretto speso male. Chiediamo la costituzione tavolo di concertazione per programmazione. Circa l'80% è stato speso per Manifesat 12 e il Teatro Massimo", afferma il consigliere comunale del M5S Igor Gelarda. "Questi dati - dichiara Leoluca Orlando - confermano che sempre più strutture ricettive stanno regolarizzando la propria posizione e confermano anche i dati degli arrivi turistici sia al porto, sia all’aeroporto". Nel 2018 anche grazie all’accordo sottoscritto con Airbnb, ma soprattutto grazie al sempre più maggior afflusso turistico dovuto alle iniziate di Palermo capitale della cultura e a Manifesta, l’introito della tassa - spiegano dal Comune - è certamente destinato a crescere ulteriormente. "Si tratta di milioni di euro che entrano nelle casse pubbliche senza gravare in alcun modo sui cittadini palermitani - afferma Leoluca Orlando - e che permettono di realizzare interventi e servizi, nonché di sostenere iniziative culturali e ulteriore attrazione turistica che innescano un circuito virtuoso di nuova economia e nuovo turismo". "A fare la parte del leone - afferma Gelarda - è la grande kermesse Manifesta 12 che ha incassato dalla tassa di soggiorno, solo per il 2017, 2,5 milioni di euro. L’augurio è che la manifestazione faccia incassare altrettanto, fungendo da volano turistico economico. Circa 607 mila euro sono stati dati al Teatro Massimo, come quota annuale associativa alla Fondazione: una specie di tassa fissa che paga il Comune ogni anno. Anche qui, pur comprendendo l’importanza dello splendido Teatro mi chiedo perché mai si debbano prendere le quote associative proprio dalla tassa di soggiorno, cosa che non ci sembra seguire esattamente le finalità dell’imposta". E le realtà o i i progetti cui destinare parte dei fondi, continua Gelarda, non mancherebbero: "Sebbene sia tra i più importanti d’Europa, il Teatro Massimo non è l’unico luogo di interesse storico artistico della città e che necessita di fondi. Basti pensare che il Museo Pitrè è chiuso da oltre due anni. Altre 400 mila euro sono stati spesi per le iniziative di Natale scorso, molte delle quali - come ricorderete - iniziarono in abbondante ritardo rispetto alle previsione. Non ci sono le specifiche del tipo di attività svolte (che le chiederemo a breve), ma conosciamo gli importi e le associazioni e le società che ne hanno usufruito. Infine poco più di 100 mila euro sono stati impiegati per iniziative varie, anche di promozione turistica: dai 10.000 euro per gli oneri Siae, altri 20 mila per servizi di stampati; 30 mila euro per iniziative di valorizzazione territoriale, 5 mila per Federteatri, 3 mila per un documentario. Ad onore del vero ci sono anche 244 euro spesi per aggiustare il portellone di un Centro informazione turistica a Mondello".(da palermotoday.it)

SALEMI (TP): LA GIUNTA COMUNALE ADOTTA IL “PATTO DI INTEGRITÀ”

Trasparenza negli appalti pubblici, prevenzione del rischio corruzione, rispetto delle norme che tutelano i lavoratori. Sono alcuni dei punti alla base del “Patto di Integrità”, adottato dalla giunta comunale di Salemi, che sarà sottoposto a tutte le imprese che intenderanno partecipare alle gare d’appalto con importi superiori ai 10mila euro. Si tratta di uno strumento previsto dal Piano nazionale anticorruzione e che è stato messo a punto dalla Segretaria generale del Comune, Daniela Maria Amato, nella veste di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Il Patto, che è composto da sette articoli e diventerà parte integrante di ogni contratto tra il Comune e le imprese aggiudicatarie degli appalti, impegna le parti ad attuare comportamenti ispirati “ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza”. In sede di gara, infatti, dovrà essere espressamente accettato dalle imprese che, in caso contrario, saranno escluse dal bando. Numerose e stringenti le regole previste: dall’impegno “a segnalare ogni irregolarità o tentativo di turbativa della gara” all’assoluto divieto “di corrispondere denaro, regali o altre utilità per agevolare l’aggiudicazione e la gestione del contratto”. Le norme, che si trasferiscono integralmente anche nei subappalti, prevedono inoltre l’obbligo di “collaborare” con le forze dell’ordine “denunciando” ogni tentativo di concussione ma anche di estorsione o condizionamento come eventuali richieste di tangenti o di assunzioni di personale. Prevista anche una clausola che impone il rispetto dei diritti di tutti i lavoratori, con la possibilità per il Comune di effettuare dei controlli che vadano in questa direzione. In caso di violazione degli articoli il Patto prevede la risoluzione del contratto d’appalto e l’esclusione per tre anni dalle gare indette dal Comune di Salemi. “Da amministratori siamo chiamati non soltanto al rispetto delle regole in ogni nostro atto ma anche a mettere in campo strumenti che impongano principi di legalità e correttezza alle aziende che intrattengono rapporti economici con il Comune – afferma Venuti -. Il Patto di Integrità è un segnale soprattutto di concretezza nei confronti dei cittadini: la lotta alla corruzione e la trasparenza vanno messe in campo realmente e non devono restare soltanto dei principi enunciati. Si tratta di regole chiare e semplici – conclude Venuti – che rassicurano i cittadini salemitani sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche e che rappresentano anche una garanzia per le imprese, le quali possono guardare al Comune di Salemi come a un ente in grado di assicurare il rispetto dei principi della libera concorrenza”. (da trapanioggi.it - Redazione)

