ROMA – Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, dopo un’intensa settimana di incontri, discussioni e riunioni, ha concluso alla Farnesina i suoi lavori. Per avere un quadro d’insieme delle tante tematiche affrontate nel corso del dibattito, abbiamo chiesto al segretario generale del Cgie Michele Schiavone di ripercorrere le tappe salienti del complesso lavoro dell’Assemblea. “L’obiettivo principale di questa Assemblea Plenaria – ha spiegato Schiavone – era quello di approvare la bozza di riforma degli organi di rappresentanza degli italiani all’estero (Comites e Cgie). Il lavoro ha preso quasi un’intera giornata ed è la risultanza di una grande sintesi nella quale sono stati coinvolti i Comites, le organizzazioni italiane all’estero, gli enti, i singoli cittadini e in particolare i consiglieri del Cgie. Il documento che abbiamo approvato verrà consegnato al ministro degli Esteri Alfano affinché ne faccia l’uso più appropriato, con la speranza che venga discusso dal Consiglio dei Ministri al più presto. Successivamente l’Assemblea – ha proseguito Schiavone – ha affrontato questioni che riguardano le nuove mobilità, anche attraverso il coinvolgimento di istituti e fondazioni di ricerca. Abbiamo in questo ambito avuto anche la possibilità di interloquire con la rappresentante di un’Agenzia del Ministero del Lavoro che interagisce con il ministero degli Esteri e con il Cgie per un progetto che servirà a determinare interventi di orientamento e formazione per chi decide di partire e trasferirsi all’estero. Un progetto che non è rivolto solo agli accademici e ai ricercatori, ma a tutte le categorie dei cittadini italiani che dovrebbero essere orientati e preparati alla conoscenza del Paese in cui intendono trasferirsi. Donne e uomini che andrebbero seguiti anche attraverso le strutture regionali e le organizzazioni presenti nei nostri Paesi di residenza. Nella seduta odierna – ha aggiunto il segretario generale – si è avuta anche una discussione sulla soggettività delle donne italiane in emigrazione. L’occasione è stata data dalla commemorazione di un seminario sulle donne in emigrazione , realizzato 20 anni fa dal Cgie, che aveva fra i suoi protagonisti l’allora ministro per le Pari Opportunità Silvia Costa, Oggi Silvia Costa, con il suo intervento, ci ha dato degli spunti e delle motivazioni per coinvolgere il Cgie in appuntamenti per il 2018 che riguardano momenti di internazionalizzazione, la questione femminile e il patrimonio culturale. Voglio inoltre segnalare un elemento molto importante, a cui sta lavorando la VII Commissione “Nuove Migrazioni e Generazioni Nuove”, ovvero la possibile organizzazione nella città di Palermo , su questo ci sono stati forniti anche alcuni elementi di intervento, della Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo, che dovrebbe aver luogo il prossimo anno. In definitiva – ha rilevato Schiavone – è stata una settimana proficua. Abbiamo avuto la possibilità di approfondire nelle Commissioni tematiche tutti i temi che riguardano gli interventi del Cgie. Si è discusso anche di scuola, ed è stato presente in Assemblea un direttore della direzione generale del Maeci per la Promozione del Sistema Paese. Con lui si è parlato di collaborazione per la scrittura della nuova circolare che riguarda la promozione all’estero culturale e linguistica italiana. Lo scopo è quello di rendere ancora più incisivi i progetti degli Enti promotori della lingua e della cultura italiana, in rapporto anche ad altre organizzazioni, scuole ed enti, che svolgono lo stesso lavoro in ambito universitario e della formazione a distanza. A partire da quest’anno – ha poi ricordato Schiavone – la direzione generale per la Promozione del Sistema Paese ha assunto la responsabilità di seguire la promozione della lingua e cultura italiana all’estero, Per loro l’incontro odierno è stato un momento di verifica per capire le difficoltà dell’intervento e il Cgie si è messo a disposizione per poterli sostenere in questo impervio lavoro. Alla discussione in Plenaria ha partecipato anche il direttore generale per la Promozione del Sistema Paese Vincenzo De Luca che, nel suo intervento, ha illustrato le iniziative che la direzione generale intende portare avanti facendo sistema e dando maggiore attuazione anche a proposte già collaudate, come ad esempio le Settimane dedicate alla lingua e alla cucina italiana nel mondo . Il segretario generale del Cgie si è poi soffermato sulla riforma elettorale. “Di questo – ha rilevato Schiavone – si è parlato nel dibattito odierno in cui sono emerse delle indicazioni rispetto ad alcune modifiche della procedura per l’espressione di voto degli elettori e delle elettrici all’estero. La nuova legge elettorale, che amplia la possibilità di candidarsi nella circoscrizione Estero anche ai residenti in Italia, per le modalità con cui è stata approvata ha dato vita nelle comunità a un fortissimo disappunto. A fronte di ciò il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ha assunto una iniziativa per verificare presso il Consiglio di Stato la costituzionalità della legge elettorale , tuttavia ci siamo anche espressi a favore dell’individuazione di modifiche, rispetto alle procedure attuali, del voto all’estero al fine di renderlo più trasparente e certo, In ogni caso, per quanto riguarda le modalità di voto, noi ribadiamo che il voto per corrispondenza rimane l’unico strumento obiettivamente spendibile per far partecipare alle consultazioni politiche il maggior numero di cittadini italiani all’estero. Le modifiche delle procedure del voto all’estero proposte dal Cgie – ha infine precisato Schiavone- riguardano alcuni aspetti pratici come l’idea di inserire un codice a barre sulla busta elettorale per l’estero e la proposta di suddividere su quattro città diverse, una per ogni circoscrizione , lo spoglio delle schede votate dai nostri connazionali nel mondo”. (G.M. Inform)