Tacconi (PD) chiede l’assunzione di personale interinale e un piano di assunzioni di personale di ruolo e a contratto per la rete consolare. “A pochi mesi dal prossimo appuntamento elettorale, molti Italiani all’estero rischiano di non essere ammessi al voto per corrispondenza semplicemente perché la loro iscrizione all’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani residenti all’estero) non è stata ancora perfezionata”. Così l’On. Alessio Tacconi (PD) eletto nella Circoscrizione Estero nell’annunciare la presentazione di un’interrogazione al Ministro degli esteri e della cooperazione internazionale. Il Deputato ricorda come la Legge istitutiva dell’A.I.R.E. faccia obbligo a tutti i cittadini che trasferiscono la loro residenza all’estero per più di dodici mesi di iscriversi a questa speciale anagrafe. A tale scopo l’interessato presenta entro 90 giorni un’apposita dichiarazione all’Ufficio consolare competente per territorio; l’iscrizione comporta la contestuale cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente nel comune di provenienza. L’iscrizione all’A.I.R.E. è la condizione essenziale per usufruire dei servizi consolari, ottenere il rilascio del passaporto e dei documenti d’identità e partecipare alle elezioni politiche e referendarie per corrispondenza nel paese di residenza. “E’ proprio quest’ultima prerogativa – chiarisce il Deputato – che rischia di essere vanificata dal notevole ritardo che in molti consolati, secondo segnalazioni che mi sono giunte da vari connazionali, registrano nella trattazione delle pratiche di anagrafe. Ritardo che in nessun modo voglio addossare ai consolati e ai loro addetti, che, anzi, sono spesso le prime vittime del vertiginoso aumento dei carichi di lavoro cui sono stati sottoposti. Voglio ricordare, infatti, gli ulteriori compiti che i consolati hanno dovuto sobbarcarsi sia a seguito della chiusura di numerose sedi all’estero (adesso finalmente conclusa) sia dall’impennarsi del fenomeno migratorio e delle nuove mobilità, testimoniato anche dal recente Rapporto della Fondazione Migrantes”. “All’aggravio di lavoro – continua ancora Tacconi – non è corrisposto un adeguamento degli organici, anzi in molti casi si assiste a una riduzione sia in termini di personale che di risorse finanziarie. Da una parte, infatti, il blocco del turn over ha drasticamente ridimensionato l’organico del Ministero di oltre il 25% negli ultimi otto anni, dall’altra le esigenze generali di contenimento della spesa hanno reso ancor più irrisorio il bilancio dello stesso Ministero e, conseguentemente, della rete estera”. “Gli arretrati accumulati devono tuttavia essere azzerati ed è necessario farlo urgentemente, prima delle prossime elezioni politiche in maniera da permettere a tutti la partecipazione al voto. Perciò, con la mia interrogazione, sottoscritta anche dai miei colleghi del PD eletti all’estero, ho chiesto in primis che il Ministero autorizzi l’assunzione di personale interinale da adibire alla trattazione delle pratiche di anagrafe in giacenza e, parallelamente, di assumere iniziative per varare un piano di assunzioni di personale sia di ruolo che a contratto per adeguare gli organici delle sedi all’estero. Solo così – sostiene il parlamentare – sarà possibile superare definitivamente la logica degli interventi di emergenza”. Tacconi auspica infine che la normativa sull’A.I.R.E., che risale al 1988, possa essere aggiornata, snellita e velocizzata, anche ricorrendo alle moderne tecnologie informatiche.
Ufficio dell’On. Alessio Tacconi (PD), Membro della Commissione Affari Esteri e Comunitari