ROMA – Nel corso dell’Assemblea Plenaria del Cgie il vice segretario generale per i Paesi Anglofoni extraeuropei Silvana Mangione è intervenuta per illustrare i risultati dei lavori di questa Commissione Continentale. “Uno dei temi più importanti per quanto ci riguarda – ha esordito la Mangione (foto accanto) –  è quello della promozione della lingua italiana. In tre dei quattro Paesi della Commissione Continentale Anglofoni Extraeuropei ormai da decenni portiamo avanti una strategia precisa che è quella di inserire i corsi nei curriculum delle scuole dell’obbligo pubbliche o private nelle nostre diverse città. Questo succede negli Stati Uniti, nel Canada e in Australia con risultati eccezionali. La nostra seconda strategia di successo è quella di cercare raccordi molto stretti con i vari dipartimenti per l’educazione delle Contee e delle città degli Stati nei quali viviamo. Naturalmente tutti lo fanno nel mondo, ma in alcuni dei nostri Paesi diventa particolarmente importante perché non possiamo in nessuna maniera inserire come insegnanti nelle scuole dell’obbligo negli Stati Uniti docenti italiani anche se hanno un Master nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua e quindi sono spesso ad un livello superiore rispetto ai docenti locali. In questo senso – ha continuato il segretario generale – per noi il problema futuro è quello di riuscire ad arrivare, ci stiamo riuscendo in alcuni Stati degli Usa, a degli accordi che ci consentano un diverso riconoscimento dei titoli italiani e quindi permettano l’inserimento di queste persone nell’insegnamento. La terza strategia, diventata utilissima, è quella della creazione di un Osservatorio nazionale e di Osservatori locali. Gli Osservatori locali sono nati inizialmente con il compito di raccogliere fondi che non bastano mai, ora stanno diventando anche degli strumenti per la promozione assieme agli organi gestori”. “ Non so se è possibile farlo in tutti i Paesi, – ha proseguito Silvana Mangione – ma uno degli strumenti di marketing migliore che noi siamo riusciti a trovare è quello di interessare i ragazzi delle scuole, spesso anche prima che scelgano la lingua che intendono studiare con eventi basati sul divertimento, come ad esempio la visita allo showroom della Ferrari, dove i ragazzi disegnano la Ferrari del futuro. Il divertimento è una forma di spinta verso la bellezza dell’italiano, del made in Italy e la promozione del sistema Paese”. Il vice segretario generale ha poi rilevato come da un libro di ricerca sulla comunità negli Stati Uniti sia emerso un invecchiamento crescente della collettività e una diminuzione del flusso migratorio verso l’Australia, a causa delle politiche limitative degli ingressi, di contro crescono le complicanze per i giovani, anche plurilaureati, che vogliono entrare negli Usa. Per quanto poi riguarda l’informazione in vista delle elezioni politiche la Commissione Continentale ha chiesto al direttore uscente di Rai Italia, ma lo chiederà nuovamente al neo direttore, l’elaborazione di messaggi semplici per spiegare alla gente come si vota, garantendo l’assoluta pluralità dell’informazione affinché i nostro connazionali possa scegliere per chi votare. “Tornando alla lingua italiana – ha poi segnalato la Mangione – nel nostro documento finale abbiamo chiesto due mappature degli Enti gestori nel mondo e delle sedi della Dante Alighieri all’estero Perché queste due mappature a confronto ci danno un chiaro quadro dei punti di forza e di debolezza della promozione della lingua, e quindi ci fanno comprendere dove dobbiamo intervenire per rafforzare quello che esiste”. Silvana Mangione, dopo aver esortato il Cgie ha mantenere alta l’attenzione sulla difficile situazione ai confini con il Sud Africa che potrebbe portare al collasso dell’economa di questo Paese, si è soffermata sulla questione dell’attribuzione della rappresentanza dei paesi limitrofi privi di membri nel Consiglio Generale ai consiglieri dell’attuale Cgie. “Abbiamo – ha spiegato Silvana Mangione – tre proposte e necessità. La prima è la Nuova Zelanda da attribuire al consigliere Franco Papandrea che rappresenta l’Australia. La seconda è l’Africa che andrebbe al consigliere del Cgie che rappresenta il Sud Africa, ovvero Riccardo Pinna. La terza è il Messico. noi abbiamo chiesto al vice segretario generale Gazzola di vedere come l’America Latina possa assumere questa rappresentanza”. (Inform)