L’ON. LA MARCA PARTECIPA AL 1° INCONTRO ITALIA-CANADA SU IMMIGRAZIONE E INTEGRAZIONE: “UTILE CONFRONTO SULLE POLITICHE DI INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI“
L’On. Francesca La Marca ha partecipato al Primo incontro Italia-Canada su immigrazione e integrazione. L’iniziativa, dal titolo “Esperienze di integrazione: condivisione di buone pratiche tra Canada e Italia”, è stato organizzato dalle Ambasciate canadesi presso la Repubblica italiana e presso la Santa Sede, in collaborazione con l’Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM). L’obiettivo degli organizzatori, in un momento di forte espansione e acutizzazione dei fenomeni migratori, è stato quello di guardare oltre la preliminare e indispensabile fase del salvataggio di vite umane e di approfondire gli aspetti riguardanti l’accoglienza e l’integrazione dei migranti. In questo senso, si è ritenuto di inquadrare questi processi in un’ottica di medio-lungo periodo, delineando ipotesi di intervento e politiche adeguate e coerenti. A commento dei lavori del seminario, l’On. La Marca ha dichiarato: “Si è trattato di un’iniziativa opportuna e positiva, che ha tempestivamente affrontato una questione cruciale, quella della transizione tra l’emergenza e l’integrazione dei migranti che arrivano nei nostri Paesi. Il confronto su questo tema si è sviluppato tra le politiche per l’integrazione in Canada e quelle in via di definizione in Italia. E’ stato possibile, così, stabilire un’equiparazione tra due realtà storicamente e strutturalmente esposte ai fenomeni migratori: il Canada, in virtù dell’ingresso di milioni di stranieri che con il tempo sono diventati un fattore di sviluppo dell’economia e della società locale, anche grazie alla politiche di accoglienza e multiculturali che sono state adottate; l’Italia, in virtù del suo straordinario passato emigratorio, al quale si accompagna un presente anche di immigrazione sul proprio territorio. I casi richiamati di esperienze realizzate in città e province canadesi hanno consentito di porre un utile riferimento per analoghe esperienze da costruire anche in Italia, tanto più che l’Italia si trova ad essere investita da flussi consistenti e non programmabili, che, con le tensioni che si stanno manifestando tra i Paesi europei, rischiano di essere smaltiti con sempre maggiore difficoltà in un ambito più ampio. Anche in Italia, comunque, non mancano le buone pratiche, come quelle realizzate in Emilia-Romagna e in qualche altra regione, che è importante far conoscere e divulgare. Desidero ringraziare le Ambasciate canadesi e l’OIM per questa opportunità di riflessione e per gli stimoli che l’iniziativa ha dato a tutti noi”.