SCALA DEI TURCHI, IN AZIONE ANCHE I VOLONTARI PER INIBIRE L'ACCESSO DI TURISTI E VISITATORI

Il progetto per collocare la provvisoria passerella in legno – lunga 50 metri e larga 2 metri – che consentirà la fruizione della Scala dei Turchi è sul tavolo della Sovrintendenza. Entro poche settimane, forse anche meno, dovrebbe arrivare al Comune di Realmonte il via libera o il diniego per la sua collocazione. In attesa di capire, dunque, se, quella che sta per arrivare sarà una estate con Scala dei Turchi off-limits o meno, Guardia costiera e carabinieri stanno – a “suon” di sanzioni – cercando di eliminare, o almeno limitare, l’accesso abusivo – in totale violazione delle ordinanze del Municipio e della Capitaneria di porto – dei visitatori e dei turisti dall’area di ingresso tradizionale posta sul lato Est da Porto Empedocle. Lo steccato fisso, fatto in legno di castagno per ben armonizzarsi con lo scenario, è stato collocato a metà dello scorso dicembre. Da allora, è stato già più volte rinforzato. Eppure, turisti e visitatori – nonostante i rigidi controlli della Guardia costiera - continuano sistematicamente a violare le transenne e a percorrere una discesa che non dovrebbero. E questo perché, lo scorso dicembre appunto, dalla parte alta del costone vicino alla Scala dei Turchi si sono staccati e sono precipitati dei massi di calcarenite.

BLITZ DEI CARABINIERI ALLA SCALA DEI TURCHI

“Dal primo maggio a settembre, per tutta l’estate, esattamente per come era accaduto lo scorso anno – ha spiegato il sindaco di Realmonte, Lillo Zicari, - ci saranno due volontari in servizio la mattina e altrettanti il pomeriggio, sette giorni su sette. Lo scorso anno era un servizio di informazione e prevenzione, quest’anno i volontari si dovranno occupare anche di inibire l’accesso dall’area vietata. Verrà collocato anche un gazebo. Ho chiesto anche al proprietario del terreno in alto di transennare ed evitare che i visitatori possano scendere da un’area pericolosissima. La Scala dei Turchi è certamente più bella e inedita da vedere senza nessuno che vi passeggi sopra. Restiamo intanto in attesa della decisione della Sovrintendenza sulla passerella, mentre il progetto della Protezione civile per collocare la rete paramassi è ancora in fase di approvazione. Certamente non è un’operazione, quest’ultima, che potrà essere fatta durante il periodo estivo”. (da agrigentonotizie.it)

IL PENSIERO E L’AZIONE DI STURZO, INCONTRO ALLA CASA DELLE CULTURE

“Il pensiero economico di Sturzo e la sua coerente azione politica”. E’ il tema dell’incontro programmato nel pomeriggio del 27 aprile scorso alle ore 17, alla Casa delle culture e del volontariato di via Xiboli, a Caltanissetta, su iniziativa dell’associazione “Luigi Sturzo” di Caltanissetta. Attenzioni puntate sul tema “Progetti concreti per lo sviluppo”. Relatore Francesco Averna. Sono intefrvenuti Gianfranco Di Maria, Graziella Riggi e Giuseppe Paruzzo. Ha moderato Filippo Maritato, direttore della Casa delle culture e del volontariato. Don Luigi Sturzo nacque a Caltagirone nel 1871. Morì l’8 agosto 1959 a Roma. Una vita caratterizzata da un notevole impegno civile e politico. Sturzo era convinto assertore della necessità di coerenza per i credenti tra vita religiosa e impegno politico. Fu attento analista dei rapporti tra Chiesa e Stato, nel 1919 fondò il Partito popolare italiano. (da giornalenisseno.com